Genzano | La lotta contro il Covid del maresciallo di Polizia Locale Marco Toti. Il suo ringraziamento al personale sanitario dell'Ospedale dei Castelli

Pubblicato: Giovedì, 18 Marzo 2021 - redazione attualità
 
  • GENZANO (attualità) - Il racconto dell'esponente della Polizia Locale: migliorano le sue condizioni
     
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    Sono in tanti ad attendere che il maresciallo della polizia locale Marco Toti torni al lavoro sulle strade genzanesi, dove da 36 anni presta servizio. Il "Vigile Rambo", come titolò il Messaggero sulle pagine della cronaca locale, con le foto di Luciano Sciurba, quando nell'estate del 2005 fermò due rapinatori mentre rientrava al comando con la macchina di servizio per smontare dal lavoro e li vide uscire e scappare dalla tabaccheria "Del Frate" su corso Don Minzoni.

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    Dopo un inseguimento in macchina ed una violenta colluttazione con uno di loro, che era anche armato di pistola, riuscì a disarmarlo e bloccarlo in terra per poi arrestarlo e assicurarlo alla giustizia . Ora la sua lotta è contro il coronavirus che lo ha attaccato in maniera molto seria da circa un mese, ma come nel suo spirito combattivo, zelante, non si è perso d'animo.
      

    "Dopo aver accusato i  primi sintomi, di spossatezza e mal di gola, il giorno 26 febbraio, era un venerdì mattina -racconta il maresciallo Toti, ora alla soglia dei 60 anni - ho chiesto subito al Comando di mettermi in malattia e mi sono messo in isolamento domiciliare da solo. Poi il tampone del giorno dopo al drive in di Genzano, dove sono risultato positivo al covid19 con carica virale altissima. Mia moglie, a distanza di qualche giorno, è risultata positiva nonostante era già andata in un'altra abitazione, ma senza sintomi rilevanti, ed è ancora in quarantena in una casa di nostra proprietà a Roma.

     

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    Sono contento, di due cose, in tutta questa brutta esperienza: che i miei colleghi del Comando di Genzano stanno tutti bene e sono rientrati al lavoro dopo la quarantena fiduciaria disposta dalla Asl Roma 6 e nessuno di loro è risultato positivo al covid. Tranne il mio collega di turno, che ha passato alcune ore con me in auto, in giro e in ufficio, che comunque sta bene, è a casa e dovrebbe tornare al lavoro nei prossimi giorni. Questo significa, che abbiamo prestato tutti la massima attenzione al Comando e in servizio, con mascherina indossata e con i distanziamenti rispettati e le sanificazioni continue delle mani. Dopo qualche giorno di cura a casa, con il mio medico, il dottor Mauro De Rosa, che mi seguiva e visitava costantemente, purtroppo i sintomi sono peggiorati, fino a portarmi al ricovero col 118 avvenuto presso l'ospedale dei Castelli, dove sono tutt'ora ricoverato in uno dei 3 reparti covid.

     

    Ora, rispetto a quando sono arrivato una decina di giorni fa al pronto soccorso con l'ambulanza, sto molto meglio, anche se porto ancora la mascherina con ossigeno continuo, per via della polmonite bilaterale da coronavirus. Tra qualche giorno dovrei tornare a casa se riuscirò a respirare senza ossigeno indotto e il tampone risulterà negativo".

     

    "La cosa che desidero ardentemente dire - continua il maresciallo - è che in tutta questa esperienza, negativa e molto debilitante, ho trovato nei medici e negli infermieri persone straordinarie, in questi reparti così difficili, sempre pieni e con persone che soffrono molto. Visite ed esami giornalieri fatti più volte al giorno, personale sanitario sorridente, gentile, disponibile, sempre pronto a sostenerti in ogni occasione, seppur bardati e coperti fino alla testa, i loro occhi, si vedono solo quelli, sono sempre sorridenti e rassicuranti. Ed anche dal punto di vista medico e delle cure sono molto professionali, così come anche le stanze, con due posti, sono molto confortevoli, dotate di televisione e bagno interno. Meno male che abbiamo questa struttura ai Castelli Romani, che è stata in grado di ospitare i malati di covid e curarli pienamente, senza dover essere trasferiti in ospedali romani. Ringrazio tutti i medici, gli infermieri, il personale ausiliario di questa struttura, sia dei reparti covid, che del pronto soccorso, e di tutti gli altri reparti collegati, la direzione dell'ospedale dei Castelli e della Asl Roma 6, per la grande preparazione professionale, l'impegno e l'umanità che mostrano da oltre un anno. Ai cittadini di Genzano, ai miei amici e ai miei colleghi, li ringrazio per l'affetto mostrato con tanti messaggi di pronta guarigione e spero presto di tornare in strada ed indossare la mitica e stoica divisa da Vigile Urbano. Così eravamo chiamati quando sono entrato nel novembre del 1984 con il giuramento davanti al compianto sindaco Gino Cesaroni in Comune, dove in 7 prendemmo servizio dopo un concorso per 20 posti di Vigile Urbano, ora Agenti della Polizia Locale, ma non mi offendo e non mi da' fastidio se qualcuno ci chiama ancora Vigili Urbani , anzi è un onore esserlo e rappresentare la Polizia Municipale della nostra meravigliosa cittadina ". 

     

    Il fotoreporter, giornalista Luciano Sciurba, amico personale del maresciallo da oltre 20 anni, che ne ha raccontato anche alcuni importanti interventi,  interpellato dal mamilio.it ha detto: "Il maresciallo Marco Toti, come tutti i suoi colleghi della Polizia Locale, è molto attaccato al lavoro, non sono mai mancati in strada e al Comando, con la loro presenza costante sul territorio, come anche tutte le altre forze dell'ordine e le altre Polizie Municipali dei Comuni del Lazio e di tutta Italia. Ricordo con grande affetto anche quando mi donarono la visiera del Fotoreporter di Strada, dopo alcuni mesi di lockdown e lavoro insieme. Di lui posso dire che è sempre stato un ragazzo prima e un uomo adesso, molto preparato professionalmente, coraggioso, imparziale e preciso e scrupoloso nel suo lavoro e nell'interpretare le norme e le leggi, senza mai perdere di vista l'aspetto umano di cordialità, gentilezza e disponibilità, che contraddistingue il lavoro della Polizia Locale sul territorio. Ricordo molti interventi risolutivi, operati da lui e dai suoi colleghi sul territorio, che li hanno portati a ricevere anche alcuni encomi di servizio dai sindaci passati e dai 2 commissari prefettizi di recente. Sono convinto che c'è la farà anche stavolta ad uscire da questa esperienza forte e molto provante, gli ho già detto stamattina al telefono, che quando uscirà dall'ospedale dei Castelli, sarò lì pronto a fotografare anche quest'altra sua ultima impresa, sicuramente la più impegnativa per lui, quella di uscire e riprendersi dal coronavirus19. Forza Marco, siamo tutti con te, la solita forte e determinata squadra di sempre  ". 

     

    Nella foto di copertina: il maresciallo Marco Toti con la sorella Maria Cristina Toti, vice comandante della Polizia Locale di Albano - Castel Gandolfo, alla fine di un Corso di Aggiornamento della Municipale a Genzano. 

     

    Nella foto sotto: il primo novembre 1984 Comune di Genzano quando entrarono in servizio I 7 nuovi vigili urbani qui al giuramento con il sindaco Gino Cesaroni e Marco Toti è il primo da destra

     

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