Velletri, il caso di un detenuto picchiato in carcere. L'Ugl polizia penitenziaria: "Agenti prima assolti, poi condannati: incredibile"

Pubblicato: Mercoledì, 30 Maggio 2018 - redazione attualità

VELLETRI (attualità) - La presa di posizione del sindacato

ilmamilio.it - comunicato stampa

"La sentenza emanata in primo grado del Tribunale di Velletri in data 28 maggio 2018 condanna alla pena di tre anni Ispettore Capo R.P. e Ass.te Capo C.F. per lesioni aggravate all' ex detenuto di origine araba I. L.avvenute presumibilmente tra il 2009 e il 2010 nel penitenziario di Velletri. La vicenda risale al giorno 10.02.2011 quando tre Agenti di Polizia Penitenziaria, Ispettore Capo R.P. e e l’ Ass.te Capo C.F. vengono colpiti da provvedimenti restrittivi emessi dalla Procura della Repubblica di Velletri, con l' accusa di presunte lesioni aggravate nei confronti dell'ex detenuto. Dopo 2 anni e 8 mesi, precisamente in data 10.10.2013, il Giudice del Tribunale di Velletri fissava un nuovo processo sul caso, conclusosi dopo un lungo dibattimento con la seguente sentenza: visto l' art. 530 2 c c.p.p. assolve Ispettore Capo R.P. e l’ Ass,te capo C.F. dal reato loro ascritto perche il fatto non sussiste. Assoluzione prevedibile, ma tardiva ". Questa le parole dei sindacalisti dell' Ugl Polizia Penitenziaria, Carmine Olanda e Ciro Borrelli che scendono in campo a difesa dei colleghi coinvolti in questa bufera giudiziaria assurda, senza precedenti e senza fine.

"Abbiamo appreso la nuova sentenza – commenta Olanda – il caso era chiuso con l’ assoluzione degli Agenti, adesso la nuova condanna a tre anni emanata in primo grado dal Tribunale di Velletri nei confronti dei nostri colleghi la riteniamo esagerata ed incredibile, I colleghi - continua Olanda - hanno già subito una restrizione gratuita della libertà perdendo la dignità e la fiducia di molte persone, a causa delle accuse ritenute senza fondamento. I colleghi – concludono i sindacalisti - non hanno ucciso e fatto del male a nessuno, continuare a spendere ulteriore denaro pubblico, tempo e rallentamento di pratiche giudiziarie a causa di un ex detenuto dimostrato inattendibile nei processi lo riteniamo inaccettabile e scandaloso. Come Sindacato Ugl Polizia Penitenziaria restiamo sempre impegnati nella tutela dei lavoratori, sopratutto vicino ai colleghi attualmente vittime di un sistema giudiziario lento e confuso. Faremo di tutto per ridare la dignità sottratta ai nostri colleghi ".

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