Castelli Romani, 40 anni del Parco dei Castelli . Il bilancio del Comitato Promotore della Fondazione

Pubblicato: Sabato, 13 Gennaio 2024 - redazione attualità
ROCCA DI PAPA (eventi) - Il comunicato
 
ilmamilio.it - nota stampa
 
Il Comitato, che ha fatto istituire il Parco dei Castelli Romani, grazie all’appoggio popolare e al referendum propositivo preparato all’inizio degli anni ’80, in occasione dei 40 anni dell’istituzione del parco ha realizzato un bilancio dell’operato del parco. Ora il Comitato Promotore per il Parco Naturale dei Castelli Romani si è trasformato nel “Coordinamento Natura & Territorio dei Castelli Romani” e riunisce, oltre ai protagonisti della nascita del parco, anche associazioni e singoli volontari interessati alla tutela dell’ambiente. 
 
Innanzitutto ricordiamo che il Parco è nato grazie alla volontà dei suoi abitanti, da un lavoro di ricerca scientifica e politica svolta dal comitato che raccolse più di 7.000 firme per il referendum propositivo della istituzione del parco.
 
Gli oppositori del parco sono da sempre stati gli speculatori edilizi e i cacciatori, e la loro opposizione ha fatto ridurre la superficie del parco già nello stesso anno della sua costituzione, 1984, escludendo parti importanti del territorio: dai Piani di Caiano, ai campi di Annibale a metà della catena montuosa dell’Artemisio. Uno sfregio che il mondo della politica ha fatto in barba alla volontà popolare. Quindi nello stesso anno una vittoria, l’istituzione del Parco, e una sconfitta, la riduzione della superficie.
 
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Solo nel 1998, dopo 14 anni di lotte, siamo riusciti a riconquistare i territori persi, tra cui il 45% delle foreste che erano state lasciate fuori. Ma in quei 14 anni di danni ne sono stati fatti molti, dalla speculazione edilizia che ha visto cementificare i Piani di Caiano, la zona delle Barozze, i Campi di Annibale, il versante di Velletri dell’Artemisio. Ricordiamo che l’obiettivo della istituzione del Parco era la salvaguardia della biodiversità presente, ancora oggi importante e con un indice specifico addirittura maggiore di quello dell’Amazzonia. Ma i danni fatti dalla pressione umana non finiscono qui, siamo i stati i primi a denunciare l’abbassamento delle falde idriche e il conseguente abbassamento dei livelli dei laghi con la scomparsa della flora e della fauna acquatica.
 
Intanto il nostro Coordinamento è in azione ed Il prossimo appuntamento sarà domenica 14 gennaio per una escursione sulle emergenze forestali sulla catena delle Faete dalle ore 10.00 e il 16 gennaio per un seminario sulle foreste e la loro salvaguardia ad Albano laziale alle ore 18.00 fino alle 20.00 presso la sede di FabricAlbano in via San Filippo Neri 15.

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