Grottaferrata | Dimissioni Consoli, intervista all'ex Assessore Gregori

Pubblicato: Venerdì, 18 Agosto 2023 - redazione attualità

Grottaferrata, la proposta di un cittadino: "L'Urbanistica diventi  partecipata: ecco un questionario"GROTTAFERRATA (politica) - Intervista all’ex assessore all’urbanistica Angelo Gregori

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L'ex Assessore all'Urbanistica Angelo Gregori, dall'alto della sua esperienza politica e professionale, ha chiesto di voler porre delle riflessioni nell'alveo del dibattito nato intorno alle dimissioni della vicesindaca Rita Consoli. Gregori cerca, in questa intervista, di individuare le criticità che hanno portato a questo atto, fornendo ulteriori pareri in merito alla prosecuzione dell'attuale consiliatura.

Cosa pensa delle dimissioni della ex assessora/vicesindaco Rita Consoli?

"Penso sia un guaio serio per l’amministrazione Di Bernardo e che l’opinione pubblica di Grottaferrata, frastornata e incredula, non ha capito i motivi di fondo che hanno portato Città al Governo fuori della maggioranza"

Quali sarebbero questi motivi di fondo, non crede siano sufficienti le numerose dichiarazioni pubblicate, comprese le spiegazioni date dalla ex assessora Consoli?

"Bisogna andare indietro nel tempo e partire dai due vizi capitali che ha l’urbanistica di Grottaferrata: il primo è il sovradimensionamento dell’originario Piano Regolatore, ovvero l’eccesso di cubature previste, il secondo riguarda la nostra incapacità di predisporre i Piani Particolareggiati delle zone d’espansione (come “Pratone”), che sono gli strumenti efficaci per governare le trasformazioni territoriali e senza i quali anche gli operatori finanziari, gli stessi costruttori e i tecnici non dispongono di regole certe e chiare per condividere la realizzazione di una città vivibile".

Da qui nasce il fatto che gli uffici dell’urbanistica sono oggi quelli più oberati da vertenze legali, i più frequentati da avvocati e sempre più spesso da Commissari ad acta…che magari incrociano al piano il Commissario prefettizio di turno; insomma siamo al collasso dell’urbanistica e della politica tout court;

Restiamo al tema delle dimissioni

"Al netto delle personalità e dei caratteri in campo, la maggioranza si è divisa fra l’ex assessora da una parte, isolata, che ha sostenuto (da tempo per la verità) la necessità di una Variante per adeguare il Piano Regolatore attuale al Piano Paesaggistico Regionale, dall’altra il Sindaco con la restante maggioranza che si sono dichiarati contrari; in questi termini il contrasto non si capisce, perché l’adeguamento del PRG proposto dalla ex assessora è un atto dovuto richiesto dalla Regione a tutti i Comuni del Lazio, peraltro un atto utile alla redazione del nuovo Piano Regolatore (PUGC), da tutta la maggioranza sbandierato e voluto…"

Ma allora dov’è la ragione del contendere?

"Tutto diventa più chiaro se analizziamo i contenuti della Variante di cui parliamo: essa avrebbe comportato probabilmente per un anno o più il confronto fra le previsioni  del Piano Paesaggistico Regionale e quelle dell’attuale PRG, la individuazione delle aree non conformi fra i due Piani e la necessità di segnalare alla Regione le proposte necessarie di adeguamento tenendo conto della CTR (è la Carta su cui la Regione riporta le risultane dei voli aerei), ma soprattutto avrebbe introdotto un regime di salvaguardia per riportare all’interno di una pianificazione urbanistica lo sviluppo delle aree d’espansione (vv. Pratone): elemento questo di fortissimo impatto politico che rimanda alle nostre inadempienze originarie e urta contro le obiettive necessità del mercato edilizio; credo che il contrasto sia nato su questa diversa impostazione, ovvero come gestire le pressioni degli operatori immobiliari da una parte e l’argine da opporre dall’altra per rinnovare il Piano Regolatore"

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Lei giustifica allora le dimissioni della Consoli e come risponde a chi sostiene che la Variante non era prevista nel Programma elettorale?

"Prevista o non prevista nel Programma, credo che se la Regione dopo molto tempo approva un Piano Territoriale a tutela del paesaggio e ne chiede l’applicazione, ebbene l’applicazione va fatta senza cercare scuse; tuttavia per quanto riguarda le dimissioni, sono dispiaciuto e non le condivido, anche se ovviamente rispetto pienamente le scelte di Rita Consoli"

Condivide l’operato del Sindaco e della maggioranza?

"Come già detto le dimissioni sono un problema serio di ordine politico per il sindaco Di Bernardo per la tenuta dello schieramento variegato che lo sostiene, dove la parte destra, per così dire, si conferma forte e compatta mentre la sinistra perde un pezzo importante come la Città al Governo, che all’opposizione potrebbe esser tentata di aprire un fronte proprio sui temi per i quali Rita Consoli si è dimessa.

Credo sia stato un errore ridurre all’isolamento Rita Consoli, e credo sarebbe un’ulteriore errore chiudere il dialogo fra maggioranza e Città al Governo, con cui invece andrebbe ricercata un’intesa comunque.

Di Bernardo ha rappresentato e rappresenta una ventata di novità e di attenzione ai cittadini prima impensabile, tuttavia  trovo carente l’elaborazione di una chiara visione e una conseguente formulazione di obiettivi prioritari su cui orientare  maggioranza,  organi istituzionali e risorse organizzative del Comune".

Fra i vari obiettivi del programma di questa maggioranza, quale preferisce e auspica?

"Sarò felliniano, ma a me piacciono da morire le bande musicali locali, quelle che con le loro arie in marcia restituiscono come per miracolo a tutti, grandi e bambini, l’allegria e la gioia del vivere semplice".

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