VICENDE - La Villa dei Fantasmi a Rocca di Papa, la casa di Mary
Pubblicato: Giovedì, 13 Ottobre 2022 - redazione attualitàROCCA DI PAPA (vicende) - La leggenda narra che in quel palazzetto visse e morì una bimba la cui presenza sarebbe avvertita ancora oggi
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Nella cultura popolare di tutti i tempi, soprattutto di una piccola o media realtà, vi sono dei racconti di streghe, folletti, licantropi, fantasmi e altro ancora che vengono tramandati oralmente di generazione in generazione, da nonne e bisnonne davanti al focolare durante i lunghi mesi invernali, fino a diventare delle vere e proprie leggende popolari.
Tutto ciò contribuisce ad arricchire il folklore di un luogo e ha anche lo scopo di rinsaldare il senso di appartenenza a una determinata comunità.
A Rocca di Papa vi sono vari racconti popolari di questo genere, ma non posso non citare uno su tutti che mi ha sempre affascinato, ovvero la leggenda della casa di Mary.
Storie di fantasmi aleggiano da sempre su questa abitazione. La protagonista era una bambina di circa dieci anni che viveva con la sua famiglia in una splendida villa ai piedi della storica Fortezza, il cui ingresso costeggia il vicolo che conduce al Museo dell’Osservatorio, come viene riportato nel libro di Rita Gatta, C'era una volta... favole, racconti e altre storie, Monte Compatri (RM) ed. Controluce, 2019. Come tutte le bambine della sua età, era solita giocare a palla. Un giorno, però, si rivelò fatale per la bimba che perse l’equilibrio e cadde probabilmente dalle scale, mentre la palla rotolava insieme a lei per la crudele forza di gravità. Ormai si sentiva solo il tonfo della palla che continuava a rimbalzare sui gradini e il pianerottolo, intrisi di un drammatico scarlatto.
La leggenda narra che il fantasma di Mary dimori in questo edificio. I passanti e i vicini hanno raccontato per anni di udire i suoni della bambina che gioca lanciando la sua palla contro le mura, ai quali facevano eco delle grida, dei pianti e così via. Su quelle mura e le stanze ormai vuote da anni, cadde un oblio colmo di angoscia. Se torno indietro con gli anni, alla mia memoria di ragazzina, mi torna in mente un luogo piuttosto sinistro e in totale stato di abbandono.
Oltre alla leggenda della casa di Mary, ve ne sono anche altre, come quella di Amelia, un’altra ragazzina che abitava nei paraggi della chiesetta del Crocifisso, nel cuore del quartiere bavarese, scomparsa anch’essa in circostanze un pò tragiche e misteriose. O quella che vede come protagonista Gustav, il crudele esattore che succhiava sangue alla povera gente, riscuotendo i tributi per il Pontefice di turno, e altri personaggi ancora, che per anni hanno contribuito a spaventare gli abitanti e i passanti del luogo.
D’altronde, il fantasma è una figura ricorrente nella tradizione popolare e letteraria di tutti i tempi, non necessariamente legata alla paura, come accadeva per la tradizione greca e romana, nonché quella orientale. Il fantasma non è altro che una presenza incorporea, spesso caratterizzata da alcuni elementi macabri, come un sudario oppure accompagnato da un rumore di catene, che rappresenta l’apparizione di un defunto.
E d’altro canto, il fil rouge che separa la realtà dalla suggestione può essere piuttosto labile, e allora ecco che anche l’ululato di un lupo, il bubolare di un gufo, il sibilo del vento o una persiana che cigola, assumono in certe circostanze, dei caratteri tetri e spaventosi.
Oggi sulla casa di Mary è tornato a splendere il sole, dal momento che nel 2015 la struttura ormai interamente fatiscente, è stata totalmente ristrutturata e presa in gestione da una famiglia storica di Rocca di Papa, diventando un Bed & Breakfast che porta proprio il nome di La Villa dei Fantasmi.
Ogni volta questa abitazione colpisce per la sua bellezza, a cui i proprietari con grande solerzia, hanno saputo ridare vita dopo troppi anni di ombre.
Il nome, che sulle prime appare un pò curioso, è stato scelto accuratamente dai proprietari, proprio per mantenere un filo conduttore tra passato e presente, tra realtà e leggenda.
La struttura è articolata su due piani e comprende quattro camere, che portano i nomi dei protagonisti delle leggende, come Mary e Gustav, che per anni hanno contribuito ad arricchire l’immaginario folklorico della bella cittadina dei Castelli Romani.
La Villa comprende anche un giardino molto curato che scende a gradoni, come tutte le geometrie tipiche del luogo, con piante e alberi secolari e gode di un panorama mozzafiato su Roma e dintorni.
di Flavia Santangeli