Lutto nel cinema: è morto Francesco Nuti
Pubblicato: Lunedì, 12 Giugno 2023 - redazione attualitàROMA (cronaca) - Era malato da tempo
ilmamilio.it
È morto stamani a Roma Francesco Nuti. Aveva 68 anni ed era malato da tempo.
Lo rende noto la figlia Ginevra assieme ai familiari che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l'attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma.
Nato nel 1955 a Narnali, frazione di Prato, inizia la sua carriera alternandosi tra il lavoro in fabbrica di giorno e gli spettacoli nei cabaret la sera. La svolta avviene alla fine degli anni ’70 quando, insieme ad Alessandro Benvenuti e Athina Cenci, forma il trio comico i Giancattivi che ottiene il successo in tivù con Non stop.
Da allora e per tutti gli anni ’80, per lui, i successi si susseguono di anno in anno. Con la regia di Maurizio Ponzi è protagonista di film come Madonna che silenzio c'è stasera, Son contento e Io, Chiara e lo Scuro con cui vince un David di Donatello e un Nastro d'Argento. Il suo secondo David come attore protagonista arriva nel 1985 con Casablanca, Casablanca, il primo film da regista, girato come sequel di Io, Chiara e lo Scuro. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 gira altre pellicole di successo come: Tutta colpa del paradiso, Stregati, Caruso Pascoski di padre polacco, Willy Signori e vengo da lontano e Donne con le gonne che incassa ben 24 miliardi. Nel 1988 partecipa anche al Festival di Sanremo con la canzone Sarà per te e quattro anni dopo canta insieme a Mietta il brano Lasciamoci respirare, composto da Biagio Antonacci.
Dopo il periodo d'oro, ne inizia uno meno fortunato sul piano dei successi.
Negli anni successivi comincia a soffrire di depressione, ha gravi problemi di alcolismo. Alla vigilia del suo ritorno sui set, il 3 settembre 2006, entra in coma a causa di un ematoma cranico dovuto ad un incidente domestico.
Dopo questo drammatico fatto, Francesco Nuti non sarà mai più autonomo, con difficoltà serie agli arti e difficoltà di linguaggio, costretto a vivere su una sedia a rotelle. Nel settembre 2016, viene ricoverato nel reparto di rianimazione del Cto dell'ospedale fiorentino Careggi per una emorragia cerebrale. Gli anni successivi si susseguono in cliniche riabilitative, fino al decesso.