Final destination per Emanuele Dessì: da oggi è senatore del Partito comunista
Pubblicato: Mercoledì, 17 Novembre 2021 - redazione politica
FRASCATI (politica) - Dopo diversi mesi nel Gruppo misto dopo la lunga esperienza 5 stelle, il parlamentare frascatano forma il gruppo falce e martello. "Sono tornato a casa"
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"Da oggi rappresento, nel Parlamento Italiano, il Partito Comunista. Dopo un lungo peregrinare, spesso piacevole, a volte tormentato, si torna a casa...".
Con queste poche parole postate su Facebook nelle scorse ore, pubblicando la comunicazione presentata dal segretario Marco Rizzo al presidente del Senato nei giorni scorsi, il senatore Emanuele Dessì costituisce il gruppo - l'unico presente nelle due camere del Parlamento - del Partito comunista.
Chiusa dunque, in via definitiva ed a doppia mandata la lunga esperienza nel Movimento 5 stelle, gruppo che di fatto il senatore frascatano aveva abbandonato già da molti mesi confluendo nel Gruppo misto di Palazzo Madama.
"Si tratta - spiega proprio Emanuele Dessì - di una azione a cui tenevo, avevo davvero voglia di non terminare questa bellissima esperienza parlamentare nel Gruppo misto senza esprimere concetti chiari e senza riuscire a fare qualcosa di signficativo e di identitario".
Per Dessì si tratta di un vero ritorno a casa. "Ho sempre militato in questo partito fino a quando non sono poi entrato nel Movimento. Il simbolo che da oggi rappresento, con orglio, è un simbolo che da sempre rappresenta le grando battaglie sociali, per il lavoro, per la salute pubblica, per il bene comune". " Ho sposato questa causa, che per me è davvero come un tornare al passato, dopo numerosi incontri avuti con Marco Rizzo, che conosco dai tempi di Rifondazione".
"In assoluto - conclude il neo senatore comunista che mai in questi anni ha mancato di rivendicare le proprie origini e la propria visione progressista - noto una crescente voglia di ritrovare simboli come questo, recuperando una tradizione ed una storia politica frettolosamente messe nel cassetto".
Una galassia, quella della estrema sinistra italiana, che - pur estremamente variegata - oggi rientra in Parlamento attraverso la scelta di un senatore che spesso ha saputo far parlare di sé. E che in quest'ultimo anno e mezzo di Legislatura sarà nuovamente comunista.
