Grottaferrata, il caso via Matteotti: la sperimentazione sospesa e la 'battaglia' delle firme

Pubblicato: Lunedì, 01 Ottobre 2018 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) – Un problema che si è allargato a dismisura nel corso dei mesi

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Contrordine. “L’è tutto da rifare”, come avrebbe detto il buon Gino Bartali (Leggi: Grottaferrata: dietrofront viabilità, sospeso il senso unico su via 4 novembre). La storia della viabilità di Via Matteotti, Via IV Novembre e Via Gramsci è diventata una vicenda politica, sociale e di parte.

Questo ormai si è compreso da tempo. Le firme di chi ha voluto l’attuale senso di marcia (una ventina), ad esempio, sono state mosse da un desiderio minoritario, eppure tanto convincente da deviare il traffico della zona. Già venti anni fa l’area era stata oggetto di cambiamenti. Una circolazione che era esattamente come quella che si voleva sperimentare per il prossimo 15 ottobre e oggi clamorosamente stoppata dopo essere stata annunciata. Un tema complicato, Via Matteotti, in cui qualcuno sarà sempre scontentato: un residente, un professionista della zona, un’attività commerciale. Però una decisione, meglio se condivisa, prima o poi andrà presa. Perché l’impressione netta che si sta percependo sull’intera questione è che della ‘realtà paese’, nella visione di insieme, importi a pochi, mentre l’interesse particolare, del singolo o del gruppo, stia inscenando una contrapposizione che ha generato solo confusione.

L’ultima petizione popolare dell’aprile 2018 organizzata da un nutrito gruppo di cittadini, che mirava a ripristinare il vecchio senso di marcia (la soluzione più semplice e rapida) o trovare soluzioni alternative, aveva avuto un buon successo: 260 adesioni in pochi giorni sull’onda di una protesta che era palese. Dopo mesi di attesa, di risposte negate e polemiche, è arrivata pochi giorni fa una proposta che è stata accolta con curiosità, ma che ha scatenato ulteriori critiche. Un consigliere comunale di maggioranza, Alessandro Cocco, ha così chiesto di sospendere il provvedimento. Risultato: tutto rinviato. Domani alle 15, durante il consiglio comunale indetto a Palazzo Conti, probabilmente se ne riparlerà.

Detto della prima petizione e della contro-petizione che ha portato sostanzialmente gli uffici a rivedere tutto il piano viario, nel corso dell’ultimo fine settimana si era aperta una terza raccolta di firme: quella dei residenti di Via Gramsci. Anche loro arrabbiati. Nella stessa petizione erano denunciati problemi che da quelle parte sono cronici: “Su Via Gramsci – affermava un volantino affisso- non esistono marciapiedi per salvaguardare i pedoni, in particolare persone anziane e bambini che si recano alla vicina scuola che giorno rischiano di essere travolte. Non esistono dissuasori di velocità: mezzi spesso anche pesanti ai quali dovrebbe essere vietato il passaggio che sfrecciano ad elevare velocità rendono pericoloso persino uscire dal cancello di casa e scendere dall’auto parcheggiata. Non esiste segnaletica stradale ; da anni non c’è alcun tipo di manutenzione e pulizia, il manto stradale è totalmente dissestato, tombini rotti e pericolosi, ed il numero di griglie per la raccolta delle acque piovane in tutto il tratto e fortemente sottostimato”. L'iniziativa ora proseguirà per dare forza alle rivendicazioni e scongiurare definitivamente tali disagi?

Ora la palla spetta nuovamente agli uffici comunali, i quali dovranno per forza di cose fare sintesi tra tutte le pretese e le rivendicazioni e ottenere il risultato principale, ovvero rendere la viabilità di quell’ambito compresa nel modo più ampio modo possibile. A oggi, visto il clima, sembra una missione complicata.

Tra annunci e dietrofront, la storia continua.

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