Genzano | E' morto a 95 anni Stefano Ceccarelli, "Vincenzo il cuoco" della storica famiglia del "Belvedere"

Pubblicato: Martedì, 26 Dicembre 2023 - redazione attualità

GENZANO (attualità) - Il mitico ristorante albergo del centro cittadino

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Un altro pezzo di storia genzanese se ne è andato, in silenzio, in maniera riservata e discreta, come era il suo carattere, nonostante avesse lavorato per circa 50 anni nel mondo della ristorazione e dell'accoglienza fin da ragazzo.

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Stefano Ceccarelli, conosciuto da tutti come "Vincenzo il cuoco", è deceduto a 95 anni, nella sua casa del centro storico di Genzano, confortato dall'affetto dei suoi cari. Lascia la moglie Clarita, i figli Fabio e Antonella, l'altro figlio Giuseppe, è deceduto alcuni anni fa in seguito ad un improvviso malore.

Vincenzo, iniziò da ragazzo a lavorare in cucina, in quanto suo padre Giuseppe Ceccarelli, della omonima storica famiglia genzanese, insieme ai suoi fratelli Remo, Gaspare, Ulderico, negli anni 30 aprirono uno dei più bei ristoranti alberghi dei Castelli Romani "Il Belvedere" nella omonima piazza del centro storico.

La struttura è stata per molti decenni, meta ambita di molti romani, vip, avventori da tutti i Castelli, aveva 4 sale, tutte affacciate sul lago di Nemi, con molte stanze e aree panoramiche mozzafiato, luoghi che hanno fatto innamorare molte coppie e sono sempre nell'immaginario collettivo dei cittadini genzanesi e non solo. Albergo Ristorante che accolse anche alcuni profughi italiani, provenienti negli anni '70 da molte nazioni dilaniante dalla Guerra, come la Libia e altri paesi totalitari. Attività di ricezione e ristorazione che poi chiuse alla fine degli ottanta, con la morte e l'invecchiamento dei loro storici gestori, dove ora sorgono una trentina di mini appartamenti a picco sulla conca lacustre nemese.

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Il funerale di Stefano Ceccarelli detto Vincenzo si è tenuto presso la chiesa centrale di Genzano, alla vigilia di Natale, con numerosi parenti, amici, conoscenti, ex clienti del "Belvedere" e i suoi familiari, che poi lo hanno accompagnato per il suo ultimo viaggio verso il cimitero genzanese dove è stato sepolto nella tomba di famiglia. Era malato da tempo e poi l'età molto avanzata aveva fatto il resto, ma fino a non molto tempo fa, non era insolito, vederlo camminare nel centro di Genzano, con la sua camminata autorevole, fisico asciutto, un bell'uomo, alto e sempre ordinato nel vestire, dai modi molto gentili e sobri. Alla sua famiglia, vanno le condoglianze di tutta la comunità genzanese e della redazione del mamilio.it per un altro pezzo di storia della cittadina che se ne è andato. 

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