“Le Madri Costituenti tra istruzione, libertà e lavoro”: incontro con l’onorevvole Livia Turco al Liceo “Touschek” di Grottaferrata

Pubblicato: Mercoledì, 28 Febbraio 2024 - Redazione attualità

GROTTAFERRATA (attualità) - Sono stati proprio loro, studenti del triennio di varie sezioni, accompagnati dai loro docenti, a proporre, ad una delle più autorevoli e coerenti deputate della Repubblica, di raccontare l’eredità di quelle ventuno donne straordinarie in tema di diritti, libertà, istruzione e lavoro, a testimonianza del loro infaticabile esempio nel contribuire, in modo “rivoluzionario”, al cambiamento delle sorti dell'Italia

ilmamilio.it - nota stampa 

È stata coinvolgente e costruttiva la partecipazione degli studenti del liceo “Bruno Touschek” all’incontro, tenutosi lo scorso 26 febbraio, con l’onorevole Livia Turco sul ruolo assunto dalle 21 “Madri costituenti” nel processo di costruzione dell’identità democratica del Paese.

Sono stati proprio loro, studenti del triennio di varie sezioni, accompagnati dai loro docenti, a proporre, ad una delle più autorevoli e coerenti deputate della Repubblica, di raccontare l’eredità di quelle ventuno donne straordinarie in tema di diritti, libertà, istruzione e lavoro, a testimonianza del loro infaticabile esempio nel contribuire, in modo “rivoluzionario”, al cambiamento delle sorti del nostro Paese.  Ventuno donne italiane che, sopravvissute alle persecuzioni e agli orrori del nazi-fascismo e dalle città devastate dalla guerra, anche in veste di staffette partigiane, hanno assicurato nella nostra Costituzione il diritto al voto (art.48), la parità di condizione fra donna e uomo e l’uguale accesso alle cariche pubbliche (art.51), tracciando un solco definitivo di discontinuità col passato sistema giuridico italiano.  

La dr.ssa Paola Franzoso, assessore alle Politiche giovanili e alle Pari opportunità, ha reso nota ai partecipanti l’apertura di un centro anti-violenza in memoria di Giulia Cecchettin, ricavato da un bene requisito alla mafia, confermando la disponibilità progettuale del Comune di Grottaferrata – che ha fornito il patrocinio all’incontro - in difesa dei diritti delle donne e dei valori della Costituzione. Anche in questa occasione, la presenza dell’’ANPI (dr. Marco Caboni - sezione Frascati- Grottaferrata - e dr.ssa Giovanna Pesci – l’ANPI Roma) ha testimoniato il costante impegno a collaborare con il liceo, per il consolidamento della coscienza civile e della Memoria storica.

Ciascuno studente ha scelto di “adottare” una madre, presentandola con precisione storica, sottolineando l’identificazione tra vita individuale – nel proprio progetto di emancipazione dalla cultura patriarcale – e impegno politico per il riscatto civile e umano del nostro Paese, sotto la scure di due dittature.  Ventuno donne tutte diverse tra loro per età, esperienze politiche, cultura, ma unite nel voler realizzare le legittime aspirazioni all’emancipazione e alla libertà. Il paziente lavoro di ricerca dei ragazzi si è completato con l’elencazione delle ricadute giuridiche dell'attività svolta da quelle donne straordinarie su specifici articoli della Costituzione italiana, nata anche dal loro contributo fondamentale.

È stato uno studente a presentare il profilo dell’onorevole Turco, una donna che è parsa determinata, combattiva, autorevole e capace di spronare i ragazzi alla partecipazione democratica e politica, al superamento del disinteresse, del pericoloso astensionismo. Una coppia di allievi ha poi “connesso” passato e presente,  proprio perché, in apertura dell’incontro, il Dirigente scolastico, prof. Paolo d’Anna, aveva ricordato che  il Novecento - “secolo delle donne” (titolo dell’illuminante  libro di E. Doni e M. Fugenzi)  - conduce inevitabilmente a fare i conti con la storia del nostro passato, alla ricerca delle nostre radici culturali, per una consapevole interpretazione del presente e una corretta progettazione del nostro futuro, proprio perché la storia “ è sempre storia contemporanea”.  In quest’ottica, nell’incontro si è fatto riferimento alle donne della rivoluzione francese, nelle quali si può cogliere l’aspirazione alla parità, alla libertà, dunque il germe della “resistenza” che, pur se in contesti storici mutati, e nelle molteplici sue forme, riecheggia ancora. Quell’aspirazione ha innervato spesso l’arte del cinema, come nel caso del film “Le suffragette” di S. Gavron e dell’italianissimo “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. “Senza le donne, insomma, non ci sarebbero state né la Resistenza, né l’uguaglianza” (L. Turco). 

 

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