Frascati, l’addio a KLOE: il rivelatore di particelle di DAFNE dei Laboratori Nazionali dell’INFN

Pubblicato: Sabato, 31 Marzo 2018 - Valeria Quintiliani

FRASCATI (scienza) – Ieri, 30 marzo, presso l’Auditorium “Bruno Touschek” l’ultimo saluto all’apparato che per oltre 20 anni ha aiutato i ricercatori a comprendere i componenti della materia.

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Dopo 20 anni, KLOE esce di scena. Si è conclusa ieri, 30 marzo, nei Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) dell’INFN la presa dati dell’esperimento KLOE, il rivelatore di particelle che ha permesso di studiare i fenomeni di interferenza quantistica dei mesoni K neutri prodotti in DAFNE - il famoso acceleratore di particelle - e lo studio delle proprietà intrinseche delle particelle di materia (kaone) rispetto a quelle di anti-materia (anti-kaone).

Potrebbe essere tutto e niente per chi la disciplina non la conosce, ma capire il senso dell’esperimento e l’importanza della ricerca che per anni si è svolta a Frascati è più facile di quanto sembra.

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DAFNE cos’è? Immaginate un doppio anello di collisione: due anelli di 100m all’interno dei quali elettroni (le particelle negative dell’atomo) e i positroni, particelle identiche agli elettroni, ma con carica opposta vengono fatti viaggiare in sensi opposti a velocità altissime (99.9999% della velocità della luce) e fatti collidere in due punti degli anelli. Per la nota legge di Einstein E=mc^2, l’energia (E) ceduta dalle particelle nell’urto può creare nuove particelle (di massa m). Dalla collisione, quindi, si producono moltissimi fenomeni fisici che aiutano i ricercatori a comprendere i costituenti elementari della materia, utilizzando gli acceleratori come grandi “microscopi”.

KLOE cos’è? È il detector (o rivelatore) – costruito attorno ad uno dei due punti di interazione dell’acceleratore DAFNE - che ha il compito di catturare le particelle prodotte nelle collisioni e di misurarne le principali caratteristiche (energia, velocità, carica e massa). Il rivelatore, in funzione presso i Laboratori Nazionali dell’INFN dall’aprile del 1999, ha subito diversi aggiornamenti tecnici ed è rimasto attivo fino a ieri, giorno in cui sono iniziate le operazioni di smontaggio. Come spesso accade in esperimenti di questa portata, molti dei componenti non andranno perduti ma riutilizzati in altri esperimenti in Italia e nel mondo.

“KLOE ha rappresentato molto per Frascati e per la fisica delle particelle dell’INFN – ha dichiarato il Direttore dei LNF, Pierluigi Campana in una nota stampa - ma la nostra curiosità scientifica non si esaurisce. Tra poco, sempre utilizzando la macchina DAΦNE, inizierà la presa dati di PADME e poi quella di Siddharta2. Inoltre pensiamo come diventare un centro di eccellenza per la fisica degli acceleratori, dando nuova vita a DAΦNE e candidandoci a ospitare la futura EuPRAXIA, ossia il primo Free Electron Laser europeo basato sul plasma.”

Ieri alle ore 11.00 presso l’Auditorium “Bruno Touschek” dei Laboratori di Frascati si è svolto l’ultimo saluto a KLOE, un addio che ha segnato la conclusione di una fase di ricerca importantissima e che è difficile da salutare, ma che si è certi aprirà ad un futuro ricco di altrettanti interessanti e straordinarie scoperte.

 

Foto tratta da facebook