Come fare uno spurgo: contattare ditte specializzate

Pubblicato: Lunedì, 15 Gennaio 2024 - Redazione attualità

ROMA (attualità) - Lo spurgo è un intervento che aiuta e permette di tornare ad usare l’impianto fognario rendendolo efficiente come se fosse nuovo

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Lo spurgo non è un intervento da fare da soli, in autonomia poiché occorrono attrezzature e dispositivi specifici. Ci sono delle ditte specializzate che si occupano di offrire questo servizio. Nonostante si vendano moltissimi detersivi o acidi che promettono di essere sgorganti o di diminuire il volume delle acque sporche nelle fosse biologiche, essi non hanno alcun valore. Non sono in grado di offrire quello che promettono.

Come fare uno spurgo? Vediamo i passaggi che sono seguiti, nel dettaglio, dalle ditte specializzate. Esse hanno dei veicoli che sono gli autospurghi. Vediamo che sono dei furgoni o camion di medie o grandi dimensioni che posseggono delle cisterne di raccolta. Sono installati dei motori aspirati collegati a dei tubi che vengono inseriti all’interno delle fosse biologiche in modo da recuperarne il contenuto.

In caso sono necessari degli spurghi nelle fognature, cioè nelle tubature, essi hanno dei canali flessibili, cioè morbidi, che si inseriscono nelle condutture in modo da poterle pulire e aspirare direttamente il contenuto o le sporcizie.

Lo spurgo è un intervento che aiuta e permette di tornare ad usare l’impianto fognario rendendolo efficiente come se fosse nuovo. Esso è poi indispensabile per recuperare le acque sporche che altrimenti finirebbero nell’ambiente inquinandolo.

FANGHI A TERRA

Nei passaggi in cui si effettua lo spurgo ci sono alcuni interventi che richiedono delle pulizie più approfondite. Tra le situazioni tipiche che si ritrovano a vivere tutti coloro che debbono occuparsi appunto dello spurgo, c’è quello dei fanghi a terra. Cosa sono? In casa gli impianti fognari ricevono tutte le acque sporche che vi produciamo. Esse sono le acque della cucina o dei bagni e quindi ci sono diversi residui sia organici che vegetali o saponosi. I fanghi sono appunto i depositi di origine organica disciolti e poi solidificati dall’unione di altri elementi.

Essendo più pesanti tendono a ricadere a terra ed è per questo che li troviamo nella pavimentazione delle fosse biologiche. Dopo il primo svuotamento delle acque a terra potrebbero rimanere una grande quantità di fanghi che però si debbono eliminare. Per farlo, la ditta che sta effettuando l’intervento, deve procedere con la pompa aspiratrice e con degli acidi che sono sgrassanti. Altrimenti è necessario usare il vapore in modo che il calore possa scioglierli e poi aspirarli totalmente. Eliminando tutti i fanghi si ha una riduzione della carica batterica e si recupera tutta la capienza della vasca chiusa, cioè della fossa biologica oppure del pozzo nero.

Incrostazioni e gas interni

Per garantire una buona riuscita dello spurgo, poiché esso è necessario per liberare spazio e recuperare, in modo sano, le acque sporche, si debbono eliminare le incrostazioni. Quest’ultime si ritrovano sul filtro di divisione delle acque oppure nelle condutture di immissione fognaria e pareti. il metodo migliore è quello di usare il vapore acqueo o la potenza della pressione. Ovviamente le autocisterne sono fornite di questi dispositivi e di conseguenza sono in grado di eliminare totalmente qualsiasi elemento all’interno della fossa biologica.

Eliminando tutti i residui che sono più ingombranti si riduce la produzione di gas fermentato che poi è carico di elementi batterici.

Foto da Pixabay.