GENZANO (attualità) - Incontro sull'importante tema
 
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Il giorno 26 aprile 2021 alle ore 16.30, la rete “ARETE” presenta il convegno online “LA PREVENZIONE DEL BULLISMO E DEL CYBERBULLISMO A SCUOLA - Strategie e buone pratiche da intraprendere alla luce delle nuove linee di orientamento ministeriali".
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ARETE è l’acronimo di A Round E-Table for Education: si tratta di una rete di Istituti del primo ciclo costituita nel 2019 tra neo Dirigenti Scolastici del Lazio, che, dopo l’inizio della pandemia, hanno sentito l’esigenza di unirsi e condividere pratiche, metodologie, iniziative e riflessioni per ricordare a sé stessi e alle comunità scolastiche che, pur nella necessità di gestire l’emergenza sanitaria, la scuola resta un luogo di cultura, istruzione e formazione.
 
Il profondo mutamento delle abitudini legato alla pandemia e l’accelerazione nell’utilizzo dei dispositivi informatici e della rete sin dalla prima età scolare, comportano l’esigenza di promuovere un uso sano e consapevole di tali strumenti, rafforzando le alleanze educative, i patti territoriali e di comunità. La rapida evoluzione del digitale all’interno dei contesti educativi, con le conseguenti problematiche pedagogiche, relazionali e socio – affettive emergenti in numero e dimensione statistica, ha portato il Ministero ad emanare di recente delle nuove Linee di Orientamento per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo, con lo scopo di dare continuità e di introdurre elementi di innovazione alle Linee di Orientamento emanate nell' Ottobre 2017.
 
Il convegno è caratterizzato da interventi di peso, primo fra tutti quello dell’On. Elena Ferrara, senatrice XVII legislatura e consulente dell’USR Piemonte, da sempre sensibile al tema del bullismo e del cyberbullismo, tanto da essere la prima firmataria della Legge 71/2017. Seguono interventi di relatori di grande spessore, come il dott. Riccardo Lancellotti, Coordinatore del Servizio Ispettivo dell’USR Lazio e la prof.ssa Anita De Giusti, rispettivamente Referente Regionale per il bullismo e docente esperta del Nucleo operativo USR Lazio per la prevenzione del Bullismo e del Cyberbullismo, la prof.ssa Giovanna Pini, Pedagogista, Presidente del Centro Nazionale contro il Bullismo “BULLI STOP”, onorificata con la medaglia del Presidente della Repubblica per l’impegno svolto nella prevenzione al bullismo ed al cyberbullismo,  l’Assistente Capo Coordinatore Emiliano Farascioni del Compartimento della Polizia Postale di Roma e la dott.ssa Martina Ciardiello, della ASL Roma 5, Gruppo Capofila Regione Lazio del progetto “Verso una Scuola che promuove Salute”. 

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Al Convegno partecipano i Dirigenti Scolastici e i rappresentanti di 25 Istituti Comprensivi del Lazio, nonché esponenti degli Uffici Scolastici Provinciali di Roma, Rieti, Latina, Frosinone e Viterbo e i Sindaci (o loro delegati) dei Comuni in cui si trovano gli Istituti promotori.
 
Il Convegno è un’occasione di incontro, confronto e riflessione su un tema di grande attualità, affinché si trovino le strategie migliori per promuovere fin dalla tenera età comportamenti improntati al rispetto per sé stessi e per gli altri.
 
A questo appuntamento seguirà il 5 maggio 2021 un incontro online in cui l’On. Elena Ferrara affronterà il delicatissimo tema del bullismo e del cyberbullismo con i docenti e gli alunni delle scuole partecipanti. tennis colline ilmamilio
 
“Una rete regionale di Istituti del primo ciclo è una straordinaria risorsa per il veicolo di idee e buone pratiche, per stimolare l’emergenza di avanguardie educative” afferma la dirigente scolastica Ester Corsi della scuola “G. Mameli” di Palestrina, a capo della rete. “Ringrazio i Colleghi per la proficua collaborazione, derivante dall’integrazione di conoscenze e competenze diverse. Grazie all’entusiasmo ed al desiderio di crescita che ci accomuna sin dal primo momento in cui abbiamo spontaneamente iniziato a collaborare, vogliamo dimostrare che anche in un momento come questo, la Scuola costruisce legami positivi e relazioni  forti ". L 'istituto comprensivo G.Garibaldi tiene molti incontri anche nella sua sede di via De Amicis a Genzano con gli alunni. Su questo tema del Bullismo ed anche su altri importanti argomenti come anche il giornalismo e la cronaca quotidiana, incontri tenuti dal giornalista fotoreporter Luciano Sciurba e altri suoi colleghi del territorio dei Castelli.

 

VALMONTONE (cronaca) - Sarebbero 4 le persone che hanno avuto necessità di soccorsi

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I vigili del fuoco stanno intervenendo sull’autostrada A1 al km 583 in prossimità di Valmontone, direzione Firenze ,per un maxi tamponamento dove sono rimaste coinvolte diverse autovetture ed un mezzo articolato.

Ancora imprecisato il numero dei feriti. Dalle prime notizie sono almeno 4.

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La Sala Operativa di Roma ha inviato molti mezzi sul posto due squadre di zona (16/A e 24/A), una gru (AG/10) ,Carro crrc, il personale Usar(TE/4) più un elicottero Drago(Eli D/115) e Elisoccorso Pegaso(118). Le cause al momento restano imprecisate.

Chiuso provvisoriamente il tratto di strada interessato .Sul posto  la polizia stradale per le sue competenze.

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ROMA (attualità) - L'Associazione Luca Coscioni punta a raccogliere 500mila firme entro settembre 

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L’Associazione Luca Coscioni ieri mattina ha depositato in Cassazione il quesito del referendum per rendere legale l’eutanasia in Italia. Erano presenti Marco Cappato, l’avvocato Filomena Gallo, Mina Welby, insieme a rappresentanti del Comitato promotore (tra cui i Radicali Italiani, il Partito Socialista Italiano, +Europa e Possibile) e ai familiari di chi ha vissuto da vicino il dramma del divieto sulle scelte di fine vita

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“È arrivato il momento di fare decidere i cittadini su un tema che i politici si sono rifiutati di affrontare – ha dichiarato Cappato, tesoriere dell’Associazione Coscioni -, se non si interviene adesso il problema sarà spazzato sotto il tappeto ancora per molti anni”.

L’eutanasia attiva è vietata sia nella versione diretta, in cui è il medico a somministrare il farmaco eutanasico alla persona che ne faccia richiesta (articolo 579 del Codice penale – Omicidio del consenziente), sia nella versione indiretta, in cui il soggetto agente prepara il farmaco eutanasico che viene assunto in modo autonomo dalla persona (articolo 580 del Codice penale – Istigazione e aiuto al suicidio), fatte salve le scriminanti introdotte dalla Consulta con la Sentenza Cappato. Con il referendum parzialmente abrogativo dell’articolo 579 dunque si andrebbe da un lato a distinguere l’aiuto al suicidio, e dall’altro a depenalizzare l’eutanasia, attualmente vietata dalla fattispecie di omicidio del consenziente. Il quesito referendario depositato in Cassazione è il seguente: “Volete voi che sia abrogato l’art. 579, comma 1 del codice penale (omicidio del consenziente) approvato con R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398, limitatamente alle seguenti parole ‘la reclusione da sei a quindici anni’, comma 2 dell’articolo integralmente, comma 3 dell’articolo limitatamente alle parole ‘Si applicano’?”.

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“Purtroppo è dal 2013, data in cui abbiamo depositato una proposta di legge di iniziativa popolare per l’eutanasia legale, che attendiamo una risposta dal Parlamento”. Lo dichiarano Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, segretario e tesoriera di Radicali Italiani al termine dell’iniziativa a cui hanno partecipato anche attivisti come Valeria Imbrogno, compagna di Dj Fabo. “In questi anni l’immobilismo del Parlamento – continuano – è stato tale che neanche i richiami della Corte costituzionale e il processo Cappato-Dj Fabo lo hanno scalfito. Proprio per questo abbiamo deciso di venire qui in Corte di Cassazione per dare il via al referendum sull’eutanasia. Da luglio parte la raccolta firme. Entro settembre contiamo di raggiungere quota 500mila, un numero che permetterà agli elettori l’anno seguente di votare democraticamente sì o no all’eutanasia legale nel nostro Paese” (Dire).

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Grottaferrata, sull'Autovelox di Casal Molara i cittadini si organizzano.  Sotto accusa anche la condizione delle stradeGROTTAFERRATA (attualità) - Torna a far parlare il dispositivo sulla Tuscolana

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Riceviamo e pubblichiamo:

"Buonasera Direttore,

le scrivo poiché so che il suo giornale on line è il più letto dei Castelli Romani, purtroppo sono tra i tanti vessati dal famigerato autovelox di Grottaferrata. Chiaramente sto preparando un ricorso ad hoc e mi sono rivolto ad 'esperti del settore'… volevo quindi segnalare che presenta molteplici criticità, da mancate indicazioni sui verbali di accertamento, fino ad arrivare a cose un po' più gravi come la sbagliata interpretazione del Decreto Prefettizio oppure un certificato di taratura non in linea con quanto previsto dalla legge.

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La prima cosa evidente è nel verbale non viene indicato se lo strumento è utilizzato in postazione mobile o fissa (come obbligato da sentenza di Cassazione del 2014), da nessuna parte troviamo scritto in quale direzione rileva, ma solo un confusionario Montecompatri-Grottaferrata, visto che la postazione è installata nel territorio del comune di Grottaferrata sarebbe più giusto indicare se la rilevazione è stata fatta in direzione Roma oppure in direzione Montecompatri, inoltre la società fornitrice dell’apparecchiatura di rilevamento della velocità, consegna al comune un verbale di collaudo intestato al comune di Limana (BL), nessuno se ne accorge e viene pubblicato su sito dell’ente.

Andando ad approfondire la documentazione si scopre anche che il decreto prefettizio indicato sul verbale (n°50805 del 09-03-2011) autorizza sul quel tratto di strada solo l’utilizzo di postazioni mobili presidiate, cioè con la presenza dei vigili. Il decreto prefettizio in questione specificava che l’impiego delle apparecchiature da remoto è consentito solo sulle strade che ascrivono alla categoria D, urbane di scorrimento, la Tuscolana nel territorio del comune di Grottaferrata al km 24+472 non è certamente una urbana di scorrimento ma una extra urbana secondaria di tipo C, quindi su quel tratto di strada non è possibile, secondo il decreto del prefetto l’installazione di una postazione fissa con controllo da remoto.

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In ultimo, ma questa volta senza responsabilità dell’ente, il certificato di taratura dello strumento LAT101 E579_2020 emesso dal Centro LAT101 non è conforme a quanto richiesto dalla legge. Nel DM 282/2017 del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per la taratura vengono imposti un minimo di 100 rilevamenti, invece sullo strumento ne sono stati effettuati solo 55 su una delle spire e 60 sull’altra, quindi nessuna delle corsie sottoposte a rilevamento della velocità è stata tarata completamente, inoltre il DM282/2017 impone che gli stessi siano uniformemente distribuiti all’interno del range di velocità ma dall’istogramma presente sul certificato si evidenzia una non uniformità della distribuzione dei punti in quanto il 90% degli stessi sono concentrati al di sotto della velocità a cui lo strumento sanziona.

Chiaramente tutto ciò che affermo può essere suffragato da relativa documentazione normativa".

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