Rocca Priora | Arrestato sabato dopo ore di trattative barricato in casa l'aggressore del professor Le Foche

Pubblicato: Lunedì, 09 Ottobre 2023 - redazione cronaca
 
  • Rocca Priora (cronaca) - L'arresto è stato eseguito dalla Polizia di Roma e di alcuni commissariati dei Castelli per il reato di tentato omicidio e si trova ora in carcere a Roma 
     
    ilmamilio.it
     
    E' stato arrestato nella sua casa rurale alla periferia della cittadina dei Castelli Romani, l'aggressore del professor Francesco Le Foche. Il fatto è avvenuto a Roma nel suo studio alcuni giorni fa durante una visita, dove l'arrestato era in cura da alcuni mesi.
     
    L'arresto è stato eseguito dalla Polizia di Roma e di alcuni commissariati dei Castelli per il reato di tentato omicidio e si trova ora in carcere a Roma .
     
    Il 36enne romano, già conosciuto alle forze dell'ordine, ha ridotto quasi in fin di vita il noto infettivologo romano 67enne, che lavora al policlinico Umberto I dove è ora ricoverato e dovrà subire un altra delicata operazione all'occhio tumefatto dai colpi sferrati con inaudita violenza dal suo paziente.
     
    L'uomo era in cura da lui per alcuni problemi alle articolazioni, da alcuni mesi, come ha dichiarato lo stesso medico appena ha ripreso conoscenza. Gli agenti sabato mattina giunti da Roma e da alcuni commissariati del territorio dei Castelli, nella zona di via Tuscolana-Pratoni del Vivaro, hanno dovuto faticare non poco per riuscire a trarre in arresto il soggetto, che si era barricato in casa, e non voleva uscire, nella sua villetta dove vive da alcuni anni con l'anziana madre. Anziana mamma poi giunta sul posto e insieme ad una decina di poliziotti in tenuta antisommossa e ad un negoziatore è riuscita a convincerlo ad uscire da casa senza usare violenza su nessuno, dopo diverse ore di negoziazione. Ora si trova recluso in un carcere romano, sotto attenta sorveglianza medica e dei poliziotti penitenziari.
     
    Intanto il professor Le Foche, ha dichiarato, essendo ora fuori pericolo di vita, "che non porta rancore al suo aggressore e che questi atti di violenza possono capitare a chi pratica il lavoro di medico e infermiere. Attività sempre più esposta alla violenza cieca di alcuni pazienti con problemi psichiatrici ".  Il famoso medico, ha voluto anche "ringraziare personalmente e pubblicamente il poliziotto fuori servizio che sentendo le urla è entrato nel suo studio al policlinico romano e gli ha salvato la vita fermando il 37enne fuori di se".
     
    Aggressore che per futili motivi stava quasi uccidendo il noto infettivologo, che abbiamo visto spesso in tv durante i durissimi due anni di pandemia, a spiegarci la situazione e l'evoluzione del covid 19, tra i medici infettivologi più preparati al mondo. Il professor Le Foche è ancora ricoverato al policlinico Umberto I in prognosi riservata, ma in lieve miglioramento e fuori pericolo di vita. Ha concesso anche un'intervista ad una giornalista del quotidiano il Messaggero pubblicata sul quotidiano in edicola ieri dove parla dell'accaduto e del suo rapporto con il suo aggressore e con la madre del paziente che conosceva da tempo, ma mai avrebbe pensato ad un epilogo del genere .