Politica, indipendenza, misoginia ed inesperienza. ilmamilio.it, a ciascuno il suo
Pubblicato: Domenica, 07 Gennaio 2024 - Marco Caroni
FRASCATI (attualità) - Quello che ancora sfugge a chi pretende di fare politica
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In questi anni di giornalismo ed editoria, nel raccontare le vicende del territorio, la sua politica, la sua cronaca, i suoi personaggi bizzarri o saggi che siano stati, abbiamo imparato una cosa: non si può piacere a tutti.
E, ancora, abbiamo imparato che quelli a cui non si piace (ma è una ruota, panta rei, tutto scorre e muta anche sotto questo cielo) sono particolarmente lesti all'attacco soprattutto quando mancanti di risposte ed argomenti sui quali sono stati chiamati in causa.
Quanti ne abbiamo visti? Quanti ne abbiamo raccontati? Quanti ne abbiamo ospitati su queste pagine? Quanti ne abbiamo visti apparire sulla scena pubblica e dalla scena pubblica prima o poi - gloriosamente o meno - uscire?
Ora, è accaduto in queste ore quello che era già accaduto e che, anzi, periodicamente accade soprattutto in ambito politico. Ovvero che il politico di turno, in questo caso "politico da studio", ovvero mai in servizio pubblico perché mai eletto in Consiglio comunale o chiamato in qualche Giunta, pur ricoprendo un incarico all'interno del maggiore dei partiti di maggioranza, abbia rivendicato la sua piena autonomia dopo che la nostra testata ne aveva evidenziato l'aderenza assoluta (inevitabile) all'Amministrazione di riferimento. "Nessun ordine di scuderia", è stato scritto. Il tutto condito con un'accusa di "misoginia" che definire ilare è fin poco. Perché il genere (gender per usare un termine così caro a certa parte politica) del politico in oggetto non ha alcun peso nell'argomento di cui si tratta.
Ora, ancora una volta è bene mettere le cose in chiaro: l'ordine di scuderia è una cosa ben inquadrata in ambito politico e se magari l'inesperienza politica può portare a qualche scivolone comunicativo, certamente la competenza arriverà a supplire eventuali carenze. In questi giorni tanti ne abbiamo visti rispondere ad ordini di scuderia, a destra e a manca: tanti ne abbiamo visti (ed ospitati) di Carneadi.
Ma da qui a ritenere che la ventilata mancanza di ordini di scuderia (incredibile) possa portare ad un'autonomia o all'indipendenza, il passo è insostenibile.
E così vale ancora una volta rimarcare che l'indipendenza è merce che non si compra in un circolo di partito e tantomeno alzando la mano in Consiglio comunale. L'indipendenza è qualcosa che si suda, si conquista giorno dopo giorno e che, soprattutto, attiene all'ambito nel quale ci si impegna: l'indipendenza, in questo caso, riguarda ilmamilio.it che da sempre e con orgoglio ne rivendica il possesso. Anche e soprattutto quando disallineata.
Per gli altri, la stragrande maggioranza degli altri, è complicato poter dire la stessa cosa.
Insomma, a ciascuno il suo, per citare uno degli autori che avrebbero davvero da insegnare. Leonardo Sciascia, uno che oltre a scrivere (bene), si è impegnato anche in politica prendendo voti.
Infine, in merito all'indipendenza, all'autonomia ed alla reale possibilità di liberamente pensare, per noi de ilmamilio.it vale la pena chiudere con un'espressione che fu per ultimo raccolta da un altro che scriveva bene ed era politicamente impegnato (ma presente già in Tito Livio): "Hic manebimus optime". Qui (stiamo) staremo benissimo.
Sulla sponda dell'indipendenza, dove siamo davvero in pochi.
