Incontro sindaci-Acea. Il parere del Comitato di Tutela e Salvaguardia dell’Ambiente di Monte Porzio Catone

Pubblicato: Giovedì, 29 Marzo 2018 - redazione attualità

MONTE PORZIO CATONE (attualità) – La riflessione del gruppo di cittadini

ilmamilio.it - osservazioni del Comitato di Tutela e Salvaguardia dell'Ambiente di Monte Porzio Catone

Il giorno 23 Marzo 2018, alle ore 17.00, presso Palazzo Rospigliosi di Zagarolo si è svolto l’incontro con i dirigenti ACEA ( Sandro Cecili  il Pesidente di ACEA ATO 2 ed Alessandro Piotti  il Direttore dell’ Autorità di Ambito ); alla presenza di tutti i sindaci già preannunciati compreso il sindaco di Monte Porzio Catone, Emanuele Pucci ed il Presidente della Comunità Montana nonché sindaco di Rocca Priora, Damiano Pucci.

La sala era gremita di cittadini, direi molto “esacerbati ed ai ferri corti” dei paesi coinvolti dalla “TURNAZIONE” del servizio idrico dello scorso anno. La tensione che si percepiva  fin dall’inizio della riunione era molto intensa. Visto questo clima “ostile” prima di dare la parola al dirigente di ACEA, il sindaco di Zagarolo, Lorenzo Piazzai, che ha organizzato, moderato e  presieduto l’incontro, ha invitato  a parlare il sindaco di Rocca Priora e subito dopo i portavoce di due comitati uno di Monte Porzio Catone e uno di Zagarolo.

Vi chiederete chi sia questo fantomatico comitato civico di Monte Porzio Catone: non è  altro che il rappresentante del comitato di quartiere della zona cappellette, che fino a settembre 2017 non aveva  conoscenza alcuna della situazione di distacchi idrici che andava avanti da ben quattro mesi (perché “a casa mia l’ acqua c’era”!!!).

La situazione si è sbloccata, quando a fine settembre, il nostro vice-presidente Giovanni De Rossi ed una ventina di famiglie della zona è andato a protestare ed a parlare con il Sindaco della situazione.

In quel momento il fantomatico comitato di quartiere “cappellette” ed il suo rappresentante sono venuti a conoscenza del grave disagio!  

Vista la situazione è stato chiesto al Sindaco di Zagarolo la parola a nome del nostro comitato rappresentativo del territorio Monteporziano, informandolo che quel signore non rappresentava certo i cittadini coinvolti dalla crisi idrica.

Quella tensione, che si percepiva nella sala ha subito avuto voce nelle dichiarazione, di chi rappresentava la cittadinanza.

L’ intervento del prof.. De Rossi ha ribadito le osservazioni condivise con i cittadini coinvolti nella crisi idrica della scorsa estate: Non disponibilità nel futuro di turnazioni, che facciano pesare il grave disagio solo su pochi utenti in modo continuativo. Indisponibilità a giustificare perdite continue, peraltro confermate dall’intervento successivo del dirigente, che sono la causa principale delle interruzioni idriche. Tempi di riparazione perdite da effettuare entro le 12 ore  (ad una emergenza si risponde con tempi brevissimi). Richiesta di interventi strutturali sulla rete idrica del nostro comparto.

Poco dopo ha preso la parola il Presidente dell’Ato2 Sig. Sandro Cecili e ha spiegato la drammatica situazione delle risorse idriche nel Lazio e territorio confinanti, a cui attingono i nostri acquedotti, e lo stato di degrado della rete di distribuzione. Senza elencare i vari tecnicismi, possiamo riassumere quello che è sembrato mancare al controllo di ACEA:

Monitoraggio costante dei flussi idrici distribuiti territorio per territorio;

Presa in carico delle continue richieste manutentive sui territori per mancanza di organico e coordinamento;

Piano di investimenti congrui per ammodernamento e innovazione della distribuzione sui territori;

Tariffe puntuali sul servizio di fornitura e distribuzione ai clienti finali.

Questo intervento del dirigente Acea, interrotto più volte dalle proteste dei cittadini presenti, ha cercato, arrampicandosi sugli specchi, di giustificare il comportamento della azienda citando mancanza di fondi, rete idrica ridotta un colabrodo, come se spettasse a una entità superiore astratta il compito di gestire e manutenere la rete.

In sintesi l’incontro si è chiuso  nella protesta dei partecipanti. Credo che i responsabili Acea hanno toccato con mano che la popolazione non è più disponibile a farsi prendere in giro! 

Era presente la troupe del programma “I Barbari . IT”  di seguito il link al servizio preparato, in cui il prof. De Rossi ha effettuato una intervista.

https://www.ibarbari.it/video/disservizi-idrici-serrato-faccia-faccia-acea-sindaci-cittadini/

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VISTE LE PAROLE DEI VERTICI ACEA CI PIACEREBBE PARLARE DI ALCUNE DELLE CAUSE DELLA MANCANZA IDRICA

LE FANTOMATICHE PERDITE:

Le perdite del sistema 57% del flusso idrico viene disperso significa che su 100litri che dovrebbero arrivare alle abitazioni 57 litri vengono “PERSI”, ma dove vengono persi?

Si tratta di tutte e sole rotture di contatori/tubi e giunti dell’ infrastruttura o sono PERDITE SISTEMICHE della rete? Cosa intendiamo per perdite sistemiche? Semplice sono acqua, che arriva a destinazione, ma non viene pagata ad ACEA (quindi perdite per ACEA, non perdite di acqua).

Si tratta spesso di utenze fantasma, a volte regolari a volte no, che sottraggono litri e litri alle utenze regolari. In alcuni casi si tratta di allacci abusivi, difficilmente identificabili e spesso in relazione ad abitazioni fantasma/abusive anch’esse, a volte però si tratta di utenze che inizialmente erano regolari, poi sono diventate morose oppure le famigerate UTENZE DI CANTIERE: quelle che vengono aperte per costruire degli stabili e che poi non vengono chiuse alla chiusura dei lavori. Queste utenze diventano utenze condominiali ma senza essere autorizzate a fini residenziali, anche perché vista la penuria di risorse idriche alle nuove utenze residenziali viene sempre posto DINEGO per nuovi allacci (fatto confermato da molte testimonianze ed anche da comunicati comunali in cui si invitano i cittadini a non effettuare distacchi di utenze idriche esistenti perché poi non verrebbero riallacciate).

QUINDI PERCHE’ ALLACCIARE LE UTENZE DI CANTIERE SE POI FINIRANNO PER NON PAGARE?

DA ACEA PRETENDIAMO CHE NON VENGANO PIÙ ATTIVATE UTENZE DI CANTIERE,UN COSTRUTTORE NON AVRA’ PROBLEMI AD EFFETTUARE I PROPRI LAVORI CON UNA AUTOBOTTE AL SEGUITO! Saranno i futuri acquirenti degli immobili a doversi preoccupare di farsi allacciare le nuove utenze idriche.

Per comprendere la criticità della questione a Monte Porzio Catone e così in tutti i castelli, da decine di anni le vecchie acque di cantiere sono diventate utenze condominiali senza essere regolarizzate ed in moltissimi casi senza che venga corrisposto ad ACEA alcun utile (ACQUA GRATIS). Difficile chiedere moderazione e risparmio quando un bene viene fornito gratis!

DA ACEA PRETENDIAMO UNA REGOLARIZZAZIONE DI TUTTE QUESTE UTENZE, che chiaramente dopo tutti questi anni non potranno essere interrotte, E QUINDI UNA STIMA DEI CONSUMI PASSATI (che in caso rimangano non corrisposti finirebbero per gravare su tutte le utenze indiscriminatamente) PER COMPRENDERE L’ENTITA’ DEL BENE FRUITO GRATIS E REINVESTIRE QUESTE RISORSE NELLE INFRASTRUTTURE E NEL PRONTO INTERVENTO.

SISTEMARE QUESTE UTENZE FANTASMA SIGNIFICA RIGUADAGNARE QUEL 10-15% di “perdite sistemiche” che permetterebbero a tutti i castelli di evitare la turnazione idrica.

FINO A QUEL MOMENTO RICORDATE CHE I VERI COMITATI (non quelli di quartiere) CI SONO E SONO PRESENTI ANCHE PER ORGNAIZZARSI ED EFFETTUARE AZIONI DI FORZA SE NECESSARIO.

Ultima nota al margine della discussione: E’ vero che servono maggiori investimenti sul nostro territorio (e qui è compito dei sindaci fare la voce grossa o tornare insieme a consorzio nella Doganella), ma è anche vero che con le nostre bollette paghiamo anche il ***profitto sull’acqua*** che invece è un BENE PUBBLICO, sancito dal Referendum 2011 e da una recente sentenza della Corte di Cassazione.

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Le utenze di Cantiere rappresentano chiaramente la punta dell’ ICEBERG di una pianificazione urbanistica SCELLERATA ed a dir poco criminale delle amministrazioni comunali presenti alla riunione. Tanto che dal pubblico si è anche levata una voce che sottolineava proprio questo: IN UNA SITUAZIONE DI DISAGIO E DI PENURIA DI RISORSE (ACQUA IN PRIMIS) AUMENTARE IL CARICO URBANISTICO DI ALCUNI PAESI SIGNIFICA FAR MORIRE IL TERRITORIO SENZA UN ADEGUAMENTO CONTINUO DELLE INFRASTRUTTURE. Purtroppo, a differenza di una rete internet/telefonico o di un allaccio ENEL una utenza idrica può anche essere accesa, ma se i bacini di raccolta si stanno prosciugando (vedi abbassamento livello laghi e falde della zona) è chiaro che non basta un tubo a portare una utenza, ma deve essere proprio aumentata l’ offerta di acqua.

Esistono paesi come Rocca Priora con abitazioni costruite sopra il passaggio di fonti ed acquedotti che si ritrovano SENZA ACQUA per mesi interi. Non possiamo che constatare che c’ è qualcosa di insostenibile che deve essere arginato a monte: qui non si tratta solo di mala gestione, qui bisognerebbe parlare di cannibalismo programmatico del territorio!

Le risorse sul territorio ad un certo punto finiscono se non vengono pianificate ed utilizzate a dovere, pensateci prima di autorizzare nuove costruzioni e nuove colate di cemento… Pensateci TUTTI CITTADINI PRIMA che si aprano i cantieri a via Costagrande, a via Pilozzo, a Colle Formello, al nuovo Centro Commerciale, alla Cantina Sociale…

OGNI NUOVA COSTRUZIONE ACUIRÀ IRRIMEDIABILMENTE I DISAGI DI CHI GIÀ LI VIVE (IN PAESE E FUORI)!

SIETE DISPOSTI A TUTTO QUESTO? O SCARICHERETE LA COLPA SU ACEA?