Ciampino | Abbondati: "Ma quale acquisizione dell'ex IGDO! E' solo un atto di indirizzo"

Pubblicato: Venerdì, 16 Luglio 2021 - redazione politica

CIAMPINO (politica) - L'ex consigliere comunale: "La sindaca vorrebbe far valere un'atto di prelazione scaduto 5 anni fa. Chissà..."

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L’Amministrazione comunale di Ciampino fa saper di aver finalmente "acquisito" al patrimonio comunale l’ex Igdo, il compendio immobiliare bombardato al centro della città.

Abbiamo chiesto all’ex Consigliere comunale Guglielmo Abbondati, che nel 2016 propose al Consiglio comunale di partecipare alla procedura di vendita, una sua valutazione.

 

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Abbondati, allora il Comune finalmente acquista l’IGDO. Quello che non ha voluto fare la maggioranza di centrosinistra nel 2016. E’ soddisfatto?

Ho letto. Ma sono abituato a leggere anche gli atti amministrativi. C’è una delibera di Giunta che esprime un atto d’indirizzo per l’acquisizione al patrimonio del complesso, condizionandolo alla verifica di poter esercitare ora per allora il diritto di prelazione per l’acquisto del bene, considerata la possibile prevalente valenza pubblica. Francamente poco più di un’intenzione.

Pensa non ci siano i presupposti?

Se sono questi, dubito fortemente. Il diritto di prelazione previsto dal codice dei beni culturali riguarda la vendita di beni per i quali è stata dichiarato l’interesse culturale. Il Ministero ha avviato la procedura per il vincolo solo il 12 aprile scorso e all’epoca il bene non era vincolato. Ammesso lo fosse stato il Comune aveva 60 giorni di tempo per esercitare il diritto di prelazione e comprare alla stessa cifra il bene. Oltretutto, come avete ricordato voi, il Consiglio comunale dell’epoca respinse una mia proposta per partecipare all’asta. Quindi rinunciò a intervenire nella procedura di vendita. Ora dopo 5 anni pensa di esercitarla postuma, cambiando idea? Mi pare francamente una fantasia.

 

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Eppure il Comune risulta abbia scritto alla proprietà rappresentandole la volontà di acquisire al patrimonio pubblico il bene, stante l’interesse pubblico. L’interesse pubblico non si stabilisce con una lettera e nemmeno con l’idea di voler realizzare nel compendio immobiliare, la sede delle Istituzioni e di tutti gli Uffici dell’Amministrazione Comunali come dichiarato nell’atto d’indirizzo. Mi pare anche in questo caso un presupposto fondato sul nulla. Se si vuole far valere davvero l’interesse pubblico si faccia immediatamente una Variante al PRG, recependo il PTPR e portando l’intera area in zona A, centro storico, con destinazione Servizi Pubblici e Verde. In questo modo scatterebbe si l’interesse pubblico ed il vincolo espropriativo. Allora il Comune entrerebbe in una posizione di forza e potrebbe condurre la trattativa con la proprietà.

 

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Quindi ritiene inverosimile le affermazioni del Sindaco?

No. Dico solo che ci vuole qualcosa di più solido per far prevalere l’interesse pubblico ed avviare le procedure per acquisire finalmente al patrimonio quel bene. Guardi la prima manifestazione per l’Igdo pubblico la promossi insieme ad altri cittadini 31 anni fa. Sa quanti hanno detto che avrebbero acquisito l’Igdo in questi anni? Tutti. Ci vuole qualcosa più di un atto d’indirizzo. Speriamo che dai sogni, si passi presto alle solide realtà!!

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