Grottaferrata | Morto a neanche vent'anni: le lettere del soldato Luigino Giansanti nel libro di Rita Gatta

Pubblicato: Giovedì, 15 Giugno 2023 - redazione cultura

cara mamma ilmamilioGROTTAFERRATA (cultura) - Il ragazzo cadde sulle montagne tra Albania e Grecia. Questo pomeriggio la presentazione a palazzo Grutter

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Le lettere di un artigliere alla famiglia, caduto alla soglia dei vent'anni sulle montagne al confine tra Albania e Grecia. Luigi, "Luigino" Giansanti avrebbe compiuto 20 anni da lì a quindici giorni quando, il 16 novembre 1940 rimase ucciso nei primissimi giorni di combattimento dopo che Mussolini, il 28 ottobre per rispondere ad Hitler che aveva invaso la Romania dichiarò pomposamente "spezzeremo le reni alla Grecia".

Luigi, originario di Rocca di Papa, era partito soldato nel febbraio 1940 e dopo i primissimi giorni passati a Roma, era stato destinato ad altra sede: di fatto negli otto mesi successivi non sarebbe mai tornato a casa.acf pubblicita ilmamili

A ricordarlo, attraverso le lettere che in quei mesi aveva inviato ai familiari, è il libro "Cara mamma, caro papà... - Lettere dall'Albania nel 1940", edito da Controluce e curato da Rita Gatta, scrittrice di Rocca di Papa.

"In quelle lettere - dice proprio l'autrice che questo pomeriggio ha presentato il libro a palazzo Grutter di Grottaferrata nell'ambito della rassegna letteraria - Luigi racconta quelle primissime settimane di guerra, dando uno spaccato reale di quelli che furono quei tempi".Judo Frascati 3 ilmamilio

Rita Gatta negli anni scorsi ha ricevuto le lettere da Roberto, pronipote di Luigi. "In quel cofanetto - dice ancora - ci sono 63 lettere, ognuna delle quali merita di essere letta. Il soldato, che aveva comunque paura della censura, cercava di tranquillizzare i famigliari, il papà, la mamma ed i cinque fratelli".

Caduto dopo pochissime settimane di battaglie, il corpo di Luigi fu sepolto in un cimitero in Albania sino a quando nei primi anni cinquanta le spoglie di Giansanti e dei tanti soldati italiani caduti oltremare, furono rimpatriate e riconsegnate ai familiari. Ad accoglierlo furono la sorella Rosalba ed il fratello Sergio.

Il libro, preziosa testimonianza di quei mesi bui, pubblicato nel 2021 è già alla terza ristampa.

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