VICENDE - L’Abbazia di Palazzolo sul lago: luogo di culto millenario tra storia e arte

Pubblicato: Domenica, 02 Luglio 2023 - redazione attualità

palazzolo 4 ilmamilioROCCA DI PAPA (vicende) - Uno dei siti più belli dei Castelli romani, abbarbicato sul costone sud del maggiore dei bacini lacustri castellani

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A Rocca di Papa sorge l’Abbazia di Palazzolo, incastonata come una gemma sul versante del lago di Castel Gandolfo, immersa nella vegetazione più fitta eppure luogo di culto da millenni, fin da quando era un tempietto pagano dedicato al dio del Sole e della Luna. Secondo alcuni studiosi il nome deriva da Palatium, un edificio utilizzato dagli antichi soldati romani come sosta di purificazione prima di salire sul Monte Cavo.

Lungo la via ci sono i resti della tomba rupestre di un console romano, probabilmente appartenente alla gens dei Cornelii Scipiones, che morì nel 176 a.C.

L’elegante facciata è decorata dai dodici fasci littori, elemento a cui si ispirò l’archeologo Giacomo Boni per creare il simbolo del Partito Nazionale Fascista. Al centro vi è una sedia curule con lo scettro sormontato da un’aquila, mentre nel cortile un’enorme rupe scavata nella roccia dagli schiavi romani circondata da mura in opus reticolatum con al centro un pozzo testimonia l’antichità del sito, che non manca anche di una villa sui cui resti Girolamo Colonna volle costruire intorno al 1650 la sua residenza: la famosa Villa del Cardinale, oggi location esclusiva per matrimoni, feste private e meeting aziendali.

Il Convento di Santa Maria ad Nives, meglio noto come Abbazia di Palazzolo, venne tenuto da diversi ordini religiosi tra cui i Francescani e proprio a uno di loro José Maria Ribeiro da Fonseca de Évora, nominato vescovo di Porto da Giovanni V del Portogallo, si deve il restauro di tutto il complesso intorno al 1730, come viene riportato nel libro di Barbara Gazzabin e Renato Mammucari, I Castelli Romani - Un viaggio nello spazio e nel tempo, Città di Castello, ed. LuoghInteriori, 2015, p.35.acf pubblicita ilmamili

La chiesa del Convento di Palazzolo venne costruita sulle rovine di precedenti strutture. Ciò che attualmente la caratterizza è il portico d’ingresso realizzato secondo i canoni cistercensi. Infatti, è possibile ammirare delle colonne con capitelli di ordine ionico che ricordano i portici della Chiesa di San Giorgio in Velabro e dell’Abbazia delle Tre Fontane, entrambe situate a Roma. Nella parte superiore del portico possiamo osservare la facciata con tetto a capanna, con un rosone gotico e due monofore simmetriche poste sotto il rosone stesso.

La chiesa è articolata in una sola navata e conserva all’interno una tavola di Antoniazzo Romano. Questa, nello stile, richiama quella presente all’interno della Certosa di Trisulti a Collepardo, in provincia di Frosinone. In tempi più antichi la navata era arricchita da due altari posti ai lati dedicati alla Madonna e a San Giacomo della Marca; San Giacomo è stato, insieme a San Bernardino da Siena, uno dei fondatori dei frati minori osservanti. Alla chiesa è inoltre annesso l’edificio dell’ex convento nel quale si trova un elegante chiostro.

Durante i restauri del 1773 il Convento di Palazzolo fu ampliato e venne costruito il ben visibile muraglione, che serviva a contenere un giardino pensile ancora oggi visibile.

Per tutto l’Ottocento Palazzolo fu la meta preferita degli stranieri di passaggio a Roma, come il famoso scrittore di favole danese Hans Christian Andersen, che lo visitò il 26 ottobre del 1833 in compagnia di alcuni amici pittori tra i quali Albert Küchler, Ditlev Conrad Blunck e Thomas Fearnley.

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Lo storico e archivista Alberto Crielesi così descrive lo splendido luogo di culto millenario:

“[...] il nitore della sua sagoma si staglia sul verde cupo che invade le scogliere grigiastre di peperino a strapiombo sul lago di Albano regalandoci una di quelle visioni tanto care ai paesaggisti dei secoli passati”. (Alberto Crielesi, Santa Maria ad Nives di Palazzolo, p. 9).

Dal 1920 il complesso ospita il Venerabile Collegio Inglese che lo adibì a soggiorno estivo per i seminaristi.

di Flavia Santangeli

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Nota – Nella foto qui in basso è raffigurata la facciata della chiesa di Santa Maria ad Nives, in architettura gotica e barocca, con il rosone gotico e le colonne con capitelli di ordine ionico.

Il paesaggio intorno è a dir poco splendido, ci si trova sulle cime di uno strapiombo che finisce sul lago di Albano Laziale e sulla natura castellana circostante.

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Commenti  

# Massimiliano 2023-07-02 13:17
Non lo scopro di certo io che i castelli romani con Roma e un museo a cielo aperto che con i racconti della nostra Flavia ti aiuta a viverli
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