FOTO/VIDEO - Nemi, questa mattina la troupe di Rai 3 "Buongiorno Regione " alle 7.30 in diretta dal Borgo Antico

Pubblicato: Mercoledì, 28 Febbraio 2024 - redazione attualità

NEMI (attualità) - La Rai oggi ha visitato il borgo

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Durante la trasmissione di Rai 3 "Buongiorno Regione" di oggi 28 febbraio 2024 delle 7.30 si è parlato del paesino delle fragole e del lago in diretta tv, in due momenti specifici del telegiornale regionale del Lazio del mattino. Con la conduzione dai Castelli Romani dell'inviata Gemma Giovannelli . Così per la piccola e deliziosa cittadina dei fiori, che da qualche mese, è entrata a far parte dei Borghi più belli d’Italia, ancora una bella soddisfazione . 

All’interno del primo TG Lazio del mattino ci sono stati due spazi; uno all’inizio e l’altro alla fine, dove sono state mostrate le bellezze del Borgo Antico, con i suoi caratteristici prodotti tipici  esposti per l'occasione in bella mostra sul “Belvedere più bello di Nemi” in  Piazza Umberto Primo, che ai piedi dell'antico Palazzo Ruspoli, con la sua torre Saracena, si affaccia nel sottostante lago di Nemi e la vista si perde in lontananza verso il mare del litorale romano.

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La giornalista Gemma Giovannelli, con la sua troupe è stata accolta dal primo cittadino Alberto Bertucci, che ha fatto gli onori di casa citando le cose più significative del Centro Storico, ricordando che " Nemi ancor prima ha avuto l’onore di avere accanto alla propria bandiera anche quella arancione del Touring Club Italiano come paese più ospitale. Ed è conosciuta in tutto il mondo per le sue fragoline di bosco, i dolci ad esse collegati, liquori, drink e quant’altro di “sublime” si possa mangiare, insieme ad una vista lacustre mozzafiato e i bellissimi fiori.  Qui giacciono le antiche vestigia della romanità, dei miti arcaici delle legende legate al Bosco Sacro, al Rex Nemorense, alle navi sommerse nel lago legate alla storia di Caligola e Tiberio, il Tempio dedicato alla Dea Diana Nemorense, l’emissario scavato dagli Etruschi, alle immense ville degli imperatori romani lungo il costone del lago, alla torre Saracena fatta costruire dai Conti Tuscolo, a Palazzo Ruspoli sontuosa abitazione di molti nobili.

Le interviste sono continuate con le storie dei tanti presenti che hanno aperto lo spazio a tanti altri aneddoti. Lo scultore Santino, noto critico d’arte ha voluto, con una bella attività verso “l’Arco di Pete” fare da cicerone alle bellezze del Borgo Antico, cosa che normalmente fa quando arrivano alla sua “bottega” gli innumerevoli turisti.

Così Rossella, che gestisce un bar-veranda all’inizio del Centro Storico e dove propone uno dei liquori più famosi di Nemi: il Fragolino con le sue tante varianti e dove si degusta uno dei migliori caffè dei Castelli Romani .

Non poteva mancare l'imprenditore Josè Amici gestore insieme alla sua famiglia, di alcuni agriturismi dei Castelli ed esperto sub. Che inoltre insieme ad altri produttori dei paesi limitrofi, sta sperimentando la conservazione di prodotti locali, dal vino di Caligola (di sua produzione), ai formaggi, all’olio, altre pietanze, chiusi dentro contenitori non convenzionali, ecologici, immersi nelle profonde acque del lago di Nemi.

Tania, che gestisce una Azienda Agricola e commercia a Nemi una particolarissima “officina” delle essenze, delle erbe aromatiche, dei profumi naturali. Che ha spiegato che molte erbe si trovano proprio nel territorio vulcanico qui intorno e sono preziose; gli antichi romani le usavano proprio per curarsi ed ha parlato della “santoreggia” una particolare erba locale. Il programma si è svolto tra le ragazze di Nemi che indossavano i caratteristici vestiti che portavano le “Fragolare” un tempo e che i primi del mese di giugno vengono sfoggiati lungo i vicoli e il corso di Nemi in occasione della Sagra delle Fragole e Mostra dei Fiori.

Anche il vino ha una sua importanza a Nemi, un tempo a ridosso dell’anfiteatro del cratere vulcanico, sistemato a gradoni, sorgeva una particolare tipologia di vigna autoctona,  chiamata “Bellone”, che dava una piccola produzione di vino ma molto stimato.  Soprattutto perché, si diceva, che quel vino veniva usato per ungere i Papi. Questa particolarità ha dato a Nemi anche il nome di “Città del Vino”, facente parte proprio dell’Associazione Città dei Vini d’Italia. Sono stati presenti alla diretta televisiva, anche Donatella Cagliostro e Carlo Massa assessori del Comune di Nemi e il comandante della Polizia Locale Gabriele Di Bella.

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