Grottaferrata | Dalla questione ‘Alfellini’ alla ‘nuova maggioranza’: come si è interrotta la ‘bella narrazione’

Pubblicato: Mercoledì, 30 Agosto 2023 - redazione attualità

 

Grottaferrata | Chiude definitivamente lo storico cinema Al Fellini?GROTTAFERRATA (attualità) – I mesi estivi hanno combaciato con i primi mugugni in maggioranza, partiti con il tema dell’acquisto del cinema

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Il sindaco Di Bernardo ora deve fare i conti con la sua variegata compagine. E' venuto il momento delle spiegazioni. Il PD e il Movimento Sostenibile hanno chiesto una verifica di maggioranza urgente dopo l’accordo con la Lista Ghelfi. Un passo politico ‘solitario’, questo, nato senza la consultazione preventiva con le forze del centrosinistra. A oggi non è dato sapere se la sua poltrona sia davvero a rischio o meno, ma di certo non tira più una buona aria. Perché in questo momento, sta contando più quello che non si è ancora detto che quello che è uscito allo scoperto.

La ‘bella narrazione’ del primo anno, quella del siamo “tutti uniti e tutto va bene”,  si è interrotta bruscamente.

Le critiche giunte dirette dal Movimento Sostenibile sull’accordo con Spalletta, anche se in contesto di conferma della fiducia, sono solo la spia di un malessere più profondo che cova sotto la cenere e che a qualcuno, nei posti della politica, sta facendo fare ‘cattivi pensieri’. Un magma di pareri che al momento non sono emersi dalle stanze perché si è in attesa dei vertici e del direttivo PD dove l’accordo con Spalletta, secondo i rumors, un po' di ' forti imbarazzi' li ha creati.

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Va detto che i mugugni sono partiti da lontano, ovvero dal caso dell’acquisto del cinema ‘Alfellini’, una situazione molto reclamizzata ma anche molto paludosa nel suo svolgimento. Questo perché i tempi per far entrare a regime il progetto sono abbastanza lunghi e per il fatto che sulla struttura sono sempre emerse delle opinioni discordanti: dalla presunta mancanza di norme antisismiche fino ai problemi emersi, secondo alcune forze di opposizione, tra l’acquisto  e la definizione della pratica di abuso edilizio riguardante parte dell’immobile dove è sito il cinema, risalente al 1986 ed ancora pendente. Temi che in alcune aree del centrosinistra (compresa la questione dell’investimento in sé) hanno generato perplessità. L’addio rumoroso di Città al Governo e l’ingresso della Lista Ghelfi, nata in un ambiente storicamente alleato della destra per poi spostarsi nel civismo, ha fatto il resto.

E poi quei punti dell'accordo scritti male e serviti peggio: dalla storia della Coop 44, dove esistono delle sentenze che non danno più opportunità alla vicenda di continuare in merito al Piano di Assetto del Parco, fino al Palafiera, i cui costi sarebbero esorbitanti (e poi in quale zona?) per un territorio complesso e in una epoca storica piena di insidie sul piano economico, fino ai nuclei abusivi su cui operano varie dinamiche da sempre fastidiose per qualsiasi amministrazione.  

C’è anche chi sussurra, ora, che l’accordo con Spalletta potrebbe saltare. D'altronde in politica tutto cambia in 24 ore. Nel bene o nel male.

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