Perimetrazioni, Grottaferrata deve accelerare. O si concludono entro il 2018 o si perde il finanziamento regionale. Il problema dei costi di urbanizzazione

Pubblicato: Venerdì, 27 Luglio 2018 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (politica) – Il lavoro non si ferma ma ci sono ancora dei nodi da sciogliere. Il sindaco ha precisato che è sua intenzione non andare a Variante

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La parola 'fine' sulla vicenda delle perimetrazioni dei nuclei abusivi, a Grottaferrata, non è stata ancora scritta. Sull’iter, comunque in fase di definizione da parte della Giunta Andreotti, pende una scadenza: quella del 2018. Oltre la quale non si potrà andare. Pena la restituzione di un finanziamento erogato dalla Regione Lazio. Un problema in più nel raggiungimento dell'obiettivo, anche se dalle parti di Piazzetta Eugenio Conti viene esternato un cauto ottimismo.

In una recente commissione consiliare è stato sostanzialmente illustrato ai presenti, grazie al contributo dei tecnici, lo stato di avanzamento del progetto. Innanzitutto è sicuro che occorrerà procedere ad ulteriori approfondimenti su alcuni immobili che individuano fabbricati non presenti nel catasto, ma non necessariamente abusivi in quanto probabilmente solo in ritardo con la fase di accatastamento. Scendendo nei termini della materia, la legge 28/80, sulle norme concernenti l'abusivismo edilizio ed il recupero dei nuclei edilizi, è orientata a dare senso urbano a porzioni di territorio assoggettate ad edificazione spontanea e pur potendo ricomprendere nell’ambito delle perimettrazioni anche immobili abusivi, non ne consente una legittimazione, la quale resta affidata unicamente alle leggi di condono edilizio del 1985 del 1994 e del 2003.

Il Comune ha individuato tre macro-aree: Via Vecchia di Velletri-Isola amministrativa (A), Castel De Paolis (B) Molara (C). Per ciascuna di esse è stata proposta un’ipotesi di perimestrazione sulla base di criteri stabiliti dalle normative di settore, individuando, per ciascun immobile considerato, la legge a cui fa riferimento l’eventuale richiesta di condono agli atti. Lo studio del Comune ha sostanzialmente fotografato la situazione, quantificando la cubatura sviluppatasi in assenza di titolo abitativo, la quale dovrà essere computata ai fini della quantificazione della cubatura massima realizzabile secondo le previsione del Prg o di una sua possibile variante, senza perdere di vista che, a seguito di perimetrazione e dell’adozione della conseguente variante speciale graveranno sul bilancio comunale i costi per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.

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“Da un conto semplicistico – afferma il verbale della riunione - se si ipotizza che a 4mila domande di condono corrisponde la realizzazione di circa 600mila metri cubi si può stimare in 6 milioni di euro l’impegno economico dell’ente”. Alla richiesta del sindaco su quante delle 4mila domande di condono potranno essere definite, il responsabile del settore Aldo Zichella ha precisato che esistono dati aggregati e che tuttavia i maggiori problemi alla definizione riguardano circa mille domande di condono delle quali attualmente ne risultano definite il 10%.

Nelle tra macro aree sono da condonare oltre 14mila mq nella zona A, 6mila nella zona B, 6 mila nella zona C. Tutto il lavoro deve comunque ottener il nulla osta della Regione. Il sindaco Andreotti ha precisato che è sua intenzione non ricorrere a varianti, perché ogni regola andrà definita e fissata nel Prg.

Un aspetto importante e affatto secondario: si è precisato nell’incontro, tenutosi ad inizio luglio, che entro il 2018 le perimetrazioni dovranno essere concluse per non incorrere nell’annullamento del finanziamento regionale che ha consentito di affidare l'incarico per lo studio. Con il rischio di dover  restituire le somme anticipate dalla Regione Lazio.

Diversi ancora i nodi da sciogliere, dunque. Dal problema dei costi di urbanizzazione agli immobili effettivamente perimetrabili a quelli che non possono essere coinvolti al provvedimento, fino all’espletamento burocratico delle numerose domande di condono. L’obiettivo c’è, ma rischia di subire ritardi a causa di vari fattori, di diversa natura e gestione.

Si dovranno accelerare i tempi, nella speranza di fare tutto nei modi opportuni e senza creare ripercussioni sul territorio. Il dibattito politico, a parte il lavoro delle commissioni stesse, in città è assente. Il tema, invece, è di rilevante importanza perché implica parte della progettazione futura della Grottaferrata che verrà, già compromessa in gran parte da una politica edilizia senza identità e sempre, costantemente, sotto pressione a causa di tematiche come quelle sopra descritte o per l'avanzamento del nuovo cemento previsto nei prossimi mesi.

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Commenti  

# grottaferratamia 2018-07-27 23:52
dopo un anno dall'elezione di un sindaco architetto, ancora parliamo di come potrebbero essere le perimetrazioni?
poteva essere una cosa da fare entro 100giorni, sennò potevamo votare un sindaco serciarolo!!
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# ZUMBAZUMBA 2018-07-31 09:06
e il ballo dell'abusivismo "spontaneo, per necessità e in assenza di titolo... " è servito!
i COSTI per guardarli li pagano i CITTADINI tutti!
C'è una certezza? Lo studio del Comune ha "sostanzialmente"fotografato la situazione, quantificando la cubatura sviluppatasi in assenza di titolo abitativo, la quale dovrà essere "computata" ai fini della quantificazione della cubatura massima realizzabile secondo le previsione del Prg o di una sua possibile variante, senza perdere di vista che, a seguito di perimetrazione e dell’adozione della conseguente variante speciale graveranno "sul bilancio comunale i costi per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria"
E' certo che la fotografia ha fotografato che le cubature presenti sono equipollenti al numero del prg vigente!
fare un nuovo pugc (prg) :eek: :eek: non serve!
e chi potrà deciderlo ? chi lo potrà votare?...ZUMBA pa pa ZUMBA pa pa
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