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ZAGAROLO (eventi) – Partecipazione per le manifestazioni legate all’evento
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Il Rione Borgo si è aggiudicato il Palio della Graticola: nella serata di ieri è avvenuta la premiazione e la consegna del Palio. Tanta è stata la partecipazione da parte di grandi e piccini per i giochi nelle piazze di Zagarolo. Nella serata di oggi è prevista la chiusura dei festeggiamenti di San Lorenzo. In Piazza Indipendenza, ore 21.30, spettacolo musicale con i "Farias".
Ottima la cornice di pubblico anche per Calici di Stelle e lo spettacolo teatrale "La Pidartima" (scritto e diretto dall'Associazione "Amici di Zagarolo" e "La Compagnia di Corte"), che hanno registrato il tutto esaurito.
(Le foto del Palio della Graticola sono di Gino di Maglie, Associazione "Tippitì Tippitì")
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MARINO (politica) - Il primo sindaco 5 stelle della città dell'uva è al governo da poco più di un anno
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14 mesi di governo cittadino caratterizzati da una lunga fase di "presa di coscienza" di quanto trovato all'interno di palazzo Colonna. Il 19 giugno 2016 Carlo Colizza col 65,57% dei voti al ballottaggio contro Eleonora Di Giulio (centrosinistra) diventava il primo sindaco 5 stelle del Comune di Marino mettendo fine al commissariamento dell'Ente avviato a conclusione della tormentata vicenda prima giudiziaria e poi politica che aveva riguardato l'ex sindaco Fabio Silvagni - eletto nel 2014 e durato pochi mesi - e la sua Amministrazione (LEGGI l'articolo del 20 giugno 2016).
Un primo anno di Amministrazione comunale non facile per una squadra di governo che, contrariamente a quanto accaduto nella vicina Genzano, sta dimostrando comunque una certa solidità strutturale. In attesa degli interventi, dalla raccolta differenziata alla spinosa vicenda del Divino Amore, promessi in campagna elettorale e veri punti qualificanti dell'Amministrazione in carica.
Oggi la testata ilmamilio.it chiama i suoi lettori ed i cittadini di Ciampino ad esprimere un giudizio di gradimento o meno sull'operato dell'Amministrazione comunale.
Per votare è sufficiente cliccare qui sotto sul voto scelto tra 1 e 10 e quindi inviare con "submit". All'atto del voto è anche possibile visionare il risultato fino a quel punto maturato. Non sono validi i voti inviati come commento.
Il sondaggio di gradimento, liberamente lanciato dalla testata ilmamilio.it non ha alcun valore statistico. E' possibile esprimere un solo voto per ogni indirizzo IP. Il sondaggio scade il 10 settembre 2017.
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CIAMPINO (politica) - A tre anni dall'elezioni del 2014 il giovane sindaco Pd ha già superato diversi scogli: nello scorso febbraio la nuova Giunta
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L'8 giugno del 2014 con quasi il 65% dei voti al ballottaggio Giovanni Terzulli, candidato del Pd, diventava il sindaco di Ciampino superando il socialista Mauro Testa (LEGGI l'articolo dell'8 giugno 2014). Nel febbraio precedente Terzulli aveva vinto le Primarie del centrosinistra contro il supersfidante Antonio Rugghia.
Ad ormai oltre tre anni da quela vittoria, Terzulli tra i grandi Comuni della provincia di Roma andati al voto nel 2014 è praticamente l'unico ad essere rimasto in sella.
Nel frattempo, tra le altre, sono infatti cadute le Amministrazioni comunali di Marino, Frascati, Grottaferrata, Guidonia e Fontenuova.
Un primo mandato, quello del giovane sindaco ciampinese, caratterizzato dalle prevedibili difficoltà economiche dell'Ente e da una certa instabilità politica che ha portato Terzulli sei mesi fa, esattamente alla metà del suo percorso, a varare una nuova Giunta (LEGGI l'articolo del 22 febbraio 2017).
Oggi la testata ilmamilio.it chiama i suoi lettori ed i cittadini di Ciampino ad esprimere un giudizio di gradimento o meno sull'operato dell'Amministrazione comunale.
Per votare è sufficiente cliccare qui sotto sul voto scelto tra 1 e 10 e quindi inviare con "submit". All'atto del voto è anche possibile visionare il risultato fino a quel punto maturato. Non sono validi i voti inviati come commento.
Il sondaggio di gradimento, liberamente lanciato dalla testata ilmamilio.it non ha alcun valore statistico. E' possibile esprimere un solo voto per ogni indirizzo IP. Il sondaggio scade il 10 settembre 2017.
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- Scritto da Marco Caroni
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ROCCA DI PAPA (attualità) - Il titolare delle Infrastrutture interviene su www.repubblica.it e traccia la rotta da seguire. Centinaia le pratiche sui tavoli dei sindaci castellani
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"Il governo è pronto a impugnare le leggi regionali che consentono condoni agli scempi edilizi. Il vero deterrente sono le demolizioni". Sono, in estrema sintesi, le parole del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio rilasciate a www.repubblica.it a commento dell'inchiesta della prestigiosa testata nazionale sugli abusi edilizi in Italia.
Inchiesta che ha messo in luce una realtà drammatica nella quale ci sono milioni di richieste di condono in attesa e nella quale, al sud, una casa su due è abusiva.
Dati inquietanti che gettano una nuova ombra e una potenziale nuova chiave di lettura su quanto potrebbe accadere nei prossimi mesi anche ai Castelli romani. Un territorio per il quale, alla pari degli altri afferenti alla Procura di Velletri, è in pieno vigore - seppur solo in minima parte ancora applicato - il Protocollo d'intesa tra la stessa Procura e la Regione Lazio proprio in tema di demolizioni degli abusi passati in giudicato (LEGGI l'articolo).
Anche se Delrio probabilmente non faceva diretto riferimento ai casi oggetto di azioni della Procura, è evidente che una possibile stretta sul fronte dell'abusivismo possa mettere le ali anche a quanto già in itinere.
Un tema delicatissimo che riguarda, come scritto molte volte da ilmamilio.it che sta seguendo da due anni da molto vicino la questione, centinaia di famiglie le cui pratiche sono da mesi in attesa sui tavoli degli uffici tecnici ed urbanistici dei Comuni dei Castelli romani. Se, difatti, l'indicazione e le pressioni della Procura vanno in direzione delle demolizioni, l'altra via che proprio partendo dalle Regioni Campania e Calabria si stava tentando di seguire era quella di salvare quantomeno le prime case di quelli che il governatore della Campania De Luca definì "poveri Cristi" (LEGGI l'articolo del 16 marzo 2017).
Ai Castelli romani e nel circondario i Comuni col maggior numero di pratiche con condanne a demolire passate in giudicato sono, come ben noto, quelli di Rocca di Papa (dove l'Amministrazione comunale ha preso anche a parole impegni sul fronte delle "perimetrazioni" scampa demolizioni che sarà interessante capire come trasformare in realtà), Rocca Priora (il cui sindaco, Damiano Pucci, è anche il presidente di quella Comunità montana che si era proposta come ente raggruppante per tentare di definire una linea comune), Artena (uno dei pochissimi Comuni dove si è demolita una casa) ma anche Velletri ed Ardea.
Tutti i Comuni hanno comunque il proprio "mucchietto" di mandati a demolire che dovranno in qualche modo affrontare. La nuova stretta del ministro Delrio potrebbe, insomma, accelerare anche il processo faticosamente in atto ai Castelli romani. E soprattutto per coloro che vedevano nella Regione Lazio un vero salvagente, la nuova indicazione del Governo appare un severo monito a cambiare strada.
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