Ariccia | Don Antonio Salimbeni, parroco di Fontana di Papa e Cancelliera, scrive a fedeli e cittadini del territorio

Pubblicato: Lunedì, 19 Settembre 2022 - redazione attualità
ARICCIA (attualità) - Le parole del sacerdote
 
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"Carissimi, fedeli, parrocchiani e cittadini del territorio,  ancora una volta mi preme riflettere sul dono del Creato e sull’importanza della sua tutela e salvaguardia, che coincide anche con la tutela di un altro dono prezioso dell’Amore del Padre, la dignità della vita umana.
 
Stiamo assistendo quotidianamente ad eventi climatici sempre più estremi, che distruggono i territori e provocano morte e sofferenza ai cittadini che ci vivono. L ’acqua si rende protagonista, in negativo, in queste situazioni di grave squilibrio dell’ecosistema. Ed anche sul nostro territorio l’acqua è una risorsa preziosa, che però non sempre viene utilizzata secondo i principii della gratitudine e della condivisione. festival birra ilmamilioAnzi, molto spesso capita che venga sprecata o, peggio, inquinata e avvelenata dagli scarti di attività rischiose per l’equilibrio ambientale. In merito a questo, mi sta particolarmente a cuore la situazione di chi vive nel territorio dei Comuni di Ardea e Albano,  nei pressi della discarica di via Roncigliano. Le abitazioni non sono allacciate alla rete idrica, ma prelevano l’acqua dai pozzi, che, infiltrati dai liquami dei rifiuti sversati, restituiscono l’acqua inquinata e non consentono alle persone di beneficiare di questo grande dono che il Signore ci ha fatto e che è fondamentale per la vita. La continua infiltrazione di inquinanti ha portato ad un aumento vertiginoso di casi di malattie oncologiche, con una sofferenza prolungata per i malati e le loro famiglie.
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Faccio un accorato appello, quindi, a tutte le istituzioni responsabili, locali, regionali e nazionali, per far sì che si risolva questo problema e si restituisca a questi fratelli la gioia del dono di una vita piena e dignitosa, secondo il disegno di Dio che, nel suo immenso Amore, ci ha creati a Sua immagine e somiglianza. La difesa della casa comune, del nostro territorio, è anche la difesa della vita degli uomini che vi abitano; siamo tutti chiamati, come cristiani, a prenderci cura di ogni fratello in difficoltà, non seguendo l’esempio di Caino, che, alla domanda “Dov’è tuo fratello?” risponde “sono forse io il custode di mio fratello?”, ma, piuttosto, prendendo a modello Nostro Signore Gesù, che, come il Buon Samaritano della parabola, è morto martire per la nostra salvezza.
 
Siamo tutti fratelli, tutti legati nell’amore che Dio Padre ci ha dato donandoci la vita e per questo chiamati a essere prossimi, impegnandoci, con tutto il nostro cuore, per il bene di chi soffre".

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