Elezioni Monte Compatri | D’Acuti ci riprova: “Tanti progetti da portare a compimento”
Pubblicato: Venerdì, 27 Agosto 2021 - Matteo CaréMONTE COMPATRI (politica) - L'ex sindaco, decaduto per le dimissioni di nove consiglieri comunali, rilancia i propri progetti e si ricandida
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
“La piena funzionalità di quell’edificio (Palazzo Altems n.d.r.) non può essere raggiunta se non prima di due o tre anni”. É realista il candidato Fabio D’acuti nonché ex sindaco, decaduto da sindaco a marzo in seguito alle dimissioni di nove consiglieri.
Sono tanti i progetti interrotti che devono essere ripresi: in primis c’è la costruzione della scuola media.
Quali sono i progetti interrotti che intende riprendere in caso di elezione?
“Il primo punto sicuramente è la costruzione della prima media. Un’opera da cinque milioni e trecento mila euro per il quale il Comune ha chiesto il parere idrogeologico. Tutti gli altri pareri sono stati già acquisiti. Questa è sicuramente un’opera che può essere appaltata entro la fine dell’anno. Senza ombra di dubbio questo era ed è il nostro obiettivo principale. Ci sono poi altri interventi che devono essere portati avanti nei prossimi tre anni: il consolidamento della scarpata di via Cavour per circa cinquecento mila euro che abbiamo ottenuto tramite finanziamento; novecento mila euro per il consolidamento di Via Stella Polare; Il muro di via Rosmini per il quale sono stati acquisiti tutti i pareri. Bisognerà aspettare solo il pagamento di un bollettino che verrà fatto a settembre e questo permetterà di bandire la gara entro metà ottobre. L’inizio dei lavori non potrà andare oltre i primi di dicembre. Infine bisognerà riprendere il discorso di Palazzo Altems.
Quali sono le linee guida del suo programma?
“Sicuramente continuare nel miglioramento ed efficientamento sia dell’arredo urbano e di tutti i sotto-servizi. Quindi in particolare modo continuare l’efficientamento dei progetti che già avevamo appaltato per circa un milione di euro tramite il “project”. Questi interventi dovrebbero terminare entro la fine dell’anno e prevedono la riqualificazione degli interi corpi luminari, il rifacimento di alcune linee e l’estensione su alcune zone attualmente non coperte e il rifacimento di tutti i quadri elettrici al fine di migliorare la sicurezza. In ogni caso per arredo urbano intendo tutte le strade e la riqualificazione della parte finale della passeggiata quelle che è destinata ad area di parcheggio contestualmente al marciapiede che serve la scuola media e che arriva fino all’incrocio con via Antonio Rosmini”.
Su Palazzo Altems che programmi ha?
“Su questo, bisogna ragionare per gradi. Noi abbiamo fatto una variante per il quale poi è stato acquisito anche il famoso nullaosta della sovrintendenza , che attendevano da dieci anni, che poi ha scaturito lo stop ai lavori e la condanna in primo grado per l’ex sindaco De Carolis. I soldi necessari per il completamento del piano terra ci sono.
Il primo obiettivo entro tre o quattro mesi dall’insediamento della nuova amministrazione deve essere la ripresa dei lavori e il completamento della messa in sicurezza. Dopo di che bisogna pensare alla destinazione. Io non vedo male la possibilità di portare un distaccamento dell’Università perché questo in qualche maniera favorirebbe l’economia del paese e darebbe una connotazione diversa al centro storico. Bisogna vedere se questa strada è percorribile viste le difficoltà economiche in cui versano oggi molte delle università che potrebbero essere interessate. In sintesi, prima c’è sicuramente la messa in sicurezza, dopo di che si può valutare se destinare parte di quell’edificio a progetti prettamente culturali o cercare di dare tutto lo spazio ad un’università. Questo permetterebbe di portare un servizio e un movimento di natura economica nella parte alta del paese”.
I tempi per completare l’opera?
“Sicuramente questi sono dipendenti da due fattori: primo il completamento dei lavori che sono stati già autorizzati. Sostituzioni delle tegole del tetto, la realizzazione di alcuni interventi richiesti dalla sovrintendenza e il completamento della messe in sicurezza dei due locali posti al di sotto del centro urbano. Per fare questo tipo di lavoro occorreranno non meno di quattro o cinque mesi, dopo di che bisogna reperire i fondi per completare gli interventi nel secondo e terzo piano. La piena funzionalità di quell’edificio non può essere raggiunta se non prima di due o tre anni”.