Anniversario 8 Settembre, Ente Parco: "Guardiaparco ancora attivi nel rinvenimento degli ordigni bellici"

Pubblicato: Venerdì, 07 Settembre 2018 - redazione attualità

CASTELLI ROMANI (attualità) - Il Parco ricorda l'8 settembre 1943

ilmamilio.it - comunicato stampa

"Ricorre sabato prossimo il 75° anniversario di quel tragico 8 settembre 1943, giorno in cui il generale Badoglio annunciava al Paese, provato da tre anni di guerra, l’Armistizio. Enorme il numero di vittime civili del bombardamento che si scatenò dopo il comunicato, giorni drammatici che hanno dilaniato l’identità e le radici di un intero Paese, tante le comunità annientate e da ricostruire.

Proprio l’8 settembre molti Comuni dei Castelli Romani celebrano il giorno della memoria in cui si alternano eventi, dibattiti e storie raccontate da chi ha vissuto quei tragici giorni e con fatica e sacrificio ha dovuto riappropriarsi della propria vita, ricostruendo il futuro sopra un passato di macerie, dolore e privazioni. 

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Sono ancora tanti gli ordigni inesplosi, appartenenti ai due conflitti mondiali dello scorso secolo, che frequentemente anche durante l’attività di vigilanza dei Guardiaparco vengono rinvenuti sul territorio. Le bombe inesplose che rimangono per molto tempo nascoste nel sottosuolo sono soprattutto quelle lanciate dagli aerei che riescono a raggiungere fino ai 5-8 metri di profondità, di solito rimangono attive ma non costituiscono un pericolo diretto se non toccate.  Gli artificieri del Genio Pionieri dell’Esercito compiono ogni anno circa 3mila interventi per disinnescare bombe ed altri residui esplosivi rinvenuti, che ancora oggi rischiano di provocare danni. Si stima che molti di questi ordigni delle due guerre, non deflagrarono completamente, una parte consistente non esplose del tutto e nel momento in cui vengono scoperti si devono effettuare bonifiche e messa in sicurezza delle aree interessate, ciò prevede costi sociali ed economici elevati, per le professionalità chiamate in campo. 


Gli ordigni vengono rinvenuti soprattutto nei luoghi dove erano presenti le basi militari tedesche e dove si sono combattute le offensive più significative. Il ritrovamento di questo materiale bellico riapre ogni volta una ferita nel tessuto sociale di un territorio profondamente segnato dagli eventi drammatici scatenati dai due conflitti mondiali, che ci riportano indietro nel tempo, ad un periodo buio della storia dell’umanità, da non dimenticare".

Così il Parco dei Castelli Romani in una nota apparsa nel suo sito.

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