Taglio boschi Rocca di Papa, l'ex assessore Piero Fondi: "Violazione o cambio Piano di assetto?"

Pubblicato: Giovedì, 24 Marzo 2022 - redazione attualità

taglio alberi faete ilmamilioROCCA DI PAPA (attualità) - Le dure parole dell'ex amministratore su quanto sta avvenendo alle Faete

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Riprendiamo il post dell'ex assessore Piero Fondi in merito al taglio di alberi sulle Faete.

"Venerdì 18 marzo 2022 è iniziato il taglio del bosco nel versante Sud/Est della cima delle Faete.
La conformazione geologica, il terreno roccioso e l’esiguità dello strato vegetale aveva indotto l’Amministrazione Comunale, nel quinquennio 1997/2002, ad introdurre nel Piano di Assetto Forestale un’area di rispetto delle creste del cratere centrale del “Vulcano Laziale”, così come da ambo i lati del tracciato della “Via Romana e Via Sacra”. La zona di rispetto escludeva per tale aree il taglio ceduo ad eccezione di interventi di manutenzione.
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Ora non si capisce se tale piano è stato modificato e con quale motivazione, perché, se così non fosse, stiamo assistendo ad una grossa violazione.
Considerando quello che sta succedendo nelle aree boschive soggette a tagli: assenza di controlli, l’uso di cingolati e mezzi di trasporto di notevole dimensione, apertura di sentieri di esbosco che sembrano autostrade, il mancato rispetto dei tempi (ci sono aree dove si è intervenuto per 2 anni senza soluzione di continuità – Valle Bislunga- Grotticelle- Mezza Posta) è facile dedurre quale sarà il danno irreversibile al nostro patrimonio naturale, ambientale, paesaggistico e archeologico.
In questi giorni si sta marcando, per la messa a taglio, il “bosco sacro” che include il tratto della via Sacra che dal Prato Fabio sale verso Monte Cavo.

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Chi da le carte in questo periodo è il dio denaro e Giove ha le mani legate, ma questa è un’altra storia.
Questa è una gestione del nostro patrimonio, dove il danno supera il guadagno.
Tanta è la certezza che non ci sono controlli che le ditte, esecutrici dei tagli, si permettono di esporre autorizzazioni in bianco.
E l’Amministrazione comunale che fa? non vede, non ascolta e tace, e chi tace? ...
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Vorrei concludere invitando i cittadini a far sentire la loro voce a difesa di un patrimonio “unico” illudendomi di smentire le parole di Bob Dylan:
“…. per quanto tempo può un uomo girare la sua testa fingendo di non vedere la risposta, amico mio, se ne va nel vento, la risposta se ne va nel vento”."
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"Se le cose si confermassero e si trattasse di boschi comunali, c'è solo un nome da fare: Francesco De Santis, assessore al patrimonio boschivo di Rocca di Papa, in quale attesta (anche attraverso i suoi portavoce e sotto mentite spoglie) in più occasioni, che tutto è sotto controllo e regolare. Ricordiamoci questo nome e questi fatti al momento opportuno: per il bene e il futuro di Rocca", commenta l'ex consigliere comunale Massimo Saba.
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