Quando una firma grafometrica è valida

Pubblicato: Giovedì, 10 Febbraio 2022 - redazione attualità

pc computer lavoro ilmamilioROMA (attualità) - Una soluzione che velocizza i tempi di completamento dei documenti e la fruibilità degli stessi

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La soluzione della firma grafometrica è utile in quanto abilita molti processi che richiedono la creazione e la firma dei documenti digitali, che abbiano piena valenza legale e che permette di eliminare i costi di gestione per la carta e per ridurre al minimo le operazioni manuali per firmare un documento.

I documenti firmati con firma elettronica grafometrica acquisiscono consistenza e validità grazie alle regole che possono essere associate al documento stesso: è infatti possibile introdurre controlli per individuare firme mancanti o per guidare il firmatario nel processo di firma.

L’impiego della grafometria ha un effetto positivo anche sulle attività di post-processing dei documenti infatti si ha la possibilità di centralizzare il trattamento delle pratiche e dei processi di lavoro in maniera univoca e automatizzata.

Oltre ad essere un processo che può essere applicato a qualsiasi documento elettronico, indipendentemente dal sistema o software che lo ha generato, i documenti firmati risulteranno sempre reperibili e condivisibili; accelerando i processi, l’esperienza dell’utente ne guadagnerà e sarà inoltre garantita la possibilità di gestire le operazioni da mobile per una flessibilità del servizio ottimale.

La firma elettronica grafometrica trova applicazione in svariati ambiti e settori, ha l’efficacia probatoria prevista dall’Art. 2702 del Codice Civile e integra il requisito della forma scritta con alcune eccezioni come previsto all’Art. 1350, che prevede, invece, la firma digitale.

Ma quando una firma grafometrica è valida?

Una firma grafometrica, o biometrica, viene realizzata con un gesto manuale che è identico a quello che viene fatto per mezzo di una penna su un foglio di carta.

Quando viene eseguito questo gesto (di solito il risultato è uno scarabocchio illeggibile, che farebbe impallidire persino un bambino che sta ancora imparando a scrivere) lo schermo digitale, dotato di sensori, rileva e acquisisce una serie di dati.

Sono 5 i parametri biometrici fondamentali per rendere una firma grafometrica autentica e certificata:

  • Il ritmo della scrittura;
  • L’accelerazione;
  • L’inclinazione;
  • La pressione esercitata dallo scrivente;
  • La velocità di esecuzione della firma.

La firma apposta viene quindi registrata nell’hardware tramite il pad su cui si scrive e inserita nel documento digitale da un software.

Quello che avviene in concreto è che l’immagine generata dal pad e i dati rilevati vengono legati e codificati in modo protetto al documento. I parametri rilevati sono sottoposti a varie crittografie e quindi questo ci dà la sicurezza che questi siano inequivocabilmente legati a chi sottoscrive il documento.

Alcuni dei vantaggi che può garantire l’uso di un sistema per la firma grafometrica sono:

  • Ottenere le firme necessarie direttamente dal cliente, anche se si è fuori ufficio e offline;
  • Avere una riduzione delle stampe di documenti e quindi dei relativi costi accessori di manutenzione e utilizzo delle stampanti;
  • La possibilità di apporre la firma in modo multiplo, ossia contemporaneamente su più documenti digitali.

Chi non dispone di una firma digitale per i documenti inoltre si può affidare alla firma grafometrica perché questa è sancita dal Codice dell’Amministrazione Digitale e quindi ha comunque valenza legale. Questo strumento di dematerializzazione per documenti o comunque tutte le fasi del flusso lavorativo è un ottimo aiuto a banche, poste, compagnie assicurative, istituti finanziari.