Facevano le prostitute all'oscuro dei mariti. Il centro massaggi a luci rosse scoperto dai carabinieri: 5 in manette

Pubblicato: Mercoledì, 16 Maggio 2018 - redazione cronaca

POMEZIA (cronaca) - A permettere di disarticolare l'organizzazione composta da 5 persone italiane domiciliate a Pomezia è stata la denuncia di una ragazza che aveva risposto ad una offerta di lavoro per segretaria

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Due appartamenti, uno a Pomezia in via dei Castelli romani ed uno a Roma in via Pacinotti, vicino a piazzale della Radio, trasformati in centri massaggi a luci rosse. Appartamenti nei quali insomma i clienti alle donne addette alle cure personali potevano richiedere tranquillamente anche prestazioni sessuali per le quali le donne, prostitute a tutti gli effetti, dovevano versare il 60% del guadagno all'organizzazione.

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Donne italiane e straniere, soprattutto provenienti dall'est: alcune delle quali, addirittura, si prostituivano all'insaputa dei mariti. Squillo d'appartamento tradite dalla denuncia presentata ai carabinieri da una ragazza che aveva risposto ad un annuncio per un lavoro da segretaria e che invece si era presto accorta che ciò che avrebbe dovuto fare era ben diverso.

I carabinieri della Compagnia di Pomezia, su mandato di arresto della Procura della Repubblica di Velletri, hanno quindi arrestato 5 persone, 4 uomini ed una donna, tutti italiani e domiciliati a Pomezia. Nello specifico i militari hanno trasferito nel carcere di Velletri due uomini di 42 e 32 anni ritenuti i capi dell'organizzazione, arrestati con l'accusa di sfruttamento della prostituzione.

Agli arresti domiciliari sono invece stati ristretti altri due uomini di 50 e 65 anni ed una donna di 41, ritenuti fiancheggiatori dell'organizzazione e con compiti vari, non ultimo il reclutamento delle ragazze da far prostituire e la contabilità.

Le indagini dei carabinieri, durate diverse settimane, proseguono per verificare se dell'organizzazione facciano parte anche altri soggetti.

  • petra febb2018