Disidratazione: dalle cause ai sintomi, tutto quello che c'è da sapere
Pubblicato: Venerdì, 17 Novembre 2023 - redazione attualitàROMA (attualità) - La carenza di acqua può provocare enormi problemi
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Tutte le volte in cui nell'organismo si verifica una carenza di liquidi, il corpo è soggetto a uno stato di disidratazione.
L'acqua è uno dei costituenti principali del corpo umano e ogni piccola carenza può ripercuotersi negativamente sullo stato di salute.
Le cause della disidratazione sono diverse, così come possono essere diversi i suoi effetti. Per questo, è importante sapere quali sono i sintomi, i fattori scatenanti e i possibili rimedi al variare dello stato di carenza.
Le cause della disidratazione
In condizioni di normalità, il corpo umano perde liquidi per effetto dei normali processi che avvengono all'interno dell'organismo. Le funzionalità renali, l'evaporazione cutanea, le feci e la respirazione sono solo alcune delle attività che ogni giorno determinano l'eliminazione di una certa quantità di liquidi.
In casi normali, l'apporto idrico è sufficiente a compensare le perdite, tuttavia, quando il quantitativo di acqua assunto è inferiore a quello necessario affinché l'organismo possa svolgere i corretti processi fisiologici, l'incapacità di ripristinare l'equilibrio idrico può condurre a uno stato di disidratazione.
Tutto ciò si verifica anche in tutti quei casi in cui il corpo sia soggetto ad alcune condizioni che determinano una perdita eccessiva di liquidi, come episodi di vomito, diarrea, febbre, diabete, ustioni e piaghe da decubito.
Lo stesso vale in condizioni di caldo torrido e in presenza di un'intensa attività fisica, qualora le perdite di liquidi non vengano tempestivamente compensate con un adeguato apporto idrico.
Naturalmente, quando ciò si verifica, il cervello attiva immediatamente lo stimolo della sete, spingendo l'individuo ad assumere più acqua. Se questo segnale viene trascurato, la situazione può determinare un acuirsi dello stato di carenza.
Disidratazione: i sintomi lievi e quelli severi
Come si legge su Acqua del Rubinetto, il blog di approfondimento di Gruppo CAP, i sintomi della disidratazione variano in base alla situazione: in presenza di una carenza moderata, gli effetti più comuni sono rappresentati dalla sete e dalla bocca secca.
Tra gli altri segnali che indicano uno stato di disidratazione ci sono le minzioni meno frequenti, le urine di colore scuro, le vertigini, il senso di affaticamento, i crampi muscolari e la diminuzione della sudorazione: una serie di sintomi che, se ignorati, possono condurre a stati di disidratazione severi.
Difatti, quando la disidratazione si protrae per tempi prolungati, gli effetti sull'organismo possono arrivare a scatenare anche episodi di tachicardia, confusione, mancanza di concentrazione, sdoppiamento della visione e veri e propri cali di pressione.
Al raggiungimento di una perdita di liquidi pari al 6-7% del peso corporeo la situazione può portare anche a collasso, perdita di coscienza, convulsioni, aritmie cardiache e insufficienza renale.
Inoltre, bere poca acqua è tra i principali fattori di rischio dell'insorgenza di molte patologie, come le infezioni urinarie, i disturbi cardiovascolari e i calcoli renali.
Le categorie a rischio di disidratazione
La disidratazione può interessare chiunque, ma ci sono alcune categorie che sono maggiormente soggette agli effetti di una carenza di liquidi. Tra questi ci sono gli anziani, nei quali lo stimolo della sete è meno intenso, e i bambini, che oltre ad avere difficoltà a percepire o a comunicare la loro sensazione di sete, sono particolarmente esposti a frequenti episodi di vomito e diarrea.
Ma tra i soggetti a rischio ci sono anche gli individui con malattie croniche, soprattutto in presenza di disturbi come diabete, patologie renali o condizioni che rendano necessaria l'assunzione di farmaci diuretici.
Come curare la disidratazione
Prevenire, assumendo un adeguato quantitativo di acqua giornaliero, è sempre il modo migliore per scongiurare l'insorgenza di disidratazione.
Secondo indicazioni EFSA, donne e uomini dovrebbero bere rispettivamente almeno 2 litri e 2,5 litri di acqua al giorno, da incrementare qualora si svolga un'attività fisica intensa, in presenza di calura eccessiva o in seguito al verificarsi di episodi come vomito e diarrea.
Tuttavia, se, nonostante l'incremento di liquidi, il malessere non accenni a diminuire, è fondamentale contattare il proprio medico, che potrà effettuare tutte le valutazioni del caso e consigliare una terapia adeguata.