S & M - "Respiri piano" di Albachiara diventa moneta. Il programma numismatico 2024
Pubblicato: Sabato, 27 Gennaio 2024 - di Marco Caroni
ROMA (storie & metallo) - Pochi acuti in vista: le 2 euro commemorative sono le la Finanza e per Rita Levi Montalcini. Poi le prime tre monete per lo Zodiaco e quindi la Ducati e Jacovitti
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Dipenderà tutto dalle tirature, anche perché nonostante qualche elemento di interesse, il programma numismatico italiano 2024 non sembra destinato a passare alla storia.
Ad eccezione, probabilmente, dell'unica vera novità, assoluta. Per quanto prettamente nazionale.
"Respiri piano per non far rumore", uno dei più celebri incipit della canzone italiana, si fa moneta. E' dedicata infatti proprio ad "Albachiara", inossidabile successo datato 1979 di Vasco Rossi, la moneta di debutto della serie "Canzoni italiane". Una 5 euro in argento rodiato (colorata?) della quale appare impossibile non parlare. Se sarà vera gloria vedremo: certo è che finalmentre a 45 anni di distanza tre generazioni di italiani potranno dare un volto (su metallo) a quella ragazza alla quale "piace studiare e non se ne deve vergognare" ma anche che con "una mano si sfiora". Insomma, un bell'acuto.
Quali siano le intenzioni poi dell'IPZS per il futuro è troppo presto per saperlo: quali altre canzoni, e quante, finiranno su moneta? Magari "Questo piccolo grande amore" di Baglioni, magari "La canzone del sole" di Battisti, magari Mina. Staremo a vedere. Diciamo intanto che se non si brucia il tutto con tirature folli e prezzi fuori dal mercato, potremmo essere di fronte ad un best seller.
Se le 2 euro commemorative saranno dedicate ai 250 anni dalla fondazione del Corpo della Guardia di Finanza e al premio Nobel Rita Levi Montalcini, l'altra vera novità (che a livello europeo e mondiale, ma anche d'area italiana davvero novità non è, sono le prime 3 monete dedicate alla serie "Zodiaco". Prevista la doppia versione: la 5 euro in bronzital colorata e la 5 euro in argento, colorata. Nel 2024 vengono emesse le monete dedicate ai segni di fuoco: Ariete, Leone e Sagittario.
La serie "Fumetti" che l'anno scorso aveva debuttato senza enorme entusiasmo con Diabolik, quest'anno dedica la sua emissione a Jacovitti. Il celebre fumettista molisano, scomparso nel 1997, viene onorato con 3 monete vendute singolarmente ed in trittico: 3 monete da 5 euro dedicate a Jak Mandolino, Pop corn e Cocco Bill.
Identico schema per la serie "Eccellenze italiane" che partita fortissimo con la Fiat 500 nel 2017 ha poi registrato una certa noia del mercato, quest'anno si celebra la Ducati. Per la famosa casa motocilistica bolognese 3 monete da 5 euro colorate e dedicate a tre modelli di successo: Cucciolo, la 916 e la Panigale. Ma poi: siamo sicuri che lo schema 3 monete singole + trittico funzioni ancora?
Per il resto, in ordine sparso, siamo all'ordinario. La serie "Animali in via d'estinzione" è per il koala, quella "Cultura enogastronomica italiana" (che l'anno scorso aveva festeggiato il Lazio con vino Frascati e l'amatriciana), celebra il Molise con la Tintilia ed il caciocavallo e la Toscana, con l'accoppiata vincente vinsanto e cantucci.
Piuttosto, la vera notizia è che l'IPZS dedica ben 2 emissioni al Molise: Jacovitti e la cultura enogastronomica. Per la piccola regione meridionale un record.
C'è poi spazio per Puccini (100 anni dalla morte, 5 euro colorata), per l'Università di Napoli "Federico II" negli 800 anni dalla fondazione, la fontana Pretoria di Palermo (serie fontane in oro, 3 grammi), la 5 euro per la Federazione italiana malattie rare, la 5 euro per il giro del mondo della nave Amerigo Vespucci e quella per i 50 anni della Consob, per chiudere con la 10 euro per i campionati europei di Atletica leggera di Roma. Oltre ad un paio di emissioni in oro di altissimo valore.
Il tutto al netto di emissioni straordinarie che ormai sono quasi prevedibili: nel 2021 era stato il Milite ignoto, l'anno scorso ben due, una per il Senato ed una per lo Sviluppo demografico.
Insomma, tolti un paio di potenziali squilli, difficilissimo fare previsioni sulla risposta del mercato al programma 2024. Un pizzico di fantasia in più non guasterebbe. Ma tutto dipenderà dalle tirature, se si conferma il trend del 2023 - come più volte detto - si rischia il flop.
