Albano Laziale, commemorazione al cimitero del brigadiere della Polizia di Stato Mario Laganà. Ucciso nel 1967 con 25 coltellate e gettato nel lago

Pubblicato: Giovedì, 12 Gennaio 2023 - redazione attualità
 

Albano Laziale (attualità) - La commemorazione alle ore 11

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Ricordato questa mattina alle 11 con una commemorazione, alla presenza dei figli Marcello e Giorgio, della nipote Chiara e del fratello 90enne Guido, il brigadiere della Polizia di Stato Mario Laganà ucciso barbaramente da alcuni criminali il 12 gennaio del 1967 a soli 41 anni nella tenuta del Principe Torlonia a Castel Gandolfo con 25 coltellate.

 

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Il corpo, come ha ricordato uno dei figli all'epoca 17enne, fu ritrovato in una parte del lago imbavagliato e legato a 20 metri di profondità nelle profonde acque del lago di Castel Gandolfo dopo una settimana di ricerche dei sommozzatori della polizia di stato e dei vigili del fuoco.

Ai Castelli Romani arrivarono in quei giorni, diversi reparti speciali della polizia con le unità cinofile, che scoprirono l'omicidio grazie ai cani molecolari e alle testimonianze di alcuni colleghi e residenti, che avevano visto il sott'ufficiale entrare con il suo fucile da caccia nella vasta area dei Torlonia per cacciare, da dove ne uscì morto, per essere gettato poi dopo il percorso a bordo di una macchina rimasta sconosciuta, nelle gelide acque del lago.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 7 persone, persone in piedi, uniforme militare e attività all'aperto

Sono intervenuti presso il cimitero di Albano Laziale, il cappellano della Questura di Roma don Secondo che ha pronunciato la breve cerimonia commemorativa, il primo dirigente Mauro Baroni, vicario del questore di Roma Carmine Belfiore, il dirigente del commissariato albanense vice questore Antonio Masala insieme al picchetto d'onore della polizia di stato di Albano e 2 poliziotti in alta uniforme della Compagnia Speciale di Roma .

Un giallo mai risolto quello dell'uccisione del brigadiere, che stava indagando in quel periodo su un vasto traffico di contrabbando di sigarette a livello internazionale, riuscendo a debellarlo. Arrivava al posto di polizia di Castel Gandolfo dalla Sicilia, dove era stato in servizio da giovane poliziotto ed aveva partecipato alla lotta alla criminalità organizzata del gruppo del bandito Salvatore Giuliano detto "Turiddu".

Ilmamilio.it gli scorsi anni si era interessato al fatto di cronaca con vari articoli e approfondimenti. All'epoca dei fatti il Posto delle Guardie di Pubblica Sicurezza, come si chiamavano, si trovava presso i locali dell'attuale ristorante albergo Pagnanelli, all'inizio di viale Gramsci, davanti la Tenuta dei principi Torlonia, dove stette fino agli anni 70.

 
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