Rocca Priora, sulla costruzione di oltre 2mila loculi è battaglia. Il provvedimento passa, ma non si placa la polemica

Pubblicato: Venerdì, 25 Maggio 2018 - Fabrizio Giusti

ROCCA PRIORA (attualità) – In programmazione una programmazione da quasi 2500 loculi

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La chiamano già la ‘Nuova Necropoli’. A Rocca Priora ieri è stato approvato lo schema di convenzione per l’affidamento a privati della gestione (dieci anni) dei cimiteri comunali e l'ampliamento del camposanto di Fontana Chiusa. La prospettiva è la costruzione di oltre 2mila loculi. Maggioranza compatta nella difesa del progetto, minoranza fortemente contraria. L’Assessore ai Lavori Pubblici Claudio Fatelli ha spiegato la filosofia che ha portato l’amministrazione a questa scelta. “A Fontana Chiusa, seguendo le normative, abbiamo oggi un cimitero senza servizi. Per questo motivo la pubblica amministrazione ha preso in considerazione una nuova progettazione: nel cimitero possiamo fare da un minimo di 1132 loculi, fino ad arrivare ad oltre 2256, con fosse di inumazione, ossari, ossari comuni, deposito, alloggi, uffici, obitorio. I proponenti, in cambio della concessione, faranno tali opere. Ricordo che a Rocca Priuora, nel 2017, ci sono stati 115 morti. Noi ogni anno dovremmo fare un'opera pubblica, da 100 loculi all’anno, ed abbiamo pensato a risolvere la questione. Chi gestisce il cimitero per dieci anni, realizza i servizi, e ci sarà anche un compenso per il Comune”.

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Subito è arrivata la replica de ‘La Voce Nuova’, attraverso il consigliere Mario Vinci: “Questa opera non è presente nella vostra programmazione – ha detto - stiamo consegnando in mani forestiere un luogo sacro per tutti. Avremmo voluti onorare i nostri morti, invece siamo davanti ad una realtà diversa. Fontana Chiusa è in una condizione di degrado. Basta fare un sopralluogo. Noi chiediamo di invertire la tendenza, senza esternalizare”. Anche Antonio Pucci (M5S) ha attaccato l’idea del Comune: “Qui assistiamo ad uno svuotamento amministrativo delle funzioni. Il ruolo del Comune qual è? Perdiamo di vista tutto, compresi i cimiteri. In questi dieci anni non siamo riusciti a fare una manutenzione adeguata. Il privato è bello? A me dà fastidio questa logica. Riappropriarsi della cosa pubblica è una scelta”.

Massimo Fedeli. Assessore al Bilancio, ha voluto invece difendere la bontà della privatizzazione: “Ci avete accusato di non aver investito nulla, ma vuol dire che non ci avete seguito. Nel primo mandato abbiamo risolto il problema del cimitero a Monsignor Giacci, dando dignità ai luoghi sacri. A quello di Colle di Fuori, per quanto si è potuto, come a Fontana Chiusa, sono stati approntati dei lavori”

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IL SINDACO E LA PROSPETTIVA DEI MORTI - Così, mentre la consigliera di minoranza Carmen Zorani ribadiva che “affidare il servizio a dei privati per fare profitti è una cosa senza anima”, il sindaco Damiano Pucci è tornato sulle polemiche per rafforzare la sua posizione e quella della sua amministrazione: “In questi giorni ne ho sentite tante - ha esordito -  e me ne dispiaccio. Si è detto che questa è ‘La città dei morti’, ma se facciamo riferimento al tasso di mortalità odierno in dieci anni 1500 morti purtroppo ci sono a Rocca Priora. Il nostro è un atto che punta allo sviluppo delle politiche cimiteriali e non c’è un rischio di impresa. Attueremo tutte le migliorie previste dalle normative e finalmente anche Rocca Prora potrà avere tutte quelle caratteristiche che troviamo nei cimiteri più organizzati. In un comune che funziona non si deve andare in emergenza, o in una carenza di disponibilità dei loculi. Non venite a dirci che non si può fare e basta. Non ci sto. Rispetto a una problematica importante, la comunità aspetta risposte strutturali vere. Questa è una ipotesi di soluzione”.

Le parole del primo cittadino non hanno convinto il consigliere Gianluca Mastrella, de 'La Voce Nuova': “Io presterei molta attenzione al tipo di posizione che state predisponendo – ha sottolineato - esprimiamo dubbi sulla forma perché state esponendo a rischi la comunità di Rocca Priora. Siete sordi ad ogni consiglio”.

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DALLA VOCE NUOVE ACCUSE - Proprio 'La Voce Nuova' è tornata in queste ore sull’argomento: “Ieri in Consiglio comunale la maggioranza ha approvato la costruzione di 2450 loculi per il cimitero di via Fontana Chiusa - si afferma dalla lista civica - Le opposizioni hanno ribadito la loro contrarietà per un'opera sovradimensionata rispetto alle esigenze del paese, che fa presupporre come i privati, ai quali sarà affidata la gestione di tutti i cimiteri di Rocca Priora, abbiano altre mire: quelle di trasformare Rocca Priora nel paese dei morti Da una parte la maggioranza non fa altro che dire di voler tutelare e valorizzare il territorio, dall'altro progetta colate di cemento, grazie alle varianti al Piano regolatore, e migliaia di loculi”. “Tra l'altro questa giunta – prosegue il movimento - non più tardi del 17 aprile 2018 aveva già approvato il progetto definitivo per "Ampliamento di loculi in via Fontana Chiusa", impegnando le casse comunali per 199.899,71. Avete capito bene, cittadini? Da una parte si prevede di spendere 200 mila euro per ampliare i loculi, con tanto di spese di progettazione a uno dei soliti architetti di regime, dall'altra si approva un progetto per realizzare quasi 2500 loculi. Ma insomma, quanti loculi si faranno alla fine? E se andrà avanti il megaprogetto – continua il movimento civico - l'ampliamento si farà o sarà l'ennesima prebenda elettorale a un professionista amico? Speriamo di non urtare la suscettibilità di qualcuno, stiamo ponendo degli interrogativi ai quali, per chiarezza e trasparenza amministrativa, attendiamo risposte nell'interesse dei cittadini. Vorremmo evitare choc di assessori e Ire funeste del sindaco, come è accaduto nel Consiglio comunale di ieri...”.

I DUBBI E LE PERPLESSITA’ DEI CONTESTATORI - La maggioranza è andata avanti per la sua strada ed ha approvato dunque lo schema di convenzione, ma le polemiche non si fermano e la discussione continuerà. Tra i dubbiosi ed i perplessi, infatti, si teme anche che possa tornare, con il passare del tempo, anche una diversa politica di ampliamento dei servizi e di impostazione del piano. Da queste parti, infatti, è ancora fresca la mobilitazione cittadina contro la realizzazione di un tempio crematorio, fatto che costrinse sostanzialmente la maggioranza a compiere una decisa retromarcia rispetto alle decisioni prese. Le Giunte passano, e possono cambiare di conseguenza le politiche e gli impegni inizialmente presi. I ‘fantasmi’ del passato così restano. Un clima che ieri, sottotraccia, è emerso nelle critiche delle minoranze. Al di là degli scontri verbali sulla conta dei morti e sulle migliorie dei camposanti, forse questo è l'aspetto che rimane di più sullo sfondo dell'animata discussione.