Marino, ancora polemiche per la Sagra a pagamento. Tocca a Comandini

Pubblicato: Martedì, 28 Agosto 2018 - redazione politica

 

MARINO (attualità) - Dibattito aperto in città

ilmamilio.it 

Non si arrestano le polemiche a Marino in seguito all'annuncio comunale di un ticket a pagamento per la Sagra dell'Uva numero 94, in programma il prossimo ottobre. Dopo il segretario cittadino del Partito Democratico, Sergio Ambrogiani, tocca adesso all'esponente di LeU, Marco Comandini, che sul biglietto di ingresso spiega: “Quindi diciamo che dal punto di vista della tradizione sarebbe sicuramente una scelta da non compiere, ma se per un attimo mettessimo da parte questo aspetto non secondario, perché popolare significa alla portata cioè accessibile a tutti, veniamo alle supposte motivazione che portano a questo”. Comandini specifica: “Se la motivazione è quella di un autofinanziamento della festa, c’è da chiedersi il perché negli anni molti sponsor anche storici si siano dileguati, del perché ci risulta non siano state coinvolte importanti aziende vinicole castellane e in particolare marinesi, a meno che l’amministrazione pensi che il mettere un manifesto con scritto ricerca sponsor sia sufficiente a coinvolgerle. Ci sarebbe poi anche da domandarci, del perché un Comune, come Marino, con le casse in attivo, non pensi poi di investire nei suoi punti di forza per rilanciare la città.

“Se la spiegazione – continua l'esponente marinese - che spinge invece a mettere un biglietto di ingresso è quella di tentare di ridurre l’afflusso di gente, per avere minori problemi di ordine pubblico, sono contrarissimo, far pagare un biglietto, porta a scoraggiare solo le famiglie, specie quelle più numerose, specie per un biglietto con un importo di un certo valore, questa soluzione sarebbe inefficace per le comitive di giovani. Ma poi organizzare una sagra per selezionare i partecipanti non significa non dare il massimo di visibilità alla città? Non so bene il motivo per il quale si voglia prendere questa decisione ma la trovo così su due piedi sbagliata, anche perché si concentra così la festa inevitabilmente tutta in centro, per via dei varchi e della selezione, senza contare il caos della fila”. Comandini poi conclude: “Avrei preferito, ma lo dico da anni, che la sagra fosse organizzata un anno per quello dopo, la proposta che avrei fatto io sarebbe stata quella di organizzare eventi, spettacoli di vario tipo in ogni angolo del Paese, renderlo tutto visitabile e fruibile, ci sono vari punti o spiazzi per organizzare musica teatro mostre sfilate e tanto altro ancora, la selezione la avrebbero fatta i molti eventi”.

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Commenti  

# Gabriella 2018-08-29 21:08
Se si vuole cominciare ad avere rispetto per la propria Città, è cosa buona e giusta pretendere un piccolo obolo per prevenire gazzarre e becere manifestazioni di vandalismo. Il signor Comandini evidentemente preferiva i tempi di "si stava meglio quando si stava peggio...."
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