Grottaferrata | ll controverso punto dell’accordo Lista Ghelfi-Di Bernardo (con un possibile errore di fondo)

Pubblicato: Venerdì, 25 Agosto 2023 - redazione attualità

GROTTAFERRATA (attualità) – Tra piste ciclabili e argomenti sommari, c’è un punto che mette al centro (nuovamente) il cemento su Pratone

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C’è un punto, già controverso di per sé, che è al centro dell’accordo tra la lista Ghelfi e il sindaco Di Bernardo. Ovviamente è quello che riguarda l'Urbanistica, tema che a Grottaferrata vuol dire buttarsi nelle fiamme e attraverso il quale pochi sindaci, recentemente, sono usciti illesi  (anzi, nessuno). D'altronde è anche l'argomento che ha scatenato le dimissioni di Rita Consoli e che ora, secondo voci interne alle varie anime del centrosinistra locale, starebbe già riscaldando gli animi dei cosiddetti 'perplessi' da questa mossa che, se va bene, farà sopravvivere la Giunta Di Bernardo fino a nuove tensioni. Questo perché, inutili giocare sulle parole, il giocattolo ormai s'è rotto ed anche il progetto "unitario e di totale discontinuità con il passato" annunciato nei mesi scorsi è sceso a compromessi. Così come accaduto a chi lo ha preceduto. Non doveva più succedere- a parole- ed invece è 'risuccesso'.

Il punto controverso, dicevamo.

A parte la solita sottolineatura sull'approvazione del Prg, che va avanti da cinquanta anni in questa città e va bene per qualsiasi accordo, i più attenti hanno notato il ritorno di un altro argomento vecchio di decenni, ovvero quello della Cooperativa 44 (i ghelfiani hanno governato 12 anni Grottaferrata, lo ricordiamo). Nella giornata di ieri, già dall'immediato, ha iniziato a far circolare negli ambienti politici (di destra, sinistra, centro e chi più ne ha ne metta) più di una considerazione. La prima, nota a tutti: i vecchi diritti acquisiti di quella zona sono stati letteralmente scavalcati negli ultimi trenta anni dalla radicale trasformazione del quartiere di Pratone che nel frattempo è diventato un problema quotidiano tra mancanza di servizi, abbassamento della qualità della vita, un traffico interno ed esterno in alcuni giorni da incubo. Sostanzialmente è nata una nuova area di Pratone, e costruire ancora vorrebbe dire, al netto anche di eventuali infrastrutture, dare il colpo di grazia alla zona. La seconda, non da poco, afferma invece che la questione della Coop 44 sarebbe già terminata e non più recuperabile dopo una sentenza del Consiglio di Stato che avrebbe respinto il ricorso fatto contro il Piano di Assetto del Parco che in quell'area ha determinato sostanzialmente un vincolo, una edificabilità. Se tale vicenda corrisponde a realtà l'errore di fondo sul punto di accordo sarebbe grossolano. Ma è possibile che ai 'bene informati' siano sfuggiti aggiornamenti ignoti ai più. Staremo a vedere.

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Un altro argomento 'evergreen' è quello del Polo Fieristico. Un tema di cui  a Grottaferrata si discute da decenni senza che nessuno abbia avuto modo di applicarlo. Per un semplice motivo: costi di realizzazione, manutenzione e gestione sono semplicemente rischiosi e potenzialmente devastanti per un'economia in cui mancano sempre più i requisiti minimi: attrattività di investimenti, entusiasmo, indotto economico. Ovviamente sarebbe un'opera importante, e nessuno dice il contrario, ma in questo momento storico e in prospettiva futura i rischi sembrano essere molti di più dei benefici.

In conclusione: l'accordo politico è semplicemente una mossa per rafforzare una maggioranza in difficoltà sui numeri. Senza tirare fuori opere pubbliche possibili ed impossibili forse sarebbe stato meglio dirla così, e non c'era niente di male. In questi decenni di consiglieri passare dalla maggioranza alla minoranza se ne sono visti a decine. Certo, questa volta il rumore è stato più grande perché storicamente i cosiddetti 'ghelfiani' sono stati sempre visti come una propaggine civica degli schieramenti ex missini, di destra e centrodestra. Ma gli anni passano e le necessità dei singoli cambiano. Poi ognuno, con il passare dei mesi, si assumerà le responsabilità delle scelte. Perché se qualcosa di nuovo accadrà, ed è possibile che accada in base e come verrà ricomposto il quadro politico nei prossimi giorni (e gli scontenti ci sono sempre), almeno si potranno individuare le responsabilità politiche di un eventuale (ennesimo) fallimento in città. E di solito sono da ricercare in chi manovra la nave. Tutto il resto è conseguente.

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