L’amore per le tradizioni con l’associazione “Amici per caso" di Ariccia
Pubblicato: Giovedì, 12 Agosto 2021 - Giulia Bertotto
ARICCIA (attualità) - L'associazione organizza ogni anno la Via Crucis per la Pasqua e il Presepe Vivente a Natale
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ilmamilio.it intervista Ovidio Bianchi, presidente dell'associazione Amici per caso di Ariccia, la quale si occupa della promozione del territorio e di farci vivere con sentimento spirituale e senso di comunità alcuni dei momenti più magici e sacri dell'anno.
Di cosa si occupa l'associazione Amici per caso?
“L'associazione Amici per caso è nata circa 4 anni fa ed è un’associazione apartitica, senza scopo di lucro che svolge attività di valorizzazione del territorio e utilità sociale. L’associazione ha finalità di promozione sociale, culturale, artistica, turistica, sportiva ed enogastronomica del luogo su cui insiste e dei territori limitrofi. Poniamo molta attenzione alla storia e alle tradizioni locali perché crediamo nella memoria identitaria e culturale delle nostre radici.
Organizziamo ogni anno la Via Crucis per la Pasqua e il Presepe Vivente a Natale.
L'anno scorso a causa della pandemia non è stato possibile mettere su il presepe vivente consueto, però abbiamo inserito delle figure inerenti alla situazione drammatica che stavamo vivendo tutti. Il presepe sulla piazza di Ariccia ha ospitato infatti anche la sagoma di un medico stremato dalla fatica, una carrozzina a rappresentare le disabilità e le fragilità, ma anche divise da sanitari e della Protezione Civile. Lo abbiamo chiamato Presepe della Speranza. L'evento organizzato per la ricorrenza della Befana si è svolto solo online a da remoto ma abbiamo voluto comunque mandare un segno di rinascita. 
Abbiamo messo su anche un carro con Babbo Natale che portava i suoi auguri sotto agli ospedali. L'anno scorso abbiamo anche indetto un concorso a premi intitolato Vota l’Albero è il Presepe più bello. Sono stati premiati il primo, secondo e terzo classificato per ogni ambito e 4 premi speciali”.
La nostra società ha ancora bisogno di riunirsi e stringersi per celebrare alcuni momenti carichi di tradizione e memoria, anche se oggi ci sentiamo così “alieni” al nostro stesso vissuto.
“Sì, vorrei aggiungere che anche se viviamo in una condizione anomala, di estraniamento e di distanziamento sociale in cui tutto viene svolto tramite dispositivi elettronici e mezzi virtuali, i riti, i simboli e le celebrazioni restano un valore fondamentale per la vita umana.
I riti che gli uomini e le donne compiono da tempi antichissimi scandisce i momenti del nostro anno e della nostra convivialità e comunione con gli altri. Ci auguriamo dunque che l'anno a venire sia un anno di rinascita”.
