Cinghiali, Coldiretti Lazio: "Inesistente il piano di contenimento di Romanatura

Pubblicato: Sabato, 02 Giugno 2018 - redazione attualità

Risultati immagini per cinghiali mamilioREGIONE (attualità) - Preoccupazione per la proliferazione che provoca danni al sistema agricolo 

ilmamilio.it - comunicato stampa

“Il proliferare incontrollato della popolazione di cinghiali provoca danni al sistema agricolo regionale tra i 3 e i 5 milioni di euro all’anno, a fronte dei quali vengono stanziati fondi assolutamente inadeguati per gli indennizzi. Tale situazione si trascina da anni a spese degli agricoltori e della sicurezza dei cittadini, con branchi di cinghiali che si spingono dentro l’area urbana alla ricerca di cibo tra rifiuti e scarti alimentari. Per questo motivo oggi ho inviato una lettera a Maurizio Gubbiotti, presidente di RomaNatura, l'Ente Regionale che gestisce i 15 parchi urbani e perurbani nella capitale, per richiedere un intervento deciso a difesa di quei cittadini e imprenditori che vivono all’interno e nelle vicinanze delle aree verdi di competenza dall’Ente. Riteniamo che ristabilire un equilibrio naturale sia essenziale per il mantenimento della biodiversità e che gli agricoltori potrebbe essere considerati importanti risorse nella caccia di selezione svolgendo il ruolo di selecontrollori.

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Purtroppo invece la mancata applicazione del piano di contenimento dei cinghiali, nelle aree gestite da RomaNatura, sta aggravando una situazione già critica per la collettività e per l’ambiente costringendo un numero crescente di agricoltori ad abbandonare le coltivazioni, fenomeno che determina anche il degrado del paesaggio. I parchi rappresentano un patrimonio collettivo e sono un bene comune che non può essere gestito tenendo in considerazione solo l’interesse di pochi. È evidente che siamo di fronte a un’emergenza non più sostenibile che richiede azioni immediate e incisive, non più procrastinabili. Non possiamo accettare che a fare le spese dell’inerzia delle istituzioni siano sempre gli imprenditori agricoli, troppo spesso prigionieri di un’ideologia personalistica. Stiamo quindi valutando le iniziative più idonee per tutelare i loro interessi”. 

Lo comunica in una nota David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio.