Come si fa a guardare Netflix USA se si abita a Roma?

Pubblicato: Mercoledì, 02 Febbraio 2022 - redazione attualità

sanPietro roma ilmamilioROMA (attualità) - Qualche utile consiglio per poter accedere a questo genere di contenuti

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Dai classici eterni come La Dolce Vita o Vacanze Romane passando per premi oscar moderni come La Grande Bellezza, il tutto senza dimenticare l’epicità de Il Gladiatore, la classe di To Rome With Love, la violenza di Suburra o il misticismo e l’emotività di The Young Pope.

Cosa accomuna tutte quante queste produzioni audiovisive?

La città di Roma: alle volte sullo sfondo, alle volte ambientazione per le vicende dei protagonisti, altre volte protagonista assoluta. Molti di questi prodotti non soltanto sono disponibili su Netflix, il colosso americano dello streaming di contenuti video, ma spesso e volentieri sono stati realizzati con i soldi e il know how del colosso americano.

Suburra, ad esempio, è stato il primo caso di serie originale Netflix italiana distribuita mondialmente dalla piattaforma; Baby è una serie ambientata a Roma che prende per ispirazione dei fatti realmente accaduti nella capitale durante il corso del 2013; anche Skam Italia, vista la co-produzione di Netflix nella quarta stagione, può rientrare a pieno titolo all’interno di questo macro insieme di prodotti d’intrattenimento.

skam

Diversi tra questi nomi non sono famosi all’estero per una motivazione molto specifica: tali prodotti non sono disponibili al di fuori del territorio italiano. L’utilizzo dei blocchi geografici (pratica comunemente conosciuta come geoblocking) per limitare la fruizione di contenuti al di fuori di specifici territori è diventato particolarmente comune ai giorni nostri.

Praticamente tutti i servizi di streaming al mondo fanno ciò per questioni economiche e questo non viene recepito positivamente da chi, per un motivo o per l’altro, si ritrova ad utilizzare un servizio mentre si muove per il globo. Volendo fare un esempio pensa a questo scenario: uno studente della John Cabot University di Roma che abita nella capitale paga l’abbonamento di Netflix del suo paese senza poter usufruire di tale palinsesto (più corposo di quello nostrano).

Cos’è il geoblocking?

Con il termine geoblocking si intende una tecnologia la cui funzione è limitare l’accesso ai contenuti presenti sulla rete in base alla posizione geografica dell’utente.

Questa tecnologia per determinare la posizione dell’utente sfrutta delle tecniche di geolocalizzazione come il controllo dell’indirizzo IP, il controllo delle informazioni dell’account collegato al sito o la misurazione del ping di una connessione di rete.

Trovata una nazionalità a cui associare la connessione il sistema è in grado di approvare o negare l’accesso ad un dato contenuto in maniera del tutto dinamica.

I blocchi geografici vengono utilizzati anche in maniera positiva?

Messa così sembra che la tecnologia del geoblocking sia stata costruita “unicamente” per trasformare la navigazione in rete in un processo selettivo dove la propria provenienza geografica funge da elemento di discrimine.

In realtà le tecnologie dietro questo genere di protocollo servono anche per scopi più tangibili e meno crudeli nei confronti dell’utente. La geo localizzazione, ad esempio, permette di visualizzare un sito internet con le valute corrette o di visualizzare i punti di interesse intorno ad luogo geografico.

Come si fa a guardare il Netflix USA se si abita a Roma?

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A nessuno piace pagare un servizio per poi non poterlo utilizzare a causa della propria posizione geografica, no? Per questo motivo non c’è molto da stupirsi se esistono differenti modi per poter aggirare le problematiche derivanti dalle tecnologie dietro al geoblocking.
Il modo più comunemente usato al giorno d’oggi è lo sfruttamento di una VPN.

Dietro al termine VPN si nasconde una tipologia di servizio che esiste da almeno un decennio ma che soltanto nel corso dell’ultimo lustro, complice l’esplosione dei contenuti in streaming e del conseguente geoblocking, si è realmente popolarizzato.

L’acronimo VPN sta infatti per virtual private network (rete virtuale privata in italiano) ed è un tipo di strumento attraverso cui è possibile modificare la provenienza della propria connessione senza spostarsi realmente, il tutto guadagnandoci in termini di sicurezza informatica grazie all’utilizzo degli algoritmi crittografici.

Usare una VPN ti permette di effettuare una connessione ad un server remoto posizionato da qualche parte nel mondo in maniera super intuitiva. Se vuoi guardare il Netflix americano da Roma, ad esempio, scarica VPN e scegli un server negli Stati Uniti: nel giro di dieci secondi ti sarai connesso e potrai accedere al catalogo americano della piattaforma comodamente dal divano di casa tua.

Usando una VPN non solo potrai accedere al catalogo americano: cambiando il server (ed il paese) da cui risulterai connesso potrai accedere ai cataloghi di altre nazioni, il tutto avendo la certezza di navigare in maniera anonima sul web sfruttando il potere degli algoritmi di crittografia.