La vicenda Sprar in modalità silenziosa, ma presto riprenderà il dibattito. Il 'mutismo' perenne della maggioranza

Pubblicato: Lunedì, 15 Gennaio 2018 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (politica) – Discussione ferma per le feste e la propaganda regionale. Maggioranza ancora latitante sul caso

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Fino a meno di un mese fa lo SPRAR, il progetto per i richiedenti asilo che porterà 76 migranti a Grottaferrata dal 1° Luglio 2018, era l'argomento agglomerante a Grottaferrata. Uno scontro vivissimo ed acceso tra favorevoli e contrari, tra simpatizzanti dell’amministrazione Andreotti e il Comitato No Sprar. Denunce, querele, e una raccolta firme, ancora in atto, che pare abbia ottenuto un’adesione considerevole da parte dei cittadini criptensi (in attesa delle stime ufficiali).

Ora tutto tace. Colpa della campagna elettorale in corso? Oppure delle festività natalizie? Forse entrambe le cose. Effettivamente il periodo festivo ha coinciso per ragioni di forza maggiore con un disimpegno generale.

 

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Nonostante la delibera di Giunta sia stata approvata (leggi Grottaferrata verso l’accoglienza di 76 migranti attraverso l’adesione allo Sprar), molte le domande che rimangono aperte. Il documento – come sottolineato da alcuni cittadini - cita - nella sua parte introduttiva - la volontà da parte di questa Amministrazione di informare la cittadinanza allo scopo di far percepire lo SPRAR come un 'valore aggiunto'. Ad oggi ancora questa comunicazione non c’è stata. Se è una scelta strategica, si sta rivelando controproducente. A parte un paio di affermazioni dell'Assessore di competenza Francesca Rocci e un altro del Consigliere Garavini, la maggioranza ha scelto la strada del silenzio. L'introduzione della delibera, inoltre, non è secondo alcuni corretta e in assenza di informazioni da parte degli organi preposti sarà la coscienza di ciascun cittadino a percepire o meno lo SPRAR come un arricchimento oppure no. Un'amministrazione Civica lontana da legami con partiti o istanze nazionali avrebbe dovuto dire già da subito come intendeva affrontare il problema, rivolgendosi a tutti.

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Lo SPRAR sta già dando da tempo l’impressione di una contrapposizione che si poteva evitare. Le forze di destra sono contrarie, quelle di sinistra a favore. In troppi, specialmente nell’alveo di governo, non si esprimono per paura di perdere consenso. Il progetto, tuttavia, è il tentativo di risolvere un problema, ma il problema non si risolverà se saranno le contrapposizioni all’interno di una comunità a guidare la discussione. In questo caso le responsabilità di Palazzo Consoli sono evidenti. Semplicemente perché ha lasciato agire nel paese ogni notizia e ogni ipotesi, alimentando così le ‘barricate’.

Se non si invertirà la rotta, i prossimi sei mesi potrebbero diventare ancora più infuocati, avvalorando così la tesi che il silenzio attuale è teso ad aiutare coloro che sul progetto ci vogliono speculare. Il rischio concreto, invece, è quello della 'guerra di pareri', ove un'altra speculazione  (di natura economica o politica) potrebbe prevalere. Compromettendo ogni agire amministrativo.

 

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La speranza è che in futuro ci sia molta più informazione istituzionale a riguardo e che si instauri tra tutte le forze in campo un clima di collaborazione o di dialogo. Nell'interesse di tutti e di una comunità che tra sei mesi rischia di finire dentro un calderone dovuto alla mancanza di iniziativa di chi dovrebbe governare la città e che invece (almeno ad oggi) a far passare la burrasca per evitare il dibattito anche alla luce delle prossime regionali, ove, lo ricordiamo, il sindaco di Grottaferrata si è già schierato con Zingaretti insieme ad altri suoi consiglieri ed assessori. Un fatto, questo, che ha legittimamente provocato reazioni in chi credeva nella veridicità del civismo di governo e che ha confermato la simpatia di centrosinistra di una Giunta che inizialmente era nata con i favori anche di una parte del centrodestra. Tanto che Adriano Palozzi, inizalmente soddisfato per la vittoria delle cpomunali (leggi Palozzi: “A Grottaferrata vittoria con Andreotti. Anche Frascati non va a sinistra”), ha recentemente ritirato il suo appoggio alla maggioranza (leggi Palozzi: “Marchette” a Zingaretti. Ad Ariccia e Grottaferrata togliamo sostegno di Forza Italia”).

Questo ovviamente con lo Sprar non c’entra. Ma alla fine non tutto accade per caso.

 

 


Commenti  

# grottaferratamia 2018-01-15 11:19
che senso ha essere civici e legarsi mani e piedi a "chi non so chi"????
a parte le infelici uscite di assessore e un consigliere "miracolato" (espressione di una lista dal consenso elettorale praticamente inesistente...), non sento parlare nessun di "sinistra" (che gli fa gioco) nessuno di "destra" (nel mutismo che manco nei film degli anni 20).
buon anno a tutti
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