Carlo e Benedetto Stuart: una storia legata a Frascati a doppia, tripla mandata

Pubblicato: Mercoledì, 29 Dicembre 2021 - redazione attualità

carlo Edoardo frascati ilmamilioFRASCATI (storia) - Nel bell'approfondimento di Valentino Marcon una storia che non tutti conoscono

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di Valentino Marcon

Caro direttore,

in merito al tuo esauriente articolo su Carlo Edoardo Stuart (nella foto) e il suo monumento funebre nella Cattedrale di Frascati, mi permetto di aggiungere qualche ulteriore notizia che può completare e specificare alcuni particolari per lo più sconosciuti.

LEGGI STORIE & METALLO - Il cuore del pretendente al trono d'Inghilterra che ancora riposa nella Cattedrale di Frascativivace3 banner ilmamilio

Dopo l’espulsione degli Stuart dal trono d’Inghilterra (1688), Giacomo III e la moglie ripararono nello Stato Pontificio, a Roma, accolti dal pontefice, ed a Roma nacquero i due figli: Carlo Edoardo (1720) ed Enrico Benedetto Maria (1725). Il primogenito, ovviamente alla morte di Giacomo III, sarebbe stato il degno successore al trono qualora fosse stato ripristinato col ritorno dei cattolici. Mentre al secondogenito, Enrico, spettava il titolo di ‘duca di York’. Più volte lo Stuart ‘giovane pretendente’ tentò di riconquistare il regno ma fallì sempre nell’impresa finché si ritirò rinunciando ad altre velleità.

Qualche tempo dopo, nel 1788, ‘the bonnie prince Charlie’, come veniva chiamato, venne a mancare. E qui sorse un primo grosso problema. Infatti i suoi funerali non potevano essere celebrati nella Basilica di San Pietro, stante i delicatissimi equilibri diplomatici tra Stato pontificio, Francia e Inghilterra. E pur dovendosi eseguire in pompa magna (del resto il fratello Enrico era vice cancelliere di Santa Romana Chiesa e cardinale-vescovo suburbicario di Frascati), si stabilì di celebrarne le esequie proprio nella cattedrale di Frascati con la presidenza del fratello vescovo.

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Subito dopo i grandi funerali, la salma fu deposta sotto un monumento sepolcrale appositamente predisposto, sovrastato da una lapide di cui si riporta la traduzione dal latino:

“QUI E’ DEPOSTO CARLO EDOARDO FIGLIO DI GIACOMO III RE DI INGHILTERRA, SCOZIA, FRANCIA ED IRLANDA IL QUALE, COME PRIMOGENITO, FU SUCCESSORE ED EREDE DEL PATERNO DIRITTO E DELLA REGIA DIGNITA’ ED AVENDO SCELTO ROMA COME SUA DIMORA FU CHIAMATO CONTE D’ALBANY VISSE 67 ANNI ED UN MESE MORI’ NELLA PACE DI CRISTO. IL 31 GENNAIO 1788 ENRICO CARDINALE VESCOVO TUSCOLANO

CUI PASSARONO I DIRITTI E I TITOLI DEL FRATELLO RIASSUNTO IL TITOLO DI DUCA DI YORK NELLO STESSO LUTTO MOSSO D’AMORE E RIVERENZA DOPO AVER ORDINATO NEL SUO TEMPIO LE ESEQUIE DI PERSONA CON MOLTE LACRIME CELEBRO’ DEGNI FUNERALI AL SUO AMATISSIMO FRATELLO CUI DESTINO’ UN PIU’ GRANDE E PIU’ DEGNO SEPOLCRO”.

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L’iscrizione latina su marmo bianco e grigio, e con lo stemma in rame sbalzato, fu composta dal gesuita Stefano Morcelli archeologo ed epigrafista.

Per la cronaca, Dopo la morte del fratello il cardinale non fu più chiamato S.E.R. (Sua Eminenza Reverendissima), ma S.A.R. (Sua Altezza Reale). Del resto diventava lui l’erede al trono!

Il monumento funebre e la sepoltura di Carlo Edoardo erano addossati alla parete in fondo che chiudeva la navata laterale sinistra della chiesa cattedrale. E qui restò deposto fino al 1807, allorché alla morte del cardinale, sia i resti del vescovo tuscolano che quelli del fratello Carlo furono trasferiti in Vaticano dove riposeranno insieme con il resto della famiglia: il padre Giacomo III e la madre Giuseppina Sobieski. Sotto il monumento funebre (cenotafio) restarono solo i precordi di Carlo. Ed il motivo era evidente. A che pro lasciare solo una lapide in ricordo di un personaggio che, seppure fratello del vescovo tuscolano, non aveva però direttamente nulla a che vedere con la chiesa tuscolana? Per questo pertanto vi si lasciarono i precordi.

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Il cenotafio rimase in questo sito fino agli anni ’40 del 1800, quando divenne vescovo tuscolano il cappuccino frascatano Ludovico (al secolo, Ferdinando Maria Agostino) Micara, che era stato anche padre generale del suo Ordine, un personaggio deciso e fermo di carattere, ma anche umile e attento alle necessità dei poveri e dei suoi preti. E proprio per venire incontro ai preti della cattedrale (soprattutto ai canonici), volle abbattere la parete della navata sinistra laterale per costruirvi ed aprirvi uno stanzone (che poi sarà la cappella dell’Addolorata e, successivamente negli anni ’30 del ‘900 col card. Lega, la ‘cappella del SS.mo”).

Perché Micara volle fare questo?

Il motivo fu quello di venire incontro ai poveri canonici che ogni giorno dovevano recitare l’ufficio divino (e soprattutto Lodi e Vespri) nel coro dell’altar maggiore, dove d’inverno il freddo si faceva sentire, e come!

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Così, nell’aprire quello stanzone, il monumento funebre di Carlo Edoardo (con i suoi precordia) fu spostato alla sinistra della porta centrale della Cattedrale, dove ancora lo si può osservare. Ovviamente molti inglesi che visitano Frascati, conoscono bene questo monumento che, fino alla seconda guerra mondiale, era meta immancabile unitamente alla famosa Biblioteca eboracense (voluta nel 1775 dal cardinale).

Non per niente durante il fascismo l’Inghilterra di questa ne rivendicò il possesso, anche mediante una sorta di campagna di stampa, con la scusa che nella patria degli Stuart il patrimonio librario sarebbe stato più al sicuro!

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Per fortuna la cosa si decantò senza conseguenze. Del resto i canonici di Frascati si opposero tenacemente supplicando che non [si] permetta si alienino le Carte e i libri conservati nella Biblioteca del Seminario già appartenenti alla felice memoria del cardinal Duca di York, tanto più che, dicevano, non si ha inglese che non si rechi con entusiasmo a leggere il nome di Carlo Edoardo sulla lapide nel Duomo di Frascati (v. V. Marcon, ‘Carità e cultura a Frascati tra Otto e Novecento’, Censes, Roma 2012, pp.111.143).

E già alla metà dell‘800, Clara Wells si servì di alcuni volumi di questa biblioteca per le sue pubblicazioni, e nel 1923 vi fu anche la visita del sovrano d’Inghilterra, Giorgio V con la moglie Maria.

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