S & M - Per la numismatica italiana il 2023 è stato l'anno del rinculo. Nel 2024 rischio flop per le monete tricolori

Pubblicato: Domenica, 21 Gennaio 2024 - Marco Caroni

monete2023 ilmamilioROMA (numismatica) - Troppe emissioni molte delle quali non attrattive, tirature troppo elevate e prezzi allo sportello folli. Ecco che si è dilapidato il faticoso lavoro degli anni precedenti

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Eravamo stati facili profeti ma avevamo messo in guardia: il 2023 per la numismatica italiana è stato un anno di regressione. L'anno del rinculo.

Lo avevamo scritto nel dicembre 2022, in tempi non sospetti, quando avevamo dato uno sguardo a quanto sarebbe stato emesso nell'anno appena concluso: ed avevamo visto giusto, perché è stato un disastro.

Non tanto nelle vendite per l'Istituto poligrafico Zecca dello Stato che qualche pezzo magari è riuscito pure a mandarlo in "sold out", quando per un mercato letteralmente travolto da una produzione eccessiva in emissioni, esagerata in tirature, folle nei prezzi di vendita al pubblico agli sportelli di piazza Verdi. Con queste premesse era difficile aspettarsi di meglio.

LEGGI S & M - Sarà un 2023 ancora con troppe monete italiane (LEGGI!) e con tirature eccessive. Nel 2022 solo Dante ha tenuto

Se nel 2022 c'era stato almeno Dante (col Purgatorio) aveva tenuto botta insieme ad un paio di altri pezzi apprezzati dal mercato (ma che botta per le figurine Panini e per Paolo Rossi), nel 2023 si sono salvate in pochissime. Forse un paio, mettendoci in mezzo anche lo stesso Dante (Paradiso) per il quale - pur col vertiginoso annunciato aumento dei prezzi di vendita - almeno si erano mantenute le tirature.

Male, malissimo sono andate le 2 euro commemorative: male anche, globalmente, i 3 differenti conii per i 100 anni dell'Aeronautica. Tirature mostruose e prezzi che hanno di fatto crollare ogni possibile balzo in avanti delle valutazioni e dunque dell'interesse. Male anche la Ryder Cup, che pure è la prima moneta curva italiana (ad anni di distanza da quella per il baseball degli Stati Uniti): praticamente, non si è salvato quasi nessuno fatta forse eccezione per la 5 euro "Tutela dell'ambiente" che grazie alla bizzarra forma romboidale e all'accoppiata argento-rame, unita ad una tiratura seria di 4mila esemplari, un po' si è fatta vedere. Ma che senso aveva far crescere prezzo e tiratura, ad esempio, della divisionale proof?

Inutile sparare sulla croce rossa del trittico di Diabiolik o sulle costosissime Armani, che quantomeno però sono belle: inutile citare la Raffaella Carrà o gli Animali in via di estinzione. Siamo al profondo rosso. Sul mercato queste monete, al pari delle citate del 2022, si trovano comodamente sotto prezzo. Vale a dire che chi le ha acquistate, magari in doppio esemplare, pur di liberarsene è disposto a perderci dei soldi. Davvero il peggior indicatore possibile.

colline fitness 5 ilmamilio

Senza contare le monete in "emissione straordinaria", come se quelle già programmate fossero poche: impossibile aspettarsi dunque miracoli dalla 5 euro per i 75 anni del Senato (prodotta nella bizzarra tiratura di 6098 pezzi, pari al numero dei mandati dei senatori: troppi, in tutti in sensi) e l'insensata "Sviluppo demografico". Ce n'era davvero bisogno?

Dilapidato dunque in 2 anni tutto il faticosissimo lavoro fatto in quelli precedenti nei quali una graduale riduzione delle tirature, una certa propensione alle novità e qualche scelza azzeccata avevano fatto guadagnare terreno. Ma temiamo che prima di vedere di nuovo casi come quello della 5 euro pizza Margherita, della 5 euro 50 anni dallo sbarco sulla Luna, o anche la follia della 5 euro animali in via di estinzione "Tigre", di acqua sotto i ponti ne passerà molta, moltissima.

All'orizzonte al momento non sembrano scorgersi clamorose novità per il 2024: si andrà dalle monete rettangolari (che finora hanno riscosso davvero poco, pochissimo successo) dedicate a Puccini ed alla Turandot al trittico (ancora cupronichel e poi argento) per il fumettista Benito Jacovitti. Le 2 euro commemorative saranno dedicate alla Guardia di finanza e a Rita Levi Montalcini. Il resto lo scopriremo solo vivendo.

Si è probabilmente ancora in tempo per provare a limitare i danni e a iniziare a rientrare delle follie del post-covid: ma servono prezzi più ragionevoli che consentano non solo di fare cassa ma anche di far crescere l'interesse e le possibili rivalutazioni delle monete. E tirature più basse. E quest'ultimo aspetto appare quello più semplice su cui lavorare. Semplice ma indipensabile. Perché il rischio flop è dietro l'angolo.

Judo Frascati 3 ilmamilio