VICENDE - Oggi il compleanno di Domenico Tojetti, roccheggiano celebre. Avrebbe compiuto 216 anni

Pubblicato: Lunedì, 09 Ottobre 2023 - redazione attualità

tojetti1 ilmamilioROCCA DI PAPA (vicende) - Artista eclettico apprezzato anche in California

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Domenico Tojetti nacque a Rocca di Papa il 9 ottobre 1807 da Giovanni Battista e Clementina Fonni e venne battezzato quattro giorni dopo, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo da don Vincenzo Fazi.

Fu allievo dell’Accademia di San Luca, dove fece parte della cerchia degli artisti di formazione purista, che nella metà dell’Ottocento furono attivi nei grandi cantieri romani promossi dalla famiglia Torlonia e dai Papi Gregorio XVI e Pio IX.

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Per i Torlonia Tojetti prese parte alla decorazione del Teatro Apollo a Tor di Nona, della sala da ballo della villa sulla Nomentana e della Galleria del distrutto palazzo di piazza Venezia. Su committenza pontificia lavorò al restauro delle logge raffaellesche in Vaticano, in San Paolo Fuori le Mura e in Sant'Agnese sulla Nomentana.

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In seguito alla crisi del settore della pittura decorativa, su suggerimento dell’amico Costantino Brumidi, già da tempo attivo negli Stati Uniti, nel 1867 si trasferì con la famiglia in Guatemala, per poi passare in Messico e stabilirsi definitivamente a San Francisco, dove ornò con dipinti su tela e affreschi chiese ed edifici privati di nuova costruzione. Si devono all’artista anche diverse opere per le chiese dei Castelli Romani, di cui era originario e con cui aveva mantenuto uno stretto legame.

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Tra i vari dipinti del Tojetti vi è la Madonna di Costantinopoli e il Bambino con i Santi Protettori di Velletri, rispettivamente Eleuterio, Clemente, Ponziano e Geraldo.

La tela fu eseguita dal celebre artista nel 1840 come pala d’altare per la terza cappella a destra della cattedrale veliterna, detta del Suffragio. La cappella, privata degli affreschi seicenteschi nei restauri del 1824 era stata poi decorata con alcuni grandi dipinti dell'artista veliterno Vincenzo Vita su commissione del cardinal Pacca nel 1832, il quale, non trovandoli di suo gradimento, ne aveva ordinato la sostituzione. Prima di essere collocata sull’altare della cappella, la Madonna con i Santi Protettori di Velletri del Tojetti fu esposta nel 1840 a Roma, nella Sala di Piazza del Popolo, all’epoca sede espositiva della Società degli Amatori e Cultori delle Belle Arti.

Il dipinto raffigura in primo piano a sinistra San Clemente, inginocchiato in preghiera e San Ponziano, seduto sulla destra con un libro aperto sulle ginocchia; in piedi, alle loro spalle e verso i margini del quadro, a sinistra è raffigurato Sant’Eleuterio con un libro, in abiti pontificali e pastorale greci. A destra San Geraldo con abiti pontificali e pastorale latini che addita la Madonna. La Vergine, assisa su uno strato di nubi e circondata da un circolo di luce, volge lo sguardo verso San Clemente, accarezzando sulla spalla il Bambino benedicente, come viene riportato nella monografia di Luca Leoni, Dai Castelli Romani alla California: il pittore Domenico Tojetti (1807-1892), Velletri, self-publishing, 2008.

Sullo sfondo si intravedono le anime del Purgatorio, una delle quali sta ascendendo verso il Paradiso, accompagnata da un angelo.Judo Frascati 3 ilmamilio

Molteplici sono i richiami raffaelleschi rielaborati dal Tojetti con grande originalità. La figura di San Clemente deriva dal San Sisto della Sacra Conversazione o Madonna Sistina di Raffaello Sanzio (1513-14) conservata al Gemäldegalerie di Dresda. La figura mariana rientra nell’iconografia raffaellesca, con forti influssi della Sacra Conversazione o Madonna di Foligno (1511-12) della Pinacoteca Vaticana e, sebbene indirettamente, dalla Madonna col Bambino, San Giovannino e due angeli detta Madonna del Cardellino (1507) del Museo degli Uffizi di Firenze. Le due figure in piedi e quelle sedute di San Ponziano sono rielaborazioni ispirate dalle schiere di santi e personaggi presenti in affreschi corali come La Disputa del Sacramento, La Scuola d’Atene e Il Parnaso situato nella Stanza della Segnatura, una delle quattro Stanze Vaticane; San Ponziano, in particolare, sembrerebbe derivare dall’Eraclito/Michelangelo de La Scuola d’Atene.

Il dipinto è conservato presso il Museo Diocesano di Velletri, fondato nel 1927 dal cardinale Basilio Pompili, con il nome di Museo Capitolare. È stato inaugurato il 22 gennaio del 2000 e raccoglie opere di inestimabile valore.

di Flavia Santangelicolline fitness 5 ilmamilio