Grottaferrata | I 'temi morti' della Coop 44 e del Palafiera riemersi nel patto con Spalletta: distrazione o cosa?
Pubblicato: Giovedì, 31 Agosto 2023 - redazione attualità
GROTTAFERRATA (attualità) – I due temi sono da superati da sentenze e dalla realtà delle cose: per quale motivo sono stati accettati?
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Ci sono due punti, tra i temi sviscerati nel patto con la Lista Ghelfi, che sono riemersi dalle catacombe della politica locale: la vicenda della Coop 44 e quella del Palafiera. E dunque sorprende che siano state avallate.
Chi conosce la storia del territorio, infatti, ha fatto rilevare da subito che la questione “Cooperativa 44”, ad esempio, è stata sepolta da anni. In primo luogo perché in località Pratone ormai è nato un altro tipo di quartiere con le mille criticità che tutti conoscono. In secondo luogo il Piano di Assetto del Parco dei Castelli Romani ha scritto in quell’area un’altra storia, confermata dai ricorsi al TAR del Lazio e al Consiglio di Stato. Entrambi hanno sancito la prevalenza del Piano del Parco sugli strumenti urbanistici comunali. Fine della storia.
Sui “nuclei abitativi spontanei”, altra vicenda inserita nel contesto dell’accordo una loro valutazione è già prevista all’interno del PUCG. Tant’è che esiste uno studio ricognitivo in essere. Quindi cosa si deve ridiscutere ancora? Da dove? Perché?
Infine la vicenda del “Polo Fieristico polifunzionale”, ovvero, come specificato da sempre nei programmi elettorali delle liste legate a Ghelfi, la costruzione di un edificio permanente (che si è sempre ipotizzato in Viale San Nilo, dove oggi è sito il grande parcheggio e dove si svolgono alcuni eventi) di considerevoli dimensioni per varie attività e spettacoli. Qualcuno però dimentica che fu proprio durante le Giunte di Mauro Ghelfi che alcuni assessori di quell’esperienza avanzarono forti dubbi sull’opera per i costi, per la manutenzione, per la sua organizzazione. Per fare un esempio illuminate nella zona dei Castelli è decaduto il Palaghiaccio. E’ l’esempio di come si possa pensare in grande e poi essere esposti alle decadenze del tempo, al passare degli anni, all’assenza di investimenti e iniziative o del declino economico.
Sia la 44 che il Palafiera non erano previsti dalla Carta dei Valori per una città sostenibile e lontana dagli schemi del passato, come affermava la coalizione al governo sin dalla campagna elettorale. Domanda: per quale motivo, visti gli errori di forma e sostanza evidenti, sono stati accettati dal sindaco nelle condizioni inserite nel patto con la Lista Ghelfi?
La verifica di maggioranza in corso parlerà di queste cose o esclusivamente solo di come sostituire Rita Consoli, rimpiazzare le caselle mancanti e quale ruolo dare a ognuna delle otto componenti della coalizione? Sapremo e vedremo.
