Stop al fumo e allo svapo all'aperto: le novità grave sul divieto che integra la vecchia legge Sirchia

Pubblicato: Mercoledì, 30 Agosto 2023 - redazione attualità

divieto fumo ilmamilioROMA (attualità) - Ecco cambia nel settore

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Il governo Meloni nei mesi scorsi ha introdotto una lunga serie di divieti che riguardano, fra l’altro, i parchi e i tavoli dei bar. Il ministero della Salute, in particolare, è al lavoro su una riforma che potrebbe sancire anche la scomparsa dei locali dedicati ai fumatori nei bar e negli aeroporti. Ciò non vale solo, però, per le sigarette tradizionali: i veti riguardano anche i dispositivi a tabacco riscaldato e le sigarette elettroniche. Tempi bui per i fumatori, insomma, con una nuova ondata di divieti che segue, a 20 anni di distanza, la stretta applicata nel 2003 attraverso la legge Sirchia, grazie a cui venne meno il fumo nei luoghi chiusi.

Che cosa cambia con l’introduzione delle nuove norme?

Così come 20 anni fa, anche in questo caso è un governo di centro-destra a entrare a gamba tesa sulle abitudini dei fumatori, cercando di minimizzare per quanto possibile il numero di location e di circostanze in cui sarà consentito fumare o usare le sigarette elettroniche come la ELFA ElfBar ricaricabile. I tecnici del ministero condotto da Orazio Schillaci hanno messo a punto tutti i particolari della bozza in base alla quale non sarà più consentito fumare nei ristoranti e nei bar, neppure ai tavoli all’aperto. Il divieto sarà esteso, inoltre, alle fermate dei mezzi pubblici per treni, tram, autobus e traghetti. Va detto per altro che in alcune città già da qualche tempo è vietato fumare alla fermata di pullman e tram in base a normative comunali. Il divieto di fumo coinvolgerà anche i parchi: qui sarà necessario mantenere non meno di 2 metri di distanza in presenza di donne in gravidanza e bambini. C’è comunque un’ipotesi non del tutto accantonata in base alla quale il divieto potrebbe riguardare gli spazi verdi urbani in generale.

Come funzionerà per bar e ristoranti

Per quel che riguarda i locali addetti alla ristorazione, ci sarebbe comunque la possibilità di prevedere all’aperto spazi separati tra fumatori e non fumatori, ma solo a condizione che il ristorante o il bar disponga di una superficie tale da consentire di attuare tale suddivisione. La legge Sirchia, come si ricorderà, 20 anni fa aveva introdotto per i locali pubblici la possibilità di prevedere delle aree destinate ai fumatori al chiuso. Ad ogni modo con il passare degli anni quei locali sono diventati sempre meno frequentati, con i clienti che evidentemente hanno capito quanto sia sgradevole bere e mangiare con l’acre odore del fumo di sigaretta. Tali stanze, invece, resistono in diversi aeroporti, ma non per molto: almeno a giudicare da ciò che è stato previsto dalla riforma ministeriale. E non è tutto, perché tali divieti varranno anche per i prodotti da svapo e i riscaldatori tipo IQOS, nonostante le loro esalazioni non siano neanche lontanamente paragonabili a quelle del tabacco combusto.

Il discorso dei prodotti da svapo

Il ministro Schillaci, nei mesi scorsi, aveva fatto sapere che il governo sarebbe stato intenzionato ad estendere i divieti per i fumatori anche agli utilizzatori di sigarette elettroniche ed e-liquid, che fino a quest’anno sono stati esentati dalle prescrizioni contenute nella legge Sirchia per il semplice motivo che nel 2003 le sigarette elettroniche ancora non esistevano. Le e-cig con i liquidi aromatizzati già ora non possono essere usati all’interno degli ospedali e negli ambienti outdoor circostanti, così come in prossimità delle scuole. Un discorso simile vale per le sigarette a tabacco riscaldato: visto che si tratta di una novità degli anni più recenti, non c’erano ancora regole in merito. La nuova legge proibirà di usare tali prodotti sia all’interno che all’esterno degli edifici pubblici.

Le sanzioni previste per i trasgressori

Ma quali saranno le sanzioni a cui potrebbero andare incontro coloro che dovessero essere sorpresi a non rispettare i divieti in questione? Ebbene, le multe saranno uguali a quelle che già ora si applicano a chi viene beccato a fumare in un luogo chiuso: si parte da un importo di 275 euro, ma se si paga entro 2 mesi si può beneficiare di uno sconto del 50%. Nel caso di bar e ristoranti, ad ogni modo, non toccherà ai gestori multare i clienti; essi, invece, avranno la possibilità di contattare le forze dell’ordine o la polizia locale in presenza di avventori che non dovessero rispettare la legge.