A Marino tre i candidati alle Regionali
Pubblicato: Lunedì, 29 Gennaio 2018 - redazione politica
REGIONE (politica) - Città protagonista del prossimo confronto del 4 marzo
ilmamilio.it
Pullulano i candidati alle regionali dalle parti di Marino. Dopo la scontata ricandidatura alla Pisana in quota Forza Italia di Adriano Palozzi, con il susseguirsi dei mesi sono spuntati anche altri nomi. Poco prima di Natale è stata ufficializzata la candidatura di Marco Cacciatore, attuale capo di gabinetto del sindaco Carlo Colizza, per il Movimento 5 Stelle. Infine, in queste ultime ore, è spuntato anche il nome di Emanuele Ciamberlano. L’ex Pd sarà presente all’interno della lista Insieme (PSI – Verdi – Area Civica) a sostegno della rielezione del governatore uscente Nicola Zingaretti. Tre situazioni l’una differente dall’altra. Adriano Palozzi, otto anni primo cittadino marinese e consigliere regionale uscente, è molto quotato all’interno del suo partito e visto dagli addetti ai lavori come probabile secondo degli eletti fra i forzisti. Dato che, in caso di vittoria di Stefano Parisi, potrebbe far portare a casa all’imprenditore marinese anche un assessorato regionale importante se non addirittura la vicepresidenza.
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La candidatura di Marco Cacciatore è invece il compimento di un processo politico iniziato con la scelta del classe 1982 di non ricandidarsi nel 2016 in occasione delle elezioni amministrative marinese, in virtù del vincolo tutto pentastellato dei due mandati elettivi. Probabilmente sarà l’occasione per vedere il reale peso politico del sindaco Carlo Colizza, sponsor principale del suo capo di gabinetto Marco Cacciatore. L’esito delle elezioni regionali daranno in ogni caso delle risposte al futuro politico del Movimento 5 Stelle marinese: in caso di non elezione alla Pisana, quello di Cacciatore sarà il nome più gettonato per il post Colizza non più ricandidabile sempre in virtù del vincolo sopracitato.
Quello di Emanuele Ciamberlano sembra essere invece il tentativo per un complicato rilancio, dopo una parentesi decisamente buia della sua carriera politica. Dopo la fuori uscita dal Partito Democratico e la candidatura, in occasione delle amministrative 2016, fra le fila del Movimento Civiltà Democratica (scelta decisamente discutibile col senno di poi) e la successiva non elezione, l’ex “Dem” è decisamente rimasto in disparte rispetto alla scena politica che conta. La candidatura, probabilmente dimostrativa, lascia tuttavia presagire una definitiva rottura con l’alleato di sempre Eugenio Patanè ricandidato alla Pisana fra le fila del Partito Democratico.
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