Grottaferrata | Isola ecologica: l’ennesimo 'No' del Ministero mette la parola fine alla vicenda?

Pubblicato: Mercoledì, 06 Aprile 2022 - Federico Smacchi

GROTTAFERRATA – Respinto dal Tar l’ultimo ricorso presentato dal Comune. Il parere di Mibac e Soprintendenza resta negativo per l’area di Villa Senni. È finita?

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Sono più di dieci anni che si parla della fantomatica isola ecologica di Villa Senni, fondamentale per dotare Grottaferrata di un centro per il trattamento dei rifiuti. Ad oggi la situazione è tutt’altro che rosea dopo che il Tar del Lazio ha respinto l’ultimo ricorso presentato dal Comune contro Soprintendenza e Ministero della cultura.

Si tratta dell’epilogo definitivo per il tanto discusso progetto?

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Senza addentrarsi in un excursus infinito per ricostruire quanto accaduto in questi dieci anni, per rispondere alla domanda è necessario guardare a quello che è successo dal 2018 ad oggi. Il 2 ottobre di quell’anno infatti il Consiglio comunale approvava all’unanimità il progetto definitivo per la creazione dell’isola. L’anno successivo arriva il primo ricorso al Tar da parte del Comune contro il parere negativo espresso dalla Soprintendenza Archeologica sulla realizzazione dell’opera.  

Passa un altro anno e verso la fine del lockdown iniziato a marzo 2020 il colpo di scena: il Tar da ragione al Comune, con la sentenza 4492/2020 viene annullato il parere negativo della Soprintendenza in quanto presentava un “evidente difetto di motivazione e istruttoria”. Ma cos’è successo dopo?

Dopo la sentenza sembrava che il Comune avesse finalmente le carte in regola per far partire quel progetto da 750.000 euro, trasversale anche alla famosa stazione ferroviaria (i pendolari la chiedono da tempo immemore). Bisognava solo aspettare un nuovo parere della Soprintendenza, che ci si aspettava fosse positivo dopo il pronunciamento del Tar. Passano i mesi ma il nuovo parere non arriva, l’ormai ex sindaco firma due diffide volte a ricevere il tanto atteso parere. Nulla di fatto: il Comune torna davanti al Tar con un nuovo ricorso per far sì che la sentenza venga rispettata.

E siamo arrivati ai giorni scorsi, al 4 marzo 2022 per la precisione, quando il Tar respinge il ricorso dichiarandolo infondato. Intanto verso la fine del 2021 era arrivato un nuovo, clamoroso No da parte del Ministero della cultura: l’area è soggetta a un vincolo, è un “paesaggio naturale di continuità”, l’isola ecologica lì non si può fare.  

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In sostanza la “vittoria” del Comune in tribunale non aveva sancito la possibilità di partire effettivamente con il progetto, ma il solo obbligo in capo a Soprintendenza e Ministero di riaprire la procedura e di riformulare quel parere negativo che non era stato motivato in modo corretto. Cosa che infatti è successa, con il Mibac che ha negato la realizzazione dell’isola appellandosi a una normativa che intanto è cambiata (di nuovo).

E ora? Con una normativa aggiornata sarà necessario rivedere il progetto e provare a impugnare nuovamente il parere negativo? Domanda alla quale potrà rispondere il Commissario prefettizio con i suoi atti ufficiali, oppure direttamente il nuovo sindaco insieme al Consiglio comunale, ma per quello bisognerà aspettare il 12 giugno e forse più.

Intanto, l’isola ecologica a Villa Senni sembra ora più che mai un progetto che non vedrà la luce.

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