Il registro Dat di Grottaferrata: una cartellina vuota. Sul biotestamento manca la comunicazione

Pubblicato: Venerdì, 20 Aprile 2018 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) - Il PD: "Il plico ce lo hanno presentato con un'etichetta scritta a mano, con due fogli bianchi dentro"

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A Grottaferrata il dibattito sulle Dat (le disposizioni anticipate di trattamento) è approdato in consiglio comunale non senza uno strascico di polemiche. Una mozione del PD ha evidenziato i limiti e i problemi della comunicazione istituzionale, ma anche la difficoltà di applicazione di un registro che è spuntato fuori, secondo il gruppo di minoranza, solo a mezz’ora dall’assemblea.

Le disposizioni anticipate di trattamento, comunemente definite "testamento biologico" o "biotestamento", sono regolamentate dall’art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018. In previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte, la Legge prevede la possibilità per ogni persona di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto su: accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche, singoli trattamenti sanitari. Possono fare le DAT tutte le persone che siano: maggiorenni e capaci di intendere e di volere. La redazione delle DAT può avvenire per atto pubblico, scrittura privata autenticata, scrittura privata consegnata personalmente dal disponente presso l'ufficio dello stato civile del proprio Comune di residenza, che provvede all’annotazione in un apposito registro, ove istituto.

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I consiglieri Mari e Franzoso si sono molti battuti in aula al fine di rendere, sopratutto, sul piano dell'informazione, la questione Dat di interesse pubblico. Il consigliere di maggioranza Bosso ha voluto precisare che il decreto del 2 marzo è stato pubblicato già sul sito in termini legali. "!I comuni possono comunque attivare la ricezione di questi documenti - ha detto - come fatto ad esempio in un comune del nord”.

Il PD ha  evidenziato tutta una serie di perplessità riguardo la gestione del tena: “Con la mozione chiedevamo l’istituzione di un registro ufficiale gestito dal Comune per consentire ai cittadini interessati di depositare il testamento biologico. Tutte le forze politiche (tranne i 5s) hanno ritenuto la mozione superata a fronte delle dichiarazioni del Sindaco e della maggioranza che attestavano l'esistenza del registro. Eppure poco prima – affermano dal partito - su richiesta dei nostri consiglieri, gli uffici del Comune ne avevano negato l'esistenza. Durante il dibattito veniva portata in aula una cartellina di cartone rossa, con apposta un’etichetta bianca, con la scritta a mano “DAT”. Il contenuto: due fogli bianchi”. “Richiedere l'istituzione di un registro non vuol dire evidentemente richiedere l'acquisto di una cartellina con etichetta – si prosegue dal PD - ma porre in essere regolamenti e procedure che ne disciplinino il funzionamento. Mozione bocciata dunque e con parere “tecnico” contrario per mancanza di risorse economiche per l’istituzione del registro. Ma allora questo registro esiste anche se gli uffici competenti hanno detto che non può esistere?”

Polemiche a parte, il registro Dat di Grottaferrata, da quanto si è visto in consiglio comunale, è al momento una cartellina vuota di documenti. I cittadini non sono quindi informati su un loro diritto. Sarebbe ora che le istituzioni locali promuovesse una grande campagna di informazione perché è impossibile che su 22mila abitanti nessuna voglia aderire alla legge. Con una corretta di informazione sarebbero probabilmente centinaia i cittadini interessati.

Ognuno, in assenza di comunicazioni istituzionali, può comunque agire secondo coscienza, recandosi in Comune e chiedendo spiegazioni in merito a questa legge che tanto ha fatto discutere, molto è stata attesa e che ora deve trovare il legittimo e corretto radicamento.

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Commenti  

# grottaferratamia 2018-04-20 13:10
non erano fogli bianchi, ma fotocopie del nulla..quindi bianchi...
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# acronimiquantaipicri 2018-04-20 17:11
sia. Quando si vuole infiocchettare il nulla, sono necessari tanti acronimi che prima di chiarirli e spiegarli a cosa si riferiscono e cosa fanno, il tempo è già finito!
dat&cas&sprar&ixi&imu&tarsi&.......
Nel caso in questione per replicare il contenuto della cartellina rossa = nulla, hanno utilizzato una stampante a 3D.....
Ecco di nuovo la cartellina che il 1° dei fondatori denunciò da subito : nei corridoi del comune e spesso nelle stanze dei cc & delegati girano e ricevono gente, con una cartellina in mano.....
#cosadeveancoraaccadere?
Forse un/una cittadina potrebbe verificare se siete ancora capaci di andare avanti con dignità..... una sorta di mandato esplorativo?
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# sisapevaEnessunolo 2018-04-21 13:34
fa la mano sx, ma con tutte e 2 i pp RIperdono la faccia! (pp= ponzii pilatii)
Un disservizio dietro l'altro, una inadeguatezza politica dietro l'altra.
Diritti&doveri che si confondono dolosamente, tramutandosi in negazione degli uni e degli altri!
La difesa " probono? " in cc, è la stessa che fu artatamente attuata dai magnifici 7/8 nel 2008 x il PRG "E passare alla storia". la STORIA fu un'altra ! Cancellato dal TAR (2010) x conflitto di interessi!
Oggi scopriamo che non ci sono risorse €uri per questi diritti!
ff&gg e redazione sono chiamati in causa. Un anno fa:il Commissario lasciava il bilancio con 5mln di €uri in cassa! Che si sarebbero sistemate le pendenze con il petsonale&fornitori. In controtendenza con comuni limitrofi!
La STORIA dice che i ritardi sui pagamenti restano!
O le spettanze del personale hanno "cancellato"la cassa!
Oppure chi ha bigiato, continua a bigiare!
cinici, facta non verba!
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