Marino, la polemica è porta a porta. I dubbi della consigliera Di Giulio

Pubblicato: Lunedì, 30 Aprile 2018 - redazione politica

 

MARINO (attualità) - La nuova polemica in città

ilmamilio.it 

Porta a porta, a Marino è ancora polemica. A sollevare dubbi è la consigliera di centrosinistra, Eleonora Di Giulio: “Così andiamo a sbattere contro un muro di immondizia abbandonata nelle strade! Improvvisamente l’Amministrazione comunale di Marino comunica che dal 21 maggio, ossia tra pochissime settimane, parte il porta a porta nelle frazioni più grandi di Marino. Frazioni che da sole fanno oltre il 53% delle utenze, con oltre 3500 iscritti alla Tari”. La Di Giulio entra quindi nel merito della questione: “La notizia sta già scatenando il panico tra le persone che meglio conoscono il territorio ed il processo di raccolta. Credo che questa scelta sia stata fatta senza un ‘attenta valutazione, ma solo per rispettare un crono programnma sinora in forte ritardo. E così si pensa di recuperare il tempo perso, attraverso una forzatura pericolosa e tutta giocata sulla carta, che potrà avere ricadute pesanti su tutto il territorio. Intanto ad oggi non sono stati resi pubblici i dati sulla verifica delle utenze e delle eventuali difformità. Cosa di non poco conto, anche perché riallineare i database è condizione necessaria per partire in maniera corretta. Sul sito dell’azienda Multiservizi, che ha l’incarico di gestire il servizio di raccolta, non sembra vi siano in corso gare per l’acquisto di mezzi idonei al porta a porta e soprattutto per l’assunzione di personale, perché questo tipo di raccolta non può essere fatta con le attuali risorse a disposizione”.

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Secondo l’esponente si opposizione la campagna informativa del Comune di Marino “è ancora poco diffusa, ed è questa la chiave di volta per il successo dell’operazione. Per questa occorre tempo per raggiungere tutte le utenze, soprattutto gli anziani e le persone che vivono poco la realtà cittadina. E nelle zone individuate sono tantissimi i nuclei che per ragioni lavorative vivono pochissimo la quotidianità del paese. Vi è un report di questa attività?”, si chiede la Di Giulio. Che poi passa a parlare della “criticità maggiore”, ossia “l’assenza di un Ecocentro. Il più vicino è a Marino Centro, peraltro oggi aperto solo due ore al giorno, e assolutamente inadatto. Nessun Comune dei Castelli che ha attivato il porta a porta è partito senza prima avere un Centro facilmente raggiungibile e funzionale. A Marino l’Amministrazione ha lasciato ai cittadini la scelta, con la conseguenza che forse tra qualche anno sarà possible aprirne uno, visto che l’area è privata, e per ora edificabile. Come è pensabile quindi togliere i cassonetti e passare ad un porta a porta ? Il rischio vero è che si formino tante micro discariche o l’assalto ai cassonetti nel territorio ancora non coinvolto. Io credo – conclude la Di Giulio - che sia necessario verificare, anche attraverso il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti e le forze politiche presenti in Consiglio, come fare i passi giusti. Anche perché il territorio è di tutti, ma se non ci ferma in tempo le responsabilità non saranno certo di quelli che c’erano prima o di chi prova a dare suggerimenti utili”.

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