VICENDE - Alessandro Mantovani: da Ferrara all’egida di Pio IX, passando per il Duomo dell’Assunta di Rocca di Papa

Pubblicato: Lunedì, 05 Dicembre 2022 - redazione attualità

profeta mantovani roccadipapa ilmamilioROCCA DI PAPA (vicende) - Al celebre decoratore si deve la realizzazione dei dipinti dei 4 profeti nella principale chiesa cittadina

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Il corso della Costituente di Rocca di Papa culmina nella parte alta in piazza del Duomo, dove sorge la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. I lavori di costruzione iniziarono nel 1664 per sostituire la chiesa del Crocifisso risalente al XII secolo, le cui dimensioni a un certo punto risultavano inadeguate rispetto all’accresciuto numero di fedeli.

La costruzione si avviò per iniziativa del Cardinale Girolamo Colonna, su progetto dell’architetto Antonio Del Grande, che progettò anche la Villa del Cardinale nei pressi di Palazzola.

Sulla parete grande del transetto si possono ammirare le pitture murali dei quattro Profeti maggiori dipinte in finte nicchie, rispettivamente sul lato destro Jeremias e Isaias, mentre su quello sinistro Ezechiel e Daniel. Tali opere sono attribuite al pittore, restauratore e decoratore Alessandro Mantovani.

Nato a Ferrara nel 1814, si introdusse in giovane età nella bottega del pittore e ornatista Francesco Migliari (1793-1851), partecipando alle decorazioni commissionate al suo maestro di numerose case e palazzi di Ferrara.

Dopo aver completato la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Alessandro Mantovani colse l'opportunità di trasferirsi a Roma al seguito di Francesco Migliari, dove intensificò soprattutto l’attività di decoratore. Nel momento in cui giunse nella Capitale, vi rimase per tutta la vita. Nel 1937 produsse l’acquerello di Trinità dei Monti, conservato nel Gabinetto comunale delle stampe a Palazzo Braschi.mercatini frascati ilmamilio

E fu probabilmente in quel primo periodo romano, che il pittore ferrarese prese parte anche alla decorazione della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Rocca di Papa.

A Roma restaurò le Logge di Raffaello e del suo allievo Giovanni da Udine, in Vaticano. Contribuì alla decorazione di Palazzo Bolognetti-Torlonia in piazza Venezia ultimata intorno al 1845, anche se poi il Palazzo è stato purtroppo demolito nel 1903, mentre la cosiddetta Alcova Torlonia del Mantovani è conservata al Museo di Roma a Palazzo Braschi.

Il momento di svolta però, nella carriera del celebre artista si presentò con il suo coinvolgimento, in qualità di restauratore e decoratore, in alcuni cantieri promossi da Papa Pio IX (1792-1878), al secolo Giovanni Maria Mastai Ferretti, nelle principali chiese romane e nei palazzi apostolici, nell’ambito di alcune campagne sistematiche di restauro e decorazione. Una di queste fu il restauro di alcune stanze dell’appartamento di Papa Paolo V (1552-1621), al secolo Camillo Borghese, nel Palazzo del Quirinale tra il 1850 e il 1854.

LEGGI STORIE & METALLO - Tra le ultime opere di Pio IX per Roma: la sontuosa scalea del Quirinale, complemento al Palazzo dei regnanti

Al centro della volta della Sala delle Virtù, una delle prime stanze che si incontra tra quelle che facevano parte dell’appartamento di Papa Paolo V, il Mantovani sostituì lo stemma di Paolo V con quello di Pio IX e realizzò, sempre in quel periodo, la tela Pio IX benedice l’Italia dalla loggia del Quirinale. Realizzò poi la restante decorazione della volta, con la raffigurazione di una finta architettura ornata da quattro medaglioni monocromi con dei putti che rappresentano le Arti, rispettivamente l’Architettura, la Pittura, la Letteratura e la Scultura. Proseguì il lavoro di restauro e decorazione anche presso la Sala del Diluvio e la Sala dei Bussolanti.

vivace11 22 ilmamilio

Mentre alcune opere grafiche del Mantovani legate al restauro delle Logge Pie in Vaticano, sono conservate presso il Museo di Pio IX a Senigallia, istituito nel 1892 nella città natale del Pontefice.

Per quanto riguarda le pitture murali dei quattro Profeti maggiori nel Duomo dell’Assunta di Rocca di Papa, il celebre artista raffigura Geremia in estasi con lo sguardo rivolto verso l’alto, probabilmente mentre osserva il ramo di mandorlo fiorito suggeritogli dal Signore, il simbolo che assicura la vigilanza di Dio sul suo popolo. Isaia viene invece raffigurato con i due attributi iconografici del cartiglio e della sega, dal momento che il suo martirio consistette nell’essere stato segato per ordine del re Manasse.

Poi è la volta di Ezechiele, raffigurato con delle ossa e dei teschi ai suoi piedi, simbolo della casa di Israele ormai perduta, ma con la promessa del Signore che sarebbero tornate a vivere. E per concludere Daniele, raffigurato con un leone al suo fianco dal momento che venne gettato nella fossa delle belve feroci su ordine del re Dario il Medo: belve che, per opera del Signore, non gli fecero alcun male.

Alessandro Mantovani morì a Roma il 20 luglio 1892.

di Flavia Santangeli

colline nuoto6 ilmamilio


Commenti  

# Massimiliano 2022-12-06 19:18
Interessante
Rispondi | Rispondi con citazione | Citazione