VICENDE - Antonio Del Grande: l’architetto di fiducia dei Colonna che impreziosì Rocca di Papa e Marino

Pubblicato: Domenica, 26 Febbraio 2023 - redazione attualità

villaCardinale roccadipapa ilmamilioROCCA DI PAPA (vicende) - Sue il Duomo roccheggiano e la Villa del Cardinale ma anche la Basilica di San Barnaba

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Antonio Del Grande è stato un architetto nato agli inizi del Seicento a Roma, a cui sono attribuite delle opere di notevole importanza situate nella Città Eterna, tra cui il Palazzo di Spagna (1647) e la Galleria di Palazzo Colonna in piazza S.S. Apostoli (1654). Inoltre su commissione di Papa Innocenzo X, al secolo Giovanni Battista Pamphilj, progettò una parte di Palazzo Doria Pamphilj in piazza del Collegio Romano (1659-61) e il complesso delle Carceri Nuove in via Giulia (1625-55), nei pressi di piazza Farnese.

Fu attivo anche ai Castelli Romani dove progettò per il cardinale Girolamo Colonna, la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo e la Villa del Cardinale a Rocca di Papa, nonché la basilica di San Barnaba apostolo a Marino.

La chiesa parrocchiale dell’Assunta a Rocca di Papa si trova in piazza del Duomo, dove culmina il corso della Costituente; la prima pietra fu posata il 3 maggio 1664.

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Fu lo stesso cardinale Colonna a murare la pietra benedetta assieme a un cilindro metallico in cui erano contenute una pergamena-ricordo e alcune medaglie raffiguranti la Porta Santa aperta della basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, durante le celebrazioni del Giubileo del 1650. La chiesa fu dedicata alla Vergine e a San Carlo Borromeo, patrono della bella cittadina dei Castelli Romani dal 1613.

Il luogo di culto è caratterizzato da una facciata neoclassica di ordine dorico con campanili laterali, all’interno ospita opere di grande valore artistico. Per ricordarne alcune: la scultura in gesso raffigurante La Pietà, opera dello scultore tedesco T. W. Achtermann; la grande tela situata nella parte destra del transetto, che raffigura San Carlo Borromeo che comunica gli appestati, opera del pittore roccheggiano Domenico Tojetti; i dipinti del Redentore, San Marco e San Matteo, del pittore fiorentino Perin del Vaga e tante altre.

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La Villa del Cardinale, invece, rappresenta un suggestivo Casino di Caccia risalente al XVII secolo, che Del Grande progettò sui resti di una precedente villa patrizia. La Villa fu costruita nel 1629 per volontà del cardinale Girolamo Colonna, su un'area ricevuta in dono da Papa Urbano VIII (1623-1644), al secolo Maffeo Vincenzo Barberini.

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Il complesso presenta ancora oggi i peculiari tratti architettonici del tardo Rinascimento, come si può ammirare dall’ingresso triarcale davanti al Giardino all’italiana e gli interni seicenteschi. Con il principe Egidio, terzogenito di casa Colonna e fratello minore del cardinale Girolamo, la Villa iniziò ad accogliere ospiti illustri; infatti, il Principe era solito offrire tutta la sua ospitalità ai diversi Papi che si susseguirono nel Seicento.

Divenuta oggi una location esclusiva per matrimoni, feste private e meeting aziendali, dispone di numerose sale storiche a disposizione dei ricevimenti: la Sala delle Grazie, la Sala Affrescata, la Sala del Cavallo, la Sala Cornelia e la Sala degli Arazzi.

Il celebre attore e drammaturgo Ettore Petrolini, la definì “la più bella tra le ville dei Castelli Romani”.

Infine la basilica collegiata di San Barnaba apostolo a Marino, disegnata da Del Grande, rappresenta il principale luogo di culto per gli abitanti. La prima pietra venne posata il 10 giugno 1640, la facciata è stata realizzata tra il 1652 e il 1653, in un elegante stile barocco.

La basilica sorge sulla piazza intitolata proprio al cardinale Girolamo Colonna e dedicata a San Barnaba, patrono della città, che in dialetto marinese è chiamato San Barnipa.

L’apostolo divenne, infatti, il patrono di Marino in seguito a una calamità naturale che colpì le campagne marinesi, esattamente l’11 giugno 1615; la stessa sciagura si ripresentò anche l’anno successivo, dal momento che delle violente grandinate devastarono i raccolti della cittadina dei Castelli Romani.

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Per porre fine a questo flagello gli abitanti chiesero all’allora vescovo di Albano, Mons. Francesco Sforza di Santa Fiora, di poter venerare San Barnaba che si celebra proprio l’11 giugno. Da quel momento, le temibili calamità naturali cessarono.

Il progetto di costruzione del luogo di culto, ideato da Del Grande, venne realizzato dai costruttori G. Maria Longhi, Vincenzo della Greca e Paolo Andreotti, con la soprintendenza ai lavori di Fabrizio Vannutelli.

Antonio del Grande morì a Roma nel 1679.

di Flavia Santangeli


Commenti  

# Massimiliano 2023-02-26 18:54
Come sempre illustri le bellezze architettoniche in maniera ineccepibile brava Flavia poi quando c’è di mezzo il mio paese di origine sono ancora più contento
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# Mirko 2023-02-28 11:23
Grande flavia :lol:
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